Celebrato a Trani il Giorno del Ricordo e dell'Esodo Giuliano

L'omaggio alle vittime delle foibe col Sindaco e don Mimmo De Toma in Villa Comunale

mercoledì 10 febbraio 2021 10.39
Fu posta nel 2010 a Trani la lapide a onorare le sofferenze atroci di un popolo massacrato nelle foibe e esiliato che per troppo tempo erano state dimenticate dalla storia. E dinanzi a questa lapide stamattina, sotto un cielo triste e grigio, si è tenuta una piccola cerimonia alla sola presenza del Sindaco, del Vice Sindaco e del Presidente del Consiglio Comunale, che a nome della Città hanno onorato il tributo a questa giornata con la benedizione e la preghiera di don Mimmo De Toma .

Lo scorso anno il covid in questo periodo già aleggiava sulle nostre vite ma probabilmente la giornata del Ricordo fu l'ultima occasione di manifestazioni scolastiche che quest'anno si stanno svolgendo tra distanze e iniziative contenute. Certo è l'impegno della gran parte dei docenti a non far dimenticare e a stimolare necessari momenti di riflessione profonda.

La tragedia delle foibe fu perpetrata tra il 1943 e il 1945, quando i partigiani comunisti fedeli a Tito gettarono migliaia di italiani dentro queste cavità naturali dopo averli uccisi o addirittura ancora in vita. Dramma al quale seguì lo strazio dell'esilio istriano-dalmata, con la gente costretta ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, seguita alla sconfitta dell'Italia nella Seconda Guerra Mondiale.

Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito il "Giorno del Ricordo", da celebrare ogni anno il 10 febbraio, con l'obiettivo di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe.

Un "Ricordo" per non scordare una delle pagine più dolorose della storia della nostra Nazione, istituito con la legge 30 marzo 2004 n. 92, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 aprile 2004.La data prescelta è il giorno in cui, nel 1947, furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della cd. Venezia Giulia.

L'art. 1 della legge afferma che la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.