Code all'esterno delle Poste: "Dotiamoli di sedie pieghevoli" è la proposta del consigliere Giovanni Di Leo

L'esponente della Lega lo aveva già segnalato all'amministrazione nel novembre scorso, senza riscontro

giovedì 21 gennaio 2021 15.16
Le lunghe attese degli utenti in fila fuori dagli uffici postali cittadini, denunciate da questa testata, sono oggetto di una interrogazione consiliare da parte del consigliere della Lega, Giovanni Di Leo., che già nel novembre scorso aveva segnalato la situazione ed aveva chiesto all'amministrazione comunale di farsi promotrice di una iniziativa che in qualche modo potesse "agevolare le persone deboli in coda", con il posizionamento di panchine o sedute per alleggerire il disagio dell'attesa soprattutto per i numerosi cittadini anziani (ma non soltanto).

Ma a quella segnalazione non aveva ricevuto alcun riscontro. Visto il perdurare del disagio, dunque, Di Leo torna alla carica con una interrogazione consiliare, depositata questa mattina, in cui si rivolge non solo al sindaco ma anche all'assessore ai rapporti con il consiglio comunale ed all'assessore ai servizi sociali.

"A seguito dell'articolo pubblicato ieri dalla vostra testata – scrive poi in una nota inviata alla nostra redazione - mi sembra doveroso condividere con i tanti cittadini-lettori di TraniViva la mia richiesta di intervento, datata Novembre 2020, indirizzata al Sindaco e protocollata già in data 12 Novembre 2020; ovviamente Sindaco e Amministrazione non pervenuti.

Pertanto, visto che le vie brevi per richiedere un intervento dell'amministrazione di "centro-sinistra" non hanno funzionato, ritengo utile rendere pubblica la mia proposta di dotare i volontari presenti all'esterno degli Uffici Postali, o il personale di Poste Italiane, di sedie pieghevoli che possano essere distribuite alle persone più bisognose che ne facciano richiesta, come anziani o disabili costretti a fare lunghe file in piedi. In caso di ulteriore, reiterata e cronica inattività preannuncio che chiederò ai consiglieri comunali di minoranza di farsi carico dell'onere economico per tale fornitura, anche in numero ed in quantità simbolica".