"End Polio Now": oggi il Rotary Trani scende in piazza per la battaglia finale

Domenica 26 ottobre un gazebo in centro per la Giornata Mondiale, un impegno non solo simbolico

domenica 26 ottobre 2025
A volte, nel dare per scontata la nostra salute, dimentichiamo le battaglie vinte per ottenerla. La poliomielite è una di queste: una malattia devastante che la nostra generazione, grazie ai vaccini, ha quasi cancellato dalla memoria. Ma "quasi" è la parola chiave. La battaglia per eradicare totalmente questa piaga non è ancora finita, e l'impegno per non vanificare decenni di sforzi deve essere costante. È questo il senso profondo dell'iniziativa del Rotary Club di Trani, che domenica 26 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale contro la Polio, scende in piazza con un gazebo informativo e di raccolta fondi. L'appuntamento è dalle 9:00 alle 13:00, all'angolo tra via Mario Pagano e via San Giorgio.

Un impegno globale nato in Italia
Quello del Rotary non è un gesto estemporaneo, ma la continuazione di una missione globale che ha cambiato la storia della salute pubblica. È importante ricordare che il Rotary International è stato tra i fondatori dell'iniziativa mondiale per l'eradicazione della polio. Tutto iniziò nel 1979, su iniziativa di un medico rotariano italiano, con un primo progetto per vaccinare i bambini nelle Filippine. Da quel momento, lo sforzo è diventato planetario: i soci Rotary nel mondo hanno contribuito con oltre 2,1 miliardi di dollari e un numero incalcolabile di ore di volontariato, permettendo di proteggere quasi 3 miliardi di bambini in 122 Paesi. Il risultato? I casi di polio sono stati ridotti del 99,9%.

Perché la battaglia non è ancora vinta
Se la polio è quasi scomparsa, perché continuare a raccogliere fondi? La risposta è semplice: la malattia rimane endemica in due soli Paesi, Afghanistan e Pakistan, dove le difficoltà logistiche e geopolitiche rendono complesse le vaccinazioni diffuse.

L'impegno del Rotary, sostenuto da partner cruciali come la Bill & Melinda Gates Foundation, serve a finanziare "l'ultimo miglio" e, soprattutto, a mantenere alta la sorveglianza e l'immunità in tutti gli altri Paesi del mondo. Il rischio di un ritorno è drammatico: gli esperti stimano che se gli sforzi globali si fermassero oggi, entro dieci anni la poliomielite potrebbe tornare a paralizzare fino a 200.000 bambini ogni anno.

Il gazebo di domenica a Trani non è, quindi, solo un atto di beneficenza. È un gesto di responsabilità globale. È il contributo della nostra comunità per chiudere definitivamente i conti con questa malattia e per garantire che nessuna famiglia debba più temerla.