Fassino: "I tranesi si fidino di Carcano"

La piazza lo attende sulle note dell’ormai inequivocabile inno del centrosinistra a Trani

lunedì 21 maggio 2007
La piazza lo attende sulle note dell'ormai inequivocabile inno del centrosinistra a Trani, ma questa volta la pioggia è scongiurata da una giornata messa al bello in mattinata e solo un po' ventosa. Piero Fassino si fa attendere, ma la sua è un'attesa giustificata dal numero di appuntamenti fissati in Puglia per il mini-tour elettorale e fa montare la curiosità e il calore della gente. Lo speaker annuncia l'arrivo del segretario nazionale dei Ds, vigili e polizia fermano il traffico, l'onorevole scende dall'auto stringe la mano e saluta Ruggero Carcano, candidato sindaco del centrosinistra. Una folla di giornalisti e semplici simpatizzanti lo accerchia, qualcuno si accontenta di stringergli la mano, qualcun altro pretende un bacio sulla guancia, altri ancora gli danno pacche sulle spalle. Ai giornalisti che gli chiedono se il voto del 27 e 28 maggio sconvolgerà gli equilibri politici anche a livello nazionale, Fassino risponde categorico "gli italiani saranno chiamati a scegliere il proprio sindaco e non il governo del Paese. Per quello hanno già scelto un anno fa. Berlusconi si rassegni, non ci sarà nessuna rivincita e non ci saranno conseguenze per Prodi". Poi la comparsa sul palco e il boato dei tranesi. Il suo nome scandito come allo stadio, le sue lunge braccia alzate a salutare. È stata questa l'accoglienza che ieri Trani ha riservato a Piero Fassino. Ma il tempo stringe, la sua prossima tappa, Taranto, l'attende già e così entra immediatamente nel merito della prossima tornata elettorale. "Il voto amministrativo – sottolinea il segretario nazionale dei Ds – è, storicamente, quello che più interessa i cittadini perché il sindaco è la figura politica più vicina a loro, l'interfaccia privilegiata per qualsiasi esigenza". In trenta minuti di discorso Piero Fassino elenca le esigenze di qualsiasi comunità locale dalla sicurezza, che "non è un concetto ad appannaggio esclusivo del centrodestra", alla legalità, dall'ambiente alla salute, dai servizi ai trasporti e le vie di comunicazione, dal sociale alle finanze. Tutte problematiche che possono essere risolte con indirizzi di governo a partire dalle sedi preposte a livello nazionale, ma che devono comunque essere gestite dagli enti locali. Il governo può dare indicazioni, segnare la strada, ma saranno le varie comunità locali a gestire gli strumenti di applicazione a loro concessi. "È per questo – conclude Fassino la sua lunga e minuziosa premessa – che il sindaco in ogni città deve essere persona affidabile, competente e moralmente ineccepibile". "Qualità – afferma il diessino – possedute da Ruggero Carcano. Il vantaggio nella campagna elettorale tranese è che possiamo chiedere il voto con determinazione e fiducia a tutti gli elettori, quelli di centrosinistra ma anche i delusi del centrodestra, perché presentiamo un uomo credibile, un candidato forte". "Non a caso – sottolinea Fassino – gran parte dei comuni, delle province e delle regioni in Italia è governata dal centrosinistra. Quando gli italiani sono chiamati a nominare gli amministratori della cosa pubblica a loro più vicina, si affidano agli uomini di centrosinistra". Alla fine c'è ancora spazio per una battuta: "avete visto di quanti argomenti si può discutere in campagna elettorale senza nominare neanche per un minuto Silvio Berlusconi?". Applausi, risate, urla e bandiere al vento. Così Fassino è entrato nei cuori dei tranesi. "Cuori bucati – dichiara Ruggero Carcano – come i buchi che il centrodestra ha lasciato a Trani, per le strade, sotto le piazze, nelle casse comunali".





Foto 1 / 4 Alessandro Bove. Foto 5 Sergio Porcelli.