Festival del tango, Trani si riscopre internazionale

Positivo debutto del consorzio "Sviluppo e turismo". Giunti ballerini anche dal Giappone. Un successo l’iniziativa, interamente autofinanziata dai soci

martedì 16 luglio 2013 18.22
Gli obiettivi fissati per la prima edizione sono stati raggiunti: regalare un evento di qualità alla città di Trani e dimostrare che si può fare impresa anche in questo momento di crisi. Buona la prima, dunque, per il neonato consorzio Sviluppo e territorio, che con il primo festival del tango è riuscito a far ballare la città per tre giorni nell'incantevole cornice del porto, sfruttando la location gradita a tutti gli ospiti di palazzo San Giorgio.

Una full immersion a ritmo di questo ballo passionale e coinvolgente, piacevole da ascoltare e da veder ballare, che nonostante le origini argentine può considerarsi a tutti gli effetti italiano, visto che tra i precursori c'è proprio quell'Astor Piazzolla legato per discendenza diretta proprio alla città di Trani. Lezioni, esibizioni e milonghe serali: si è ballato senza un attimo di tregua raggiungendo un buon successo di pubblico e partecipanti.

Ad aumentare il successo di questa prima edizione sicuramente hanno contribuito le due coppie di maestri e ballerini riconosciuti a livello internazionale, la coppia argentina composta da Jorge Pahl e Luna Palacios e i due campioni italiani Luciano Donda e Cinzia Lombardi, che hanno incantato il pubblico tranese e non solo. Per loro sono arrivati da ogni parte, dalla Norvegia e dal Giappone, ma senza andare molto lontano da Milano o da Potenza. Tutti sono rimasti affascinati dalla città e dalla calorosa accoglienza che gli è stata riservata, scoprendo le risorse paesaggistiche e culturali del nostro territorio, soggiornando presso le strutture ricettive della città, degustando i piatti tipici della nostra cucina pugliese ed ammirare le vie di Trani.

In casa del consorzio si tira un bilancio positivo. Noi imprenditori – dice Franco Monterisi, vice presidente - dobbiamo guardare oltre i nostri limiti dimensionali dando vita ad aggregazioni con altre imprese, mettendo al servizio di tutti le esperienze e le competenze individuali dell'operare quotidiano nell'univoco sforzo di valorizzare la vocazione turistica, commerciale e culturale dell'intero territorio».

«L'idea di fondo – spiega Jimmy Rubini – altro vice presidente - è che il lavoro di rete e l'opportunità di presentarsi compatti nei mercati nazionali e internazionali possano fare la differenza malgrado la cattiva congiuntura economica. Il metodo è quello dell'incontro della cultura d'impresa e il legame con il territorio. L'approccio che contraddistingue le iniziative del consorzio è l'attenzione ai costi e ai benefici che ogni giorno ci occupa nella vita delle nostre imprese. Ora l'attenzione si sposta ai nuovi progetti di sviluppo del territorio cui chiunque voglia contribuire sará ascoltato e valorizzato anche attraverso la tecnica collaudata di tavoli di lavoro costanti e divisi per argomenti e competenze».

L'appuntamento è dunque promosso e confermato, ma subito bisognerà mettersi al lavoro per programmare l'edizione del prossimo anno.