Fossato del Castello di Trani: il Comune diffida il Demanio per la pulizia e bonifica

Riconosciuta l'assenza di obbligo di manutenzione per l'Ente locale, la responsabilità ricade sulla proprietà statale per il decoro e l'igiene del sito storico

giovedì 24 luglio 2025 8.33
Un cittadino di Trani ha denunciato, qualche giorno fa, il grave abbandono del fossato del Castello Svevo, la segnalazione, che è stata ripresa anche da questa testata, segnalava la presenza di erbacce e sterpaglie alte, a coprire persino l'illuminazione, che deturpano, di fatto, un simbolo storico e sollevano interrogativi sull'inerzia degli enti preposti. La situazione critica, soprattutto in vista dell'imminente rievocazione storica "Le Nozze di Re Manfredi", che rischia di essere compromessa dalla mancata pulizia. L'appello del cittadino era di un urgente un intervento per ripristinare il decoro e la sicurezza.

Non si è fatta attendere una nota di chiarimento dell'Amministrazione Comunale che dichiara di non essere competente per l'intervento:

Una diffida ad adempiere ad un intervento di pulizia e bonifica del fossato del Castello Svevo di Trani è stata formalizzata già da diverso tempo dal dirigente dell'Area Urbanistica Demanio Ambiente del Comune di Trani alla Direzione regionale Puglia e Basilicata dell'Agenzia del demanio e alla Soprintendenza archeologica Belle Arti e paesaggio BAT e Foggia. Nei mesi scorsi l'ufficio legale del Comune di Trani ha ricostruito, attraverso un approfondimento istruttorio, l'assenza di un obbligo di manutenzione del fossato in capo al Comune, in virtù dell'estinzione dell'originario diritto enfiteutico (diritto reale di godimento su un fondo altrui) in favore dell'Ente. La competenza della manutenzione e della pulizia del terreno è dunque in capo al Demanio pubblico dello Stato, Amministrazione Statale proprietaria, sollecitata dal dirigente comunale all'Ambiente a provvedere ad un intervento celere a tutela del decoro e dell'igiene urbana.