Grossi massi sulla provinciale Andria-Trani: Montaruli presenta esposto in Procura

Un serio pericolo per la sicurezza di chi percorre la strada con i propri mezzi

giovedì 7 febbraio 2019
Un esposto alla Procura della Repubblica per denunciare il pericolo che incombe sulla strada provinciale Andria-Trani, dove la presenza di grossi massi disposti nelle rotatorie stradali, causerebbe grave timore al regolare traffico stradale.

A comunicare questa notizia è lo stesso autore dell'esposto, presentato tramite il Comando di Polizia Locale delle città di Andria e di Trani, Savino Montaruli. Nella sua qualità di Presidente dell'Associazione di Volontariato "Io Ci Sono!", Coordinatore del "Comitato di Quartiere Europa" e Presidente dell'Associazione di Categoria Unimpresa Bat, sodalizi regolarmente costituiti e componenti effettivi della 1^ 3^ e 4^ Consulta della Città di Andria oltre che del Forum delle Associazioni iscritte nell'Albo comunale, Montaruli lamenta una serie di questioni attinenti appunto alla sicurezza di questa importante arteria stradale, ovvero del fatto che da alcuni mesi sono stati posizionati in vari punti delle rotatorie allocate sulla strada provinciale Andria-Trani, alcuni grandi massi in pietra.

"Tali massi in pietra, di grandissime dimensioni, a nostro avviso, potrebbero rappresentare un reale pericolo in caso di incidenti stradali, anche perché molti di essi sono stati posizionati in linea con la carreggiata quindi in qualunque situazione di pericolo o di incidente stradale tali massi rappresenterebbero un ulteriore elemento di aggravamento che può e deve essere scongiurato. Al di la del reale senso e del significato a noi incomprensibile del posizionamento di tale pietre, come risulta dalle immagini allegate al presente esposto, scattate nella mattinata di oggi (foto allegati a questo articolo n.d.r.), sarebbe opportuno procedere con la verifica che tutte le procedure, richieste e rilascio di autorizzazioni siano state regolarmente ottemperate da parte degli autori di tale "opera", anche se trattasi di Enti Pubblici piuttosto che di soggetti privati e dunque rilasciate. In relazione alla suddetta importantissima arteria stradale realizzata nel 2017 con fondi pubblici per 23 milioni di euro a fronte di un appalto iniziale di circa 50 milioni, che l'impresa si aggiudicò al ribasso, si registrano cedimenti e soprattutto sconnessioni della sede stradale con avvallamenti di più o meno grave entità.

E' opportuno precisare che nel corso della realizzazione della strada, sarebbero emerse cavità sotterranee, grotte e altri "intoppi" che hanno fatto lievitare i costi dei lavori, motivo per cui si era inizialmente rinunciato alla realizzazione del ponte di inversione di marcia. Tanto veniva riportato dagli Organi di Informazione locali. A proposito del ponte mai realizzato, si sono registrate vibranti proteste da parte di imprenditori che hanno i propri capannoni e fabbriche su tale arteria i quali lamentano ancora oggi il dover allungare di moltissimi chilometri la percorrenza per giungere ai luoghi di lavoro e per il rientro nelle città di Andria e di Trani. Da parte della Provincia Bat, sempre nel 2017 ed addirittura nel momento dell'inaugurazione della "nuova" strada Andria-Trani, venne rassicurato che quel ponte, il cui costo di realizzazione si aggirerebbe attorno ai 3,9 milioni di euro, avrebbe potuto realizzarsi attraverso economie rivenienti dai lavori e dal contributo promesso dalla Regione Puglia. Alla data odierna anche della realizzazione del ponte non si hanno notizie e il medesimo non è ancora stato realizzato nonostante quelle "autorevoli" rassicurazioni. Poiché anche tali situazioni incidono fortemente sulla sicurezza degli automobilisti e dei motociclisti che, a decine di migliaia, percorrono tale importantissima arteria di collegamento tra le due più importanti ed attrattive città della provincia Bat, siamo a chiedere che le competenti Autorità, pubbliche o soggetti privati interessati, provvedano con estrema urgenza ad una verifica di tali condizioni stradali e documentali rispetto al rilascio di collaudi e verifiche previste per legge. Anche gli Organi di Informazione locali stanno continuando a monitorare la situazione dandone costantemente aggiornamenti e notizie, anche drammatiche rispetto a incidenti stradali mortali, quindi la questione ha già assunto rilevanza pubblica.

Alla luce di quanto sopra -prosegue Montaruli- si trasmette la presente Nota Informativa, sotto forma di Esposto al fine di sollecitare gli accertamenti richiesti e la rimozione immediata dei massi in pietra, qualora le nostre osservazioni dovessero trovare accoglimento e condivisione, punendo, in caso di abusi e/o omissioni, gli autori, a noi ignoti, di tali comportamenti, secondo quanto previsto dalla legge, anche di natura penale. Il presente esposto, evidentemente contro opera di ignoti, ha lo scopo di porre all'attenzione di questo Ecc.mo Procuratore della Repubblica e alle altre Autorità che leggono, accadimenti che riguardano l'interesse collettivo, la pubblica incolumità e la sicurezza dei Cittadini".

Per quanto sopra esposto e motivato Savino Montaruli, chiede quindi all'Autorità giudiziaria di "disporre gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti in narrativa, valutando gli eventuali profili di illiceità amministrativa e/o penale degli stessi e, nel caso, individuare i possibili responsabili e procedere nei loro confronti. Con riserva di denuncia-querela qualora dagli accertamenti emergessero fatti di reato procedibili a querela di parte e in ogni caso con riserva di legge per integrazioni e/o successive note informative integrative. Chiede infine di essere avvisato ex art. 406 c.p.p. in caso di richiesta di proroga delle indagini preliminari ed ex art. 408 c.p.p. in caso di richiesta di archiviazione", conclude quindi Montaruli il suo esposto.