Il parcheggio moto sul porto di Trani non funziona

Auto in sosta sugli stalli tutta la sera. Nonostante i vigili. Nessuna rimozione, nessuna multa: scooter parcheggiati sul marciapiede

martedì 21 agosto 2012 11.46
A cura di Alessandro Bove
Le zone dedicate al parcheggio dei motocicli in prossimità dell'area pedonale del porto, in piazza Sedile San Marco (dal civico 3 al civico 6) e in via Banchina al porto (nel tratto compreso tra piazza Sedile San Marco a piazza Trieste, dal lato di palazzo Caccetta), rischiano di passare per il più grande flop dell'estate tranese 2012. Pensati per incentivare spostamenti più agevoli usando i mezzi a due ruote, gli stalli per le moto sono di fatto perennemente occupati dalle auto in sosta, in qualsiasi ora della giornata. Gli automobilisti sembrano ignorare (o non vedere) i segnali verticali e orizzontali apposti in occasione della chiusura quotidiana al traffico dell'area portuale: chi utilizza uno scooter è costretto a parcheggiare il mezzo in aree dove è vietata anche la fermata (come lungo la banchina) o sui marciapiedi, rischiando la multa.

Neanche la presenza dei vigili sul porto sembra scoraggiare gli automobilisti. Ieri, in occasione della sagra della seppia al molo Santa Lucia, a pochi metri dagli stalli per gli scooter c'erano due pattuglie di Polizia Locale che però non erano nelle condizioni di sanzionare i trasgressori. Per ottenere l'intervento di un vigile in grado di multare (senza però la speranza della rimozione, «c'era troppo casino sul porto» - ci dicono dalla centrale) bisognava contattare il comando al numero telefonico 0883-588000. Dobbiamo constatare che, almeno ieri sera, aver avvisato più volte un agente di Polizia Locale presente sul posto e aver telefonato in centrale non ha sortito alcun effetto: i parcheggi moto sono rimasti occupati dalle auto tutta la sera per la felicità degli automobilisti indisciplinati.
Auto in sosta sugli stalli delle moto © Alessandro Bove
Auto in sosta sugli stalli delle moto © Alessandro Bove
Auto in sosta sugli stalli delle moto © Alessandro Bove