«L'accordo per il cementificio è solo un'operazione di marketing»

La replica del partito Democratico al documento del Pdl

martedì 18 maggio 2010
Nuovo intervento politico sul progetto della cementeria di Trani. La segreteria del Partito Democratico interviene sull'accordo raggiunto fra l'amministrazione comunale e la famiglia Matarrese rispondendo al recente intervento dell'assessore all'urbanistica Ninni De Toma:

«Leggere il comunicato del Pdl diffuso qualche giorno fa sarebbe stato addirittura divertente se l'argomento in questione non fosse di vitale importanza per la nostra città. Una dirigenza politica allo sbando, lacerata al proprio interno da tensioni senza soluzione, pretende di dare lezione di efficienza e concretezza programmatica. Siamo al grottesco. Il Pdl non si accorge che si sta commettendo lo stesso errore fatto con il Pug, ovvero l'imposizione di decisioni prese a porte chiuse, e non potrebbe essere altrimenti visto che gli artefici sono gli stessi. La dirigenza del partito di Tarantini e De Toma si meraviglia che qualcuno possa obiettare, dubitare, discutere sul "pacchetto cemento" presentato alla stampa la scorsa settimana. Manifesta sconcerto se un gruppo di partiti e di esponenti politici, tenuti completamente all'oscuro delle trattative con Vincenzo Matarrese, fa delle proprie considerazioni o addirittura critica il progetto.
Ma come si sarebbero dovute comportare le forze d'opposizione? Così come è stato presentato, l'accordo per il cementificio è solo un'operazione di marketing, fumo negli occhi di cittadini comprensibilmente desiderosi di occupazione, fumo al quale bisogna aggiungere quello di una ciminiera che andrà a gravare su un territorio già seriamente compromesso dal punto di vista ambientale. Come è possibile che il partito di maggioranza non accetti che si discuta di questi temi? Quale vocazione liberale ha il popolo delle libertà se pretende una resa incondizionata di tutto il consiglio al proprio operato? Ancora, si è sicuri di onorare il proprio ruolo di amministratori decidendo unilateralmente, senza discutere, senza nutrire dubbi su un progetto che comunque avrà un pesante impianto ambientale?
E' comprensibile che la discussione, il sale delle società democratiche, non piaccia ad una amministrazione abituata ad ingoiare gli insipidi diktat del capo. Ma il nostro dovere di politici, di donne e uomini responsabili agli occhi del nostro elettorato, è proprio quello di sollevare dubbi, capire a fondo le questioni. Lo dobbiamo a quanti ci hanno dato la propria fiducia e all'intera cittadinanza, perché possa avere sempre il meglio dalla propria classe dirigente. Il dibattito politico sviluppatosi in seguito alla presentazione del progetto meriterebbe una discussione più adeguata e propositiva, soprattutto più ampia. Invece di continuare con un inutile e dannoso scambio di accuse servirebbe discutere con i cittadini, i soggetti maggiormente coinvolti dalle decisioni prese dal palazzo. Pertanto il Partito democratico di Trani chiede l'istituzione di tavoli di discussione tra istituzioni e cittadinanza, dei forum pubblici in cui sia possibile comprendere cosa la gente desidera per il futuro di una città che in passato è stata già traversata dall'ombra di bombe ecologiche, più o meno note.

Si è detto che non vogliamo il lavoro per i tranesi. Niente di più falso, il Pdl mente sapendo di mentire. Se dai dibattiti che si andranno a sviluppare emergeranno garanzie sufficienti, capaci cioè di fugare ogni dubbio dall'impianto che si andrà a costruire, il Partito democratico darà con convinzione il proprio voto favorevole».