L’Italia e Trani non hanno più bisogno del Popolo delle libertà
De Feudis: «Offrite da 15 anni uno scenario deprimente e boccaccesco». Il commento del segretario regionale dell'Italia dei Valori
venerdì 25 marzo 2011
«L'Italia e Trani non hanno più bisogno del Pdl, anzi. Solo quando usciremo da questo girone dantesco in cui siamo sprofondati, potremmo dire di essere salvi». E' questo il commento del segretario regionale dell'Italia dei Valori, Sebastiano De Feudis, all'intervento del sindaco Giuseppe Tarantini sul futuro del Popolo della Libertà. «Sono rimasto senza parole leggendo il pamphlet del sindaco su cosa sia il Pdl e di cosa abbia bisogno e tanto alla luce di ciò che è stato in grado di combinare il Pdl in Italia, a Trani ed in Puglia, quando era al governo regionale. Il sindaco Tarantini sciorina scenari internazionali e planetari frutto di una informazione televisiva manierata e veicolata dal premier, un'informazione ben lontana dalla verità e da quello che sta accadendo davvero nel mondo e in Italia».
De Feudis argomenta il suo pensiero: «Sia sul fronte estero che su quello nazionale siamo ormai lo zimbello del mondo grazie ad una politica scellerata e folle di un semi-raìs a cui, l'eccesso di notti bianche a pagamento, ha obnubilato il cervello. E trovo altrettanto folle, oltre che grottesco, il coraggio del primo cittadino tranese quando dice che il Pdl può essere un terreno di approdo alle tante coscienze libere che oggi si sentono frastornate dagli accadimenti e dalle tante indecisioni che spesso la politica mostra. Ma se siete al potere da 15 anni e, in questi 15 anni, avete distrutto l'Italia, come potete ancora definirvi un approdo sicuro e affidabile? Come possono ancora tollerare gli italiani che, a fronte dei tanti e seri problemi che attanagliano il Paese, devono sorbirsi ogni giorno i racconti decadenti di cosa ha combinato Silvio Berlusconi con presunte ed illustri minorenni?».
«Quello che ci mostra il Pdl da 15 anni a questa parte - prosegue De Feudis - è uno scenario scadente, deprimente e boccaccesco. Un decadentismo morale ed etico che non conosce precedenti se non che nell'antica Roma, quella terminale, quella precedente alla fine dell'Impero. Solo che nel caso odierno non c'è nulla da salvare, né un Giulio Cesare né un Marco Antonio, abbiamo solo un panorama di mezze figure in adorazione di un imperatore che, più di Caligola, ha fatto prebende di ogni genere nominando, di qua e di là, persone intellettivamente inferiori ad un cavallo».
«Come ho già più volte chiesto al sindaco Tarantini - conclude il leader dell'Italia dei Valori - abbia un sussulto di dignità, prenda atto una volta per tutte di cosa è stato in grado di combinare a Trani il Pdl dove ha messo in atto, pedissequamente, il costume romano, caro al governo nazionale in carica, ove i posti di lavoro e gli incarichi in aziende pubbliche sono stati il frutto solo di uno sfrenato clientelismo e non certo della meritocrazia ventilata sui palchi elettorali. L'Italia e Trani non hanno più bisogno del Pdl, anzi. Solo quando usciremo da questo girone dantesco in cui siamo sprofondati, potremmo dire di essere salvi. Abbiate almeno il pudore di non parlare della crescita di una comunità nei vostri valori e nelle vostre tradizioni, perché voi non avete né gli uni né le altre. Salvo che a pagamento».
De Feudis argomenta il suo pensiero: «Sia sul fronte estero che su quello nazionale siamo ormai lo zimbello del mondo grazie ad una politica scellerata e folle di un semi-raìs a cui, l'eccesso di notti bianche a pagamento, ha obnubilato il cervello. E trovo altrettanto folle, oltre che grottesco, il coraggio del primo cittadino tranese quando dice che il Pdl può essere un terreno di approdo alle tante coscienze libere che oggi si sentono frastornate dagli accadimenti e dalle tante indecisioni che spesso la politica mostra. Ma se siete al potere da 15 anni e, in questi 15 anni, avete distrutto l'Italia, come potete ancora definirvi un approdo sicuro e affidabile? Come possono ancora tollerare gli italiani che, a fronte dei tanti e seri problemi che attanagliano il Paese, devono sorbirsi ogni giorno i racconti decadenti di cosa ha combinato Silvio Berlusconi con presunte ed illustri minorenni?».
«Quello che ci mostra il Pdl da 15 anni a questa parte - prosegue De Feudis - è uno scenario scadente, deprimente e boccaccesco. Un decadentismo morale ed etico che non conosce precedenti se non che nell'antica Roma, quella terminale, quella precedente alla fine dell'Impero. Solo che nel caso odierno non c'è nulla da salvare, né un Giulio Cesare né un Marco Antonio, abbiamo solo un panorama di mezze figure in adorazione di un imperatore che, più di Caligola, ha fatto prebende di ogni genere nominando, di qua e di là, persone intellettivamente inferiori ad un cavallo».
«Come ho già più volte chiesto al sindaco Tarantini - conclude il leader dell'Italia dei Valori - abbia un sussulto di dignità, prenda atto una volta per tutte di cosa è stato in grado di combinare a Trani il Pdl dove ha messo in atto, pedissequamente, il costume romano, caro al governo nazionale in carica, ove i posti di lavoro e gli incarichi in aziende pubbliche sono stati il frutto solo di uno sfrenato clientelismo e non certo della meritocrazia ventilata sui palchi elettorali. L'Italia e Trani non hanno più bisogno del Pdl, anzi. Solo quando usciremo da questo girone dantesco in cui siamo sprofondati, potremmo dire di essere salvi. Abbiate almeno il pudore di non parlare della crescita di una comunità nei vostri valori e nelle vostre tradizioni, perché voi non avete né gli uni né le altre. Salvo che a pagamento».