La scuola Rocca-Bovio-Palumbo verso un mondo senza pregiudizi

In collaborazione con tani enti per la lotta alla discriminazione

sabato 24 marzo 2018
Nella mattinata di ieri, 23 marzo, s'è svolto, nella palestra della scuola secondaria di primo grado Rocca - Bovio - Palumbo, all'interno della XIV Settimana d'azione contro il razzismo, un incontro sulla lotta ai pregiudizi ed a tutte le forme di discriminazione e razzismo, frutto della collaborazione di vari enti: la scuola ospitante, il Cpia bat (Centro Provinciale Istruzione Adulti), la cui sede tranese opera presso la Rocca - Bovio - Palumbo, il Consorzio Matrix, l'Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali), il Fitet (Federazione Italiana Tennistavolo), il Coni (Comitato olimpico nazionale italiano).

Alcune classi della Rocca - Bovio - Palumbo hanno avuto modo di conoscere una rappresentanza degli studenti migranti del Cpia Bat. Dopo i saluti ed i ringraziamenti del rappresentante del consorzio Matrix, il dr. Paolo De Gennaro, e delle professoresse Gisella Mogavero, della Rocca, e Rosa Maria Ciritella, del Cpia Bat, tutti insieme gli studenti hanno intonato alcuni canti, imparati nel laboratorio pomeridiano di canto gospel; questa collaborazione, infatti, è nata già con la costituzione del "The Joyful Chorus", un coro che vede impegnati i ragazzi, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, ed, insieme a loro, dodici studenti africani, frequentanti il PES di Trani (Punto di Erogazione del Servizio) del Cpia Bat e che prevede un saggio finale a giugno, grazie all'esperto, il prof. Roberto Angiulo ed alla prof.ssa Mogavero. Uno dei giovani migranti ha poi narrato la sua storia: è stato un momento davvero toccante.

«Tutti - ha dichiarato Rosa Maria Ciritella, coordinatrice del Cpia Bat - Pes di Trani - hanno ascoltato senza trovare parole adatte a descrivere le forti emozioni. Abbiamo tutti potuto assaggiare delle specialità preparate da alcuni ragazzi, ottime pietanze originarie di varie parti del mondo. In compagnia degli istruttori di tennistavolo, in particolare Giorgio Palmisano, tutti gli studenti si sono cimentati con questa disciplina, divertendosi molto. Musica e danze africane hanno chiuso questo momento di integrazione e di condivisione. Auspichiamo per il futuro altre iniziative di questo genere che consentano di conoscersi e di confrontarsi, in modo da abbattere la paura che fa da sfondo a qualsiasi forma di discriminazione».