Mezzanotte di fuoco sul porto di Trani

Sabato sono scattate le multe per la musica. La colpa? Della solita ordinanza.

lunedì 21 luglio 2008
L'estate difficile degli esercenti del porto segna un'altra tappa. Sabato sera, scoccata la mezzanotte, alcuni agenti di polizia amministrativa del commissariato di Trani hanno battuto in lungo e in largo la zona dei locali, "rei" di diffondere musica d'ascolto dopo le 24. Multe di 350 euro per chi è stato sorpreso con lo stereo acceso, altri hanno avuto la prontezza di spegnere gli apparecchi poco prima dell'avento degli agenti. Morale della favola: su tutto il porto, dopo l'1, regnava un silenzio di tomba. Non è la prima volta che gli agenti sanzionano gli esercenti. Nel 2001 l'allora sindaco Carlo Avanatario firmò un'ordinanza che impediva la diffusione di musica (sia all'interno che all'esterno dei locali) dopo le 24, un termine francamente ridicolo nel week end se si pensa che a Trani la gente comincia a far capolino nei locali intorno a nezzanotte. L'ordinanza (la 98 del 2001, poi rafforzata dalla 155 del 2002) è sempre stata contestata dagli esercenti che, da sei anni a questa parte, hanno chiesto all'amministrazione di rivederla. Spegnere la musica a mezzanotte significa non accenderla affatto, preferiamo invece glissare sui "mandanti". Buona parte delle multe derivano da esposti firmati da gente residente in zone in cui le case, proprio grazie ai locali, hanno triplicato il proprio valore immobiliare. Pensiamo al porto, ma anche a via Lagalante o a via Bovio.
Gli esercenti sono imbufaliti e non gli si può dar torto. Quell'ordinanza così anacronistica rappresenta l'ennesimo scoglio per la loro attività. In altri Comuni, già da tempo, sono state concesse proroghe sugli orari di diffusione della musica (la si può ascoltare tranquillamente fino alle 2). A Trani nulla è stato fatto. Ma davvero si pensa di poter "campare" solo con il turismo a conduzione familiare?