Niente cinema e teatri a Trani: buio in sala, senza più palcoscenico, proiezioni, programmi

La prolungata chiusura del cinema teatro Impero e il vuoto dei "luoghi"

martedì 1 giugno 2021 8.43
A cura di Lucia De Mari
Abbattuto il Teatro San Ferdinando nel 1958, chiuse le arene Salver e Corso, e poi il Bellini negli anni '80. Chiuso dal 2008 il Supercinema, con strascichi purtroppo improduttivi di polemiche, incontri, comitati e raccolte di firme. Chiuso ormai da un anno anche il cinema teatro Impero. Senza che si intraveda per il momento la riapertura anche di quest'altro luogo simbolo per la città.

E' chiaro che si tratta di problematiche che investono per un verso il privato, per l'altro verso il "pubblico", inteso come spettatori. Ma anche come istituzioni.

L'argomento è vasto, c'è una distinzione fra cinema e teatro, spesso si intersecano i luoghi e le passioni, ma i cartelloni e i conti seguono strade diverse. Ma il caso tranese è altro.

Senza entrare nei modi e nei tempi delle decisioni dei privati, sull'argomento interviene ancora una volta il consigliere comunale della Lega, Giovanni Di Leo, che già nell'ottobre scorso aveva segnalato in una nota la situazione che sembrava venirsi a creare, chiedendo la convocazione "con estrema urgenza di un tavolo tecnico ad hoc che possa esaminare la questione e trovare soluzioni alternative avvalendosi della competenza delle Associazione Culturali del territorio sfruttando spazi pubblici come la sala conferenza della Biblioteca o una Aula Magna di qualche scuola", e ragionando in maniera ancor più globale sulla mancanza in città di "luoghi di cultura", come i cinema e i teatri, di intavolare trattativa anche con proprietà dell'altro grande contenitore chiuso, l'ormai quasi dimenticato Supercinema.

"A distanza di mesi purtroppo, e a malincuore, verifico quello che segnalavo nello scorso mese di ottobre: a Trani, anche per la crisi economica, non vi sono sale per cinema e teatro! La mia segnalazione voleva stimolare una concertazione fra Comune e privati per comprendere quali iniziative porre in essere per cambiare direzione e per evitare un arretramento culturale della nostra città. Nessuno mi rispose. Nulla, a quanto pare, è stato fatto".

Il dibattito è aperto, ma è ancora di nicchia. Il Circolo del Cinema "Dino Risi", benemerito circolo privato che da anni ha offerto interessanti cartelloni per intenditori (in tempi ante covid: l'auspicio è che torni al più presto alla piena attività), mantiene la bandiera per appassionati di pellicole e di eventi, personaggi e storie a quelle legate. Con una nota profumata di jazz.

Nella prima decade del nuovo millennio, l'amministrazione Tarantini proponeva di realizzare teatro e centro congressi nell'attuale sede Amet in piazza Plebiscito, con l'idea di ridare a Trani un teatro stabile. Si parlò anche di un progetto dell'architetto Gae Aulenti, che con Trani aveva forti legami di origini e passione. Cambiano i tempi. Ed i programmi.

Eppure Trani ha avuto il teatro comunale più antico di Puglia, edificato nel 1793 e dedicato a Ferdinando I. E poi le sale cinema e le arene, dal Bellini al Corso, alla Salver, e il Supercinema con uno dei palcoscenici più grandi della regione. E l'Impero.
Sipario.