No alla polizia locale per i seggi del referendum: sindacati ricevuti in Prefettura
Il prefetto Minerva riporterà la voce della protesta al Ministero
giovedì 14 aprile 2016
0.42
Oggi a Barletta, nella piazza antistante la Prefettura, si è tenuta l'assemblea sindacale pubblica, convocata dalle organizzazzioni sindacali provinciali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl a cui si è aggregata la Dicaap, riguardo la mobilitazione del personale appartenente alle forze di Polizia locale e provinciale, seguente la circolare del Ministero dell'Interno del 5 aprile diramata a tutte le Questure d'Italia con la quale si escludeva il personale della stessa Polizia Locale a garantire il servizio di vigilanza presso i seggi durante la tornata elettorale referendaria del 17 aprile.
Prima dell'incontro con il prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani e vicario, abbiamo appreso notizia della nota di rettifica della precedente nota del 5 aprile da parte del ministero dell'Interno, nota trasmessa oggi ai prefetti ed alle questure d'Italia con indicato il ".. superamento della problematica amministrativa connessa all'impiego nei servizi di vigilanza ai seggi del personale appartenente alle Amministrazioni non statali".
Ciononostante, mostrando sensibilità al problema manifestato, le organizzazzioni sindacali provinciali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Dicaap Sulpm sono stati ricevuti dal prefetto, Clara Minerva. A tal proposito i sindacati hanno ribadito quanto riportato nella nota di richiesta incontro, ribadendo che non si tratta solo dell'utilizzo e della presenza della Polizia locale e provinciale nel servizio di vigilanza ai seggi nella tornata elettorale referendaria di domenica 17 aprile, ma soprattutto che l'annosa problematica riguarda aspetti giuridici palesemente discriminatori nei confronti dei 60 mila appartenenti al personale di Polizia locale, che da anni chiedono la riforma della legge quadro n. 65/1986, il rinnovo del contratto nazionale di riferimento, al fine di rendere piu' chiare e valorizzare, finalmente, le funzioni e le competenze di codesto personale.
Sono state evidenziate le divaricazioni fra i diritti degli appartenenti alle Forze di Polizia Locali rispetto agli appartenenti alle forze di polizia statali, che presentano differenziazioni sostanziali, ad iniziare dall'esclusione del personale della polizia locale dai benefici derivanti dall'equo indennizzo e dalla causa di servizio, a causa delle misure restrittive che furono introdotte dall'art. 6 del decreto Monti del 6 dicembre 2011, dalla differenziazione del trattamento economico in caso di malattia introdotta con la legge Brunetta 150/2009, dal mancato inserimento nella categoria dei lavori usuranti, dal diverso trattamento assistenziale, previdenziale, assicurativo ed economico.
I sindacati hanno rimarcato al prefetto che il personale della polizia locale non si è mai sottratto allo svolgimento di funzioni ulteriori rispetto a quelle di polizia amministrativa locale richiamate nell'art. 117 della Costituzione, tanto che giornalmente gli appartenenti al corpo sono impegnati in servizi di polizia giudiziaria, polizia stradale, polizia edilizia, polizia ambientale, polizia annonaria, polizia amministrativa, polizia sanitaria, polizia tributaria, svolgendo spesso nei fatti attività di pubblica sicurezza e di ordine pubblico, sostituendosi anche alle forze di polizia statali in numerose attività di contrasto alla microcriminalità.
Se il prefetto della Bat, Clara Minerva, mostrando sensibilità al problema nel suo complesso e prendendo atto della nota odierna del Ministero dell'Interno e quindi del superamento della sola urgenza, a garantire correlati dispositivi di vigilanza e sicurezza per il servizio di vigilanza presso i seggi elettorali di domenica che dovrà essere garantito, unitamente alle forze di polizia statale anche dalle forze di polizia locali e provinciali, ha assunto l'impegno a voler riportare la voce del disagio manifestato affinchè il governo ed i vertici ministeriali, deputati ad assumere impegni ed atti giuridici ben precisi in tal senso, sia per il superamento della riforma o legge quadro n. 65/86 che per il riconoscimento alle forze di polizia locali del previsto art. 16 della L. 121/81.
Prima dell'incontro con il prefetto della Provincia Barletta-Andria-Trani e vicario, abbiamo appreso notizia della nota di rettifica della precedente nota del 5 aprile da parte del ministero dell'Interno, nota trasmessa oggi ai prefetti ed alle questure d'Italia con indicato il ".. superamento della problematica amministrativa connessa all'impiego nei servizi di vigilanza ai seggi del personale appartenente alle Amministrazioni non statali".
Ciononostante, mostrando sensibilità al problema manifestato, le organizzazzioni sindacali provinciali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl e Dicaap Sulpm sono stati ricevuti dal prefetto, Clara Minerva. A tal proposito i sindacati hanno ribadito quanto riportato nella nota di richiesta incontro, ribadendo che non si tratta solo dell'utilizzo e della presenza della Polizia locale e provinciale nel servizio di vigilanza ai seggi nella tornata elettorale referendaria di domenica 17 aprile, ma soprattutto che l'annosa problematica riguarda aspetti giuridici palesemente discriminatori nei confronti dei 60 mila appartenenti al personale di Polizia locale, che da anni chiedono la riforma della legge quadro n. 65/1986, il rinnovo del contratto nazionale di riferimento, al fine di rendere piu' chiare e valorizzare, finalmente, le funzioni e le competenze di codesto personale.
Sono state evidenziate le divaricazioni fra i diritti degli appartenenti alle Forze di Polizia Locali rispetto agli appartenenti alle forze di polizia statali, che presentano differenziazioni sostanziali, ad iniziare dall'esclusione del personale della polizia locale dai benefici derivanti dall'equo indennizzo e dalla causa di servizio, a causa delle misure restrittive che furono introdotte dall'art. 6 del decreto Monti del 6 dicembre 2011, dalla differenziazione del trattamento economico in caso di malattia introdotta con la legge Brunetta 150/2009, dal mancato inserimento nella categoria dei lavori usuranti, dal diverso trattamento assistenziale, previdenziale, assicurativo ed economico.
I sindacati hanno rimarcato al prefetto che il personale della polizia locale non si è mai sottratto allo svolgimento di funzioni ulteriori rispetto a quelle di polizia amministrativa locale richiamate nell'art. 117 della Costituzione, tanto che giornalmente gli appartenenti al corpo sono impegnati in servizi di polizia giudiziaria, polizia stradale, polizia edilizia, polizia ambientale, polizia annonaria, polizia amministrativa, polizia sanitaria, polizia tributaria, svolgendo spesso nei fatti attività di pubblica sicurezza e di ordine pubblico, sostituendosi anche alle forze di polizia statali in numerose attività di contrasto alla microcriminalità.
Se il prefetto della Bat, Clara Minerva, mostrando sensibilità al problema nel suo complesso e prendendo atto della nota odierna del Ministero dell'Interno e quindi del superamento della sola urgenza, a garantire correlati dispositivi di vigilanza e sicurezza per il servizio di vigilanza presso i seggi elettorali di domenica che dovrà essere garantito, unitamente alle forze di polizia statale anche dalle forze di polizia locali e provinciali, ha assunto l'impegno a voler riportare la voce del disagio manifestato affinchè il governo ed i vertici ministeriali, deputati ad assumere impegni ed atti giuridici ben precisi in tal senso, sia per il superamento della riforma o legge quadro n. 65/86 che per il riconoscimento alle forze di polizia locali del previsto art. 16 della L. 121/81.