Operazione "oro pro nobis", 25 indagati: tutti i nomi
Tra questi il senatore Azzollini. 10 gli arrestati, ci sono anche due suore
mercoledì 10 giugno 2015
13.08
I principi ispiratori della Congregazione "Ancelle della Divina Provvidenza", restano lodevoli, le azioni compiute un po' meno. I militari della Guardia di Finanza di Bari hanno eseguito nella primissima mattinata, dieci arresti, di cui tre in carcere e sette ai domiciliari, nei confronti di persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e altri reati per il crac, da oltre 500milioni di euro, delle case di cura Divina Provvidenza, di Bisceglie, con sedi anche a Potenza e Foggia.
25 in tutto gli indagati tra religiose responsabili della congregazione, un ex direttore generale, amministratori, consulenti, dipendenti, professionisti e anche due politici locali. Indagato anche il senatore Antonio Azzolli, ritenuto "amministratore di fatto" e per questo accusato di associazione a delinquere, nei cui confronti c'è la richiesta di autorizzazione a procedere per gli arresti domiciliari. Ai domiciliari sono finite invece due suore che gestivano l'ente ecclesiastico: suor Marcella Cesa e suor Assunta Pulzello.
A tutte queste persone, dopo un'approfondita analisi della gestione dell'ente, che attualmente risulta affidato all'Amministrazione Straordinaria del commissario Bartolo Cozzoli, è contestata una scriteriata gestione aziendale, un'inesauribile serie di sperperi volti a favorire terzi con forniture fuori mercato, assunzioni clientelari e di personale inutile.
Le indagini della Procura di Trani sono partite all'indomani della richiesta di fallimento dell'ente. Numerosi nel corso di questi anni i sequestri effettuati, compresi il conto corrente di 561mila euro della causa di canonizzazione di don Pasquale Uva e i 27milioni di euro della Casa di Procura, definita la "cassaforte" dell'ente, oltre ad un immobile, destinato a clinica privata in Giudonia, vicino Roma.
In carcere:
- Rizzi Dario, di Lucera
- Battiante Antonio, di Foggia
- Di Terlizzi Rocco, di Bisceglie
Ai domiciliari:
- Cesa Rita (Suor Marcella),di Bisceglie
- Pulzello Assunta (Suor Consolata), di Bisceglie
- Belsito Angelo, di Bisceglie
- Toscani Augusto, di Bari
- Vasiljevic Adrijana, di Foggia
- Damascelli Antonio, di Bari
I nomi degli altri indagati:
- Azzollini Antonio, di Molfetta
- Di Gioia Raffaele, di San Marco La Catola (Fg)
- Lombardi Lorenzo, di Foggia
- de Bari Giuseppe Domenico, di Molfetta
- Albano Antonio, di Foggia
- D'Alessandro Giuseppe, di San Marco in Lamis (Fg)
- Di Gioia Silvia, di Foggia
- Pansini Arturo Nicola, di Bisceglie
- Tammaccaro Giuseppe, di Andria
- Dell'Olio Lucrezia Maria Pia (Suor Daniela), di Bisceglie
- Sabia Angela Maria (Suor Carla), di Bisceglie
- Ulderico Maria (Suor Stefanina), di Bisceglie
- Bochicchio Eleonora (Suor Gianna), di Bisceglie
Ci sono tre "Omissis" tali perché su di loro la Procura della Repubblica di Trani sta portando avanti ancora le indagini e per questo motivo non sono stati resi noti i nomi.
25 in tutto gli indagati tra religiose responsabili della congregazione, un ex direttore generale, amministratori, consulenti, dipendenti, professionisti e anche due politici locali. Indagato anche il senatore Antonio Azzolli, ritenuto "amministratore di fatto" e per questo accusato di associazione a delinquere, nei cui confronti c'è la richiesta di autorizzazione a procedere per gli arresti domiciliari. Ai domiciliari sono finite invece due suore che gestivano l'ente ecclesiastico: suor Marcella Cesa e suor Assunta Pulzello.
A tutte queste persone, dopo un'approfondita analisi della gestione dell'ente, che attualmente risulta affidato all'Amministrazione Straordinaria del commissario Bartolo Cozzoli, è contestata una scriteriata gestione aziendale, un'inesauribile serie di sperperi volti a favorire terzi con forniture fuori mercato, assunzioni clientelari e di personale inutile.
Le indagini della Procura di Trani sono partite all'indomani della richiesta di fallimento dell'ente. Numerosi nel corso di questi anni i sequestri effettuati, compresi il conto corrente di 561mila euro della causa di canonizzazione di don Pasquale Uva e i 27milioni di euro della Casa di Procura, definita la "cassaforte" dell'ente, oltre ad un immobile, destinato a clinica privata in Giudonia, vicino Roma.
In carcere:
- Rizzi Dario, di Lucera
- Battiante Antonio, di Foggia
- Di Terlizzi Rocco, di Bisceglie
Ai domiciliari:
- Cesa Rita (Suor Marcella),di Bisceglie
- Pulzello Assunta (Suor Consolata), di Bisceglie
- Belsito Angelo, di Bisceglie
- Toscani Augusto, di Bari
- Vasiljevic Adrijana, di Foggia
- Damascelli Antonio, di Bari
I nomi degli altri indagati:
- Azzollini Antonio, di Molfetta
- Di Gioia Raffaele, di San Marco La Catola (Fg)
- Lombardi Lorenzo, di Foggia
- de Bari Giuseppe Domenico, di Molfetta
- Albano Antonio, di Foggia
- D'Alessandro Giuseppe, di San Marco in Lamis (Fg)
- Di Gioia Silvia, di Foggia
- Pansini Arturo Nicola, di Bisceglie
- Tammaccaro Giuseppe, di Andria
- Dell'Olio Lucrezia Maria Pia (Suor Daniela), di Bisceglie
- Sabia Angela Maria (Suor Carla), di Bisceglie
- Ulderico Maria (Suor Stefanina), di Bisceglie
- Bochicchio Eleonora (Suor Gianna), di Bisceglie
Ci sono tre "Omissis" tali perché su di loro la Procura della Repubblica di Trani sta portando avanti ancora le indagini e per questo motivo non sono stati resi noti i nomi.