Ospedale: torna ostetricia e ginecologia, va a Barletta ematologia

Le novità più salienti previste dalla direzione generale della Asl Bat 1

sabato 10 febbraio 2007
A Trani torna ostetricia e ginecologia, si sposta a Barletta ematologia. Sono queste le due novità più importanti che riguardano lo stabilimento ospedaliero di Trani e previste dalla direzione generale della Asl Bat 1 nella proposta di rimodulazione delle strutture ospedialiere della Bat. Tali novità costituiscono - val bene sottolinearlo - una ipotesi di rimodulazione che dovrà superare tutta una serie di fasi fra cui il passaggio obbligato in commissione sanità in regione.
A Trani, nel dettaglio, è prevista l'attivazione della struttura complessa (senza posti letto) di medicina dello sport a valenza aziendale, l'attivazione dell'unità operativa di ginecologia e ostericia, il potenziamento del day hospital pediatrico con l'istituzione di 10 culle, l'attivazione dell'unità operativa di urologia con 16 posti letto, l'attivazione della struttura complessa di medicina interna. A Barletta invece viene allocata l'unità di ematologia attualmente presente a Trani. Barletta beneficerà anche dell'attivazione dell'unità operativa di fisica sanitaria, di terapia intensiva neonatale a valenza aziendale (8 posti letto), dell'unità per il trattamento dell'ictus presso la neurologia (6 posti letto), della riabilitazione cardiologica, dell'unità operativa di oncologia, dell'unità operativa autonoma complessa di medicina nucleare.
"La motivazione dello spostamento di ematologia e dell'attivazione dell'unità di oncologia a Barletta - speigano dalla Asl - permetterà di offrire al malato oncologico un percorso terapeutico completo in un unico sito con concrete possibilità di contrastare la forte mobilità passiva del settore". Per quanto riguarda Trani e la riattivazione del reparto ostetrico e ginecologico, la Asl motiva così la decisione: "Tali interventi rispondono all'esigenza di realizzare un punto nascita e un punto di attività chirurgica ginecologica in un ospedale dove ci sono posti letto di terapia intensiva". A tal proposito, nella rimodulazione del piano, a Bisceglie è prevista l'attivazione di 8 posti letto dell'unità di terapia intensiva coronarica e di 12 posti letto di cardiologia nell'unità di cardiologia. Ad Andria, terzo capoluogo, la Asl ha previsto l'attivazione della neuroradiologia ("intervento necessario per l'imminente installazione di un angiografo digitale), dell'unità per il trattamento dell'ictus presso la neurologia (6 posti letto), della struttura complessa di pneumologia con 16 posti letto per la degenza e 4 posti letto per la terapia intensiva.
Per ciò che riguarda gli altri ospedali della Bat, a Canosa è prevista l'attivazione della struttura complessa di pneumologia, a Spinazzola della struttura complessa di ortopedia e traumatologia, a Minervino della riabilitazione respiratoria (10 posti letto) e della riabilitazione cardiologica (10 posti letto). "Le variazioni proposte - spiegano dalla Asl - sono il risultato di un lungo periodo di analisi dei dati demografici e di quelli relativi all'offerta ospedaliera nella Bat. La proposta nasce da un attento dibattito che ha coinvolto i dieci sindaci dei Comuni interessati, le organizzazioni sindacali e le associazioni del territorio".