Piattaforma Mepa, Barresi denuncia le irregolarità "benedette dalla legge"

Luci e ombre sul mercato elettronico della pubblica amministrazione

sabato 21 settembre 2019 0.11
Quando l'illecito nella "Pubblica Amministrazione" è benedetto dalla Legge.
Dopo quasi un mese di crisi e di trattative, abbiamo il nuovo Governo, mettendo da parte le considerazioni, i commenti e le critiche, è tornato il momento di rimboccarsi le maniche e lavorare per il Paese. Questa mia nota è indirizzita alla neo Ministra della Pubblica Amministrazione dott.ssa Fabiana Dadone, la stessa verrà inviata ai social e alla stampa, affinchè tutti possano conoscere ciò che ancora non funziona nella Pubblica Amministrazione, ma contribuisce, invece, a renderla poco trasparente e distante dalla legalità.

La mia prima esperienza, come Consigliere Comunale di Trani, splendida Città ubicata sulla costa Adriatica della Puglia, mi ha permesso di conoscere i mezzi legalmente autorizzati a ricercare beni, servizi e personale. Vi sto parlando del "Mepa" (ovvero il Mercato elettronico della Pubblica amministrazione) che, consente a qualsiasi Ente locale di usufruire di una piattaforma telematica condivisa, attraverso la quale ricercare, confrontare e acquisire in economia beni e servizi e delle "agenzie interinali" che si fanno carico del processo di selezione per assumere il personale di cui un'azienda pubblica ha bisogno, perciò una volta terminata la selezione vengono presentati all'azienda i profili più idonei.

Ebbene fatta la legge trovato l'inganno, infatti, sulla piattaforma del Mepa nella richiesta, basta inserire un elemento particolare e predefinito con la ditta da individuare, un elemento che gli altri non hanno ed il gioco è fatto! Per potersi aggiudicare il servizio. Tutto chiaramente consentito dalla legge.

Un altro argomento spinoso sono le agenzie interinali, a volte basta dare l'indicazione di chi si vuole assumere ed hai raggiunto l'obiettivo. Lo stupore, giunge dalla possibilità, che si possono, forse, commettere illeciti benedetti dalla legge alla faccia della trasparenza e della legalità! Questi sistemi sono drogati e vanno assolutamente rivisti, tutti conoscono la possibilità di aggirare le regole, ma c'è chi tace perché è convinto che il Paese non potrà mai cambiare, mentre c'è chi tace perché è un modo semplice e sicuro, che consente alla corruzione, attraverso la legge, di rimanere annidata nelle pubbliche amministrazioni e di consentire, con le assunzioni, anche, la possibilità che si possa configurare un illecito.

Gent.ma Ministra, prenda in considerazione di questa stortura inserita nella Pubblica Amministrazione, altrimenti il nostro Paese non avrà grandi possibilità di crescere ed in molti casi chi continuerà ad essere perseguitato, sarà sempre chi cerca il vero cambiamento!

Anna Maria Barresi,
Consigliera e componente dell'Ufficio di Presidenza di "Italia in Comune"