Prevenzione del rischio sismico, 50 progetti finanziati nella Bat

Approvata la graduatoria regionale provvisoria, arrivano 1,5 milioni di euro

lunedì 26 gennaio 2015 7.03
Approvata la graduatoria regionale provvisoria relativa agli interventi di privati, finanziati dalla Regione Puglia per la prevenzione del rischio sismico. «Con Delibera di Giunta Regionale - ha spiegato il presidente della V Commissione regionale, Filippo Caracciolo - è stata approvata la graduatoria degli interventi finanziati dalla Regione a favore della prevenzione del rischio sismico. La disponibilità economica messa a disposizione dalla Regione Puglia è pari complessivamente a 1.550.000 euro. Per gli edifici privati le domande ritenute ammissibili sono 438 di cui 50 pervenute dalla provincia di Barletta-Andria-Trani. Le azioni che saranno finanziate con il contributo regionale riguarderanno interventi strutturali di rafforzamento locale o di miglioramento sismico o, eventualmente, di demolizione e ricostruzione degli edifici privati. Grazie ai contributi della Regione Puglia saranno avviati cantieri per i lavori di prevenzione che daranno ossigeno all'economia locale e rappresentano anche una forma di sostegno ai livelli occupazionali del nostro territorio».

«La prevenzione del rischio sismico - ha spiegato - è fondamentale per la tutela del territorio. Sono soddisfatto delle numerose richieste di contributi giunte alla Regione dal territorio della Bat. Da presidente della V Commissione regionale che si occupa di materie quali l'Ecologia, la Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, la Difesa del suolo, le Risorse Naturali penso che si debba fare sempre di più per sensibilizzare la cittadinanza sull'importanza della prevenzione del rischio sismico. Dobbiamo conoscere e rispettare il territorio in cui viviamo prendendo piena consapevolezza dei rischi collegati ad eventi sismici che vanno aiutati con l'educazione e la conoscenza delle dovute misure di sicurezza. Educare al terremoto significa fare informazione e formazione, promuovendo la coscienza del rischio e della vulnerabilità dell'ambiente. Con l'obiettivo - conclude Filippo Caracciolo - di promuovere comportamenti individuali e sociali positivi e ridurre il rischio stesso».