"Qualche ielte, se nè scherdàte...de San Francesche" ecco la poesia di Francesco Pansitta

Promessa mantenuta, per sollevare l'attenzione sul buio della statua alla stazione

sabato 13 aprile 2024 08.00
La promessa di Francesco Pansitta è stata mantenuta: era successo qualche giorno fa che il poeta dialettale tranese, nonché creatore del personaggio di nonno Ciccio, aveva denunciato il buio che avvolge la statua di San Francesco nella piazza antistante la Stazione di Trani. Avevamo scritto un articolo chiedendo allo stesso Francesco di sensibilizzare chi di dovere a fronte di una situazione così poco rispettosa di un santo così amato con una delle sue poesie, ovviamente in dialetto tranese, a sottolineare come una cosa così legata alla cittadinanza meritasse un'attenzione maggiore. La risposta di Francesco non si è fatta aspettare: e in pochi versi , come suo solito, ha descritto l'amore e il messaggio del Santo poverello che non merita altro che attenzioni, devozioni e preghiere : ma anche una illuminazione serale e notturna, non il buio nella quale a Trani la sua statua è lasciata. "Parlava non solo a le cristiane/ ma pure alla nateur e all'animale. / Peure u leupe chiù catteiive quenne parleave... se calmave, come addeice Ca u bbaine sconfigge semb u maile" . Francesco Pansitta con delicatezza e senza polemica, anzi utilizzando proprio il messaggio di pace di San Francesco, sottolinea che forse qualcuno non sa o qualcun altro se ne scordato che sopra il piazzale della cattedrale ci sta una bella statua del Santo che protegge a tutti quanti e che si chiama Francesco: e chissà che questa delicata dedica, affettuosa e piena di autentica devozione non sortisca l'effetto sperato e che, finalmente, non solo la sorella Luna, ma anche due bei faretti, possano illuminare san Francesco.
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