Qualità della vita province italiane: la Bat è ottantatreesima su 107

La classifica è pubblicata annualmente dal Sole 24 Ore

martedì 13 dicembre 2022 9.36
La posizione è un po' da fanalini di coda, ma c'è da dire che è in rialzo di undici punti rispetto allo scorso anno e sicuramente non è poco.

Certi lussi che i tranesi trovano insostituibili, come ad esempio quello di usare la pausa pranzo per una passeggiata sul mare o addirittura per un bagno fino al mese di novembre - come è accaduto in questo autunno mite - purtroppo non rientrano tra gli indicatori per la compilazione di questa classifica.

E di fatto, al di là degli indicatori ufficiali, la mancanza di sicurezza sempre più grave e pesante, (vedi furti di auto pressoché quotidiani e episodi connessi ai furti, come inseguimenti lungo le strade tra criminali e forze dell'ordine), la mancanza di servizi indispensabili a una comunità come un teatro e un cinema, la insufficienza di strutture sportive, sicuro strumento per combattere un altro grave fenomeno come quello del vandalismo, la disoccupazione, la mancanza di una struttura ospedaliera, sappiamo bene come costituiscano nevralgie importanti.

E così ci ritroviamo proprio in linea con le altre città del meridione, tutte nella seconda parte della "classifica". Sarebbe bello immaginare di poter diventare nel tempo un modello virtuoso per il Sud, e questo salto di undici posizioni possono essere un incentivo a crescere sempre di più. il benessere lo fanno sicuramente gli amministratori ma anche i cittadini, e chissà nel 2023 alcune cose non possono davvero fare dei passi avanti nella nostra Città.

Anche quest'anno l'indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l'indagine dal 1990:
ricchezza e consumi;
affari e lavoro;
ambiente e servizi;
demografia, società e salute;
giustizia e sicurezza;
cultura e tempo libero.

L'aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.

Il punteggio da mille a zero
Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all'altro (1/90). Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore.