«Revocate l’aggiudicazione dell’appalto degli autovelox»

Per Forza Trani la procedura non è conforme alla legge. Il comune rischia un contenzioso con le ditte che non hanno partecipato alla gara

martedì 12 aprile 2011
Forza Trani chiede la revoca dell'aggiudicazione dell'appalto dei quattro autovelox: secondo il movimento civico le procedure non dell'appalto non sono conformi alle legge e ciò rischia di esporre il Comune di Trani ad un probabile contenzioso con le ditte che non hanno partecipato all'appalto e ad uno sicuro con gli automobilisti che potrebbero ricorrerere avverso le salate sanzioni comminate.

«Abbiamo appreso dai media – si legge nella nota - che il Comune di Trani si appresta a noleggiare quattro autovelox, per una asserita spesa annua pari ad 241.920 euro oltre Iva. Tutto ciò in forza di una gara, pubblicata nell'agosto 2008, che prevedeva il noleggio per 5 anni di due dispositivi adibiti al rilevamento infrazioni limiti di velocità, di due dispositivi adibiti al rilevamento di infrazioni limiti di velocità e passaggio con semaforo rosso, la manutenzione ordinaria e straordinaria dei dispositivi di cui sopra, l'attività di data center e le altre operazioni connesse. Il tutto da aggiudicarsi, secondo il metodo dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il corrispettivo a base d'asta era stato fissato in 75 euro, oltre Iva, per ogni accertamento di violazione operato sulla scorta delle risultanze dei sistemi oggetto di appalto e che sia stato effettivamente incassato dall'Ente. L'ammontare complessivo dell'appalto era stato stimato in 3.000.000 di euro (ipotizzando quindi di incassare i proventi di ben 8.000 sanzioni all'anno). In verità già il bando era di per sé opinabile, in relazione alle modalità di pagamento della società aggiudicataria».

Forza Trani, a sostegno della tesi, cita un comunicato dell'Anci del 5 ottobre 2007 che recita così: «Per quanto attiene il corrispettivo da riconoscere all'aggiudicatario dell'appalto, si suggerisce di seguire la strada della quantificazione in base al costo che dovrà essere sostenuto per ogni singola operazione effettuata. Si deve tener conto infatti che le attività che conseguono all'accertamento di una violazione al codice della strada, rientrano tra le spese di accertamento e come tali, essendo agevole la quantificazione analitica dei costi, è possibile individuare preventivamente il corrispettivo da riconoscere all'impresa appaltante. Ogni soluzione vincolata al riconoscimento di una somma percentuale per ogni sanzione amministrativa accertata, a prescindere dall'entità, contribuirebbe inevitabilmente ad alimentare dubbi sulle finalità delle attività di cui si parla».

Visibelli spiega: «Nelle more dell'espletamento della gara tranese (inizialmente messa in standby, a causa delle note vicende relative ai T-red), è sostanzialmente mutato il quadro normativo: infatti la legge 120/2010 (in vigore dal 13 agosto 2010) ha modificato il codice della strada. In particolare, l'articolo 61 (primo comma), ha stabilito che "agli enti locali è consentita l'attività di accertamento strumentale delle violazioni al decreto legislativo numero 285 del 1992 soltanto mediante strumenti di loro proprietà o da essi acquisiti con contratto di locazione finanziaria o di noleggio a canone fisso". E ancora, l'articolo 25 ha modificato l'articolo 142 del codice della strada introducendo il comma 12bis che dice questo: "I proventi delle sanzioni derivanti dall'accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità sono attribuiti, in misura pari al 50 per cento ciascuno, all'ente proprietario della strada su cui è stato effettuato l'accertamento e all'ente da cui dipende l'organo accertatore"».

«E' del tutto evidente – prosegue Visibelli - che la legge nazionale (in specie, l'articolo 61) non può che prevalere sulla lex specialis del bando di gara, per cui la gara, ancora non aggiudicata alla data di entrata in vigore delle modifiche al codice della strada, rectius andava annullata. Ma vi è di più: il bando originario prevedeva il noleggio di due autovelox e di due T-red; invece l'aggiudicazione è stata fatta per il noleggio di 4 autovelox. A nostro avviso, tale modifica sostanziale non poteva essere fatta per due ragioni: non è affatto scontato che le due apparecchiature abbiano un costo complessivo (noleggio, manutenzione e gestione) equivalente; essendo richiesto il noleggio di due tipi diversi di dispositivi, è altrettanto evidente che le aziende in grado di noleggiare i soli autovelox non abbiano potuto partecipare alla gara; aver modificato, ex post, l'oggetto dell'appalto ha violato la par condicio fra le aziende potenzialmente interessate a partecipare alla gara».

Forza Trani registra delle anomalie anche sugli importi delle sanzioni. «Le attuali sanzioni per violazione dell'articolo 142 del codice della strada prevedono multe da 39 a 159 euro per superamento del limite di velocità fino a dieci chilometri e da 159 e 639 euro per superamento del limite di velocità oltre 10 chilometri e fino a chilometri. Tenuto conto dell'articolo 202 del codice della strada (il trasgressore è ammesso a pagare, entro sessanta giorni dalla contestazione o dalla notificazione, una somma pari al minimo fissato dalle singole norme) e del succitato comma 12bis, ne consegue che alle casse comunali spetterebbero i seguenti proventi: per superamento del limite di velocità fino a 10 chilometri 19,50 euro; per superamento del limite di velocità oltre 10 fino a 40 chilometri 79,50 euro. Poiché alla ditta aggiudicataria spettano, sempre e comunque, 36,288 euro per sanzione (30,24 euro + Iva) è evidente che le sanzioni per violazioni minime del limite di velocità verrebbero notificate in perdita, vanificando anche i magri introiti per le violazioni medie (categorie di multe che ragionevolmente costituiscono la quasi totalità delle sanzioni per violazione del codice della strada)».

«Per inciso – si legge - abbiamo avuto modo di rilevare che recentemente l'amministrazione provinciale di Taranto ha noleggiato, previa gara, dalla stessa società aggiudicataria della gara cittadina, 6 postazioni autovelox completamente equipaggiate più 12 postazioni autovelox predisposte, oltre manutenzione ordinaria e straordinaria, nonché data entry e gestione, ad un canone annuo pari a 142.788,88 euro oltre Iva (di gran lunga inferiore a quanto aggiudicato a Trani). Per tutto quanto esposto, si suggerisce di revocare in autotutela la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (la numero 53 del 25 febbraio 2011), di aggiudicazione della gara in oggetto e di revocare la gara stessa, provvedendo alla pubblicazione di un nuovo bando, conforme alle nuove norme di legge. Se dal Comune faranno, come al solito, orecchie di mercante – conclude Visibelli - noi di Forza Trani saremo costretti ad interessare della scabrosa vicenda le autorità e ad assistere i cittadini contro le illegali contravvenzioni».