Sindacato Polizia Penitenziaria: nel carcere di Trani condizioni igieniche inumane, da lager

Dalla denuncia dello scorso aprile nessuna risposta dalle autorità competenti

mercoledì 1 giugno 2022 13.51
Per detenuti e poliziotti condizioni inaccettabili, che hanno superato ormai ogni limite di decenza: é l'ennesima denuncia inviata da Federico Pilagatti, segretario nationale del Sappe, che riceviamo e pubblichiamo integralmente.

"Già IL 19 Aprile u.s. il SAPPE aveva denunciato pubblicamente la scandalosa situazione della sezione semiliberi di Trani, dove in ambienti fatiscenti ed insalubri continuano ad essere ristretti i detenuti.

Tutto è iniziato con lo scoppio della pandemia con il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria di Bari, nonostante la Puglia fosse la più affollata della nazione con il 150% di presenze ha voluto a tutti i costi l'apertura di tale padiglione, nonostante una situazione igienica sanitaria da terzo mondo, ove i detenuti giornalmente vengono offesi nella loro dignità di esseri umani.

Avevamo anche denunciato l'assenza dei "professionisti del carcere" quali garanti, associazioni, radicali ecc.ecc., che hanno chiuso gli occhi benchè detenuti siano costretti a fare i loro bisogni corporali senza alcuna privacy nella stessa stanza dove mangiano, dormono, e passano tutta la maggior parte della loro giornata, peggio degli animali, oppure a lavarsi in locali fatiscenti degni dei lager nazisti!
Purtroppo questa situazione non colpisce solo i ristretti, ma anche i poliziotti penitenziari costretti a lavorare in ambienti fatiscenti, sporchi e freddi.

Il 5 Maggio visitava quella sezione il Capo del DAP Renoldi che constatava tutta la criticità della situazione. Nonostante il clamore suscitato, il reparto continua a rimanere aperto, per cui il SAPPE con una missiva trasmessa il 26 Maggio ha chiesto l'intervento del Garante dei detenuti, dell'ASL BAT, del Sindaca della Città di Trani, tutte autorità che potrebbero intervenire per far cessare questa vergogna!

A tutt'oggi nessuno ha risposto nonostante abbiano il diritto/dovere di intervenire per le funzioni che la legge assegna loro, mentre detenuti e poliziotti continuano vivere in una condizione che ne offende la dignità e viola i diritti".