Teresa Sunna, il centro di Barletta non era autorizzato

Lo conferma l'indagine interna della Regione Puglia e della Asl. «Il locale era dichiarato come semplice studio medico privato»

martedì 27 marzo 2012 11.20
Non era assolutamente in regola il centro medico di gastroenterologia di Barletta dove sabato è morta la tranese Teresa Sunna. Lo ha appurato l'indagine interna disposta dalla Regione Puglia e dalla Asl. «Il locale – ha spiegato l'assessore regionale alla sanità, Ettore Attolini - era dichiarato come studio medico privato per la semplice attività clinica e di prescrizione di farmaci. E come tale sottratto alla procedura di autorizzazione per l'esercizio dell'attività sanitaria. Doveva, in quanto studio medico privato, limitarsi a comunicare la propria esistenza in vita all'autorità sanitaria: ossia alla Asl, che avrebbe provveduto a verificarne i requisiti».

«In realtà – si legge nella nota di Attolini - lo studio svolgeva un'attività complessa e infatti svolgeva test diagnostici: come tale doveva sottoporsi anche alla più restrittiva procedura di duplice autorizzazione».