Trani e Bari capitali del pianoforte: al via il Festival Internazionale del Mediterraneo
Dal 07 al 14 novembre la città ospiterà la prima parte della rassegna, dal dedicata alle "Star del futuro" del pianismo mondiale
domenica 12 ottobre 2025
La Puglia torna ad essere un crocevia internazionale della musica con il 3° Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo, un'attesa rassegna che si svolgerà tra Trani e Bari dal 7 al 26 novembre. Ad inaugurare la kermesse sarà proprio Trani, che dal 7 al 14 novembre, presso l'Auditorium San Luigi, ospiterà la prima, intensa parte del festival.
Questa settimana inaugurale è dedicata alle "Star del futuro": dodici eventi che vedranno protagonisti i giovani virtuosi del pianismo mondiale, provenienti da tutto il mondo e impegnati in un repertorio che spazia dal classico al romantico. Un'occasione unica per ascoltare i talenti che domineranno le scene musicali di domani, prima che il festival prosegua a Bari con le grandi leggende del pianoforte.
Dal 7 al 26 novembre 2025 la Puglia torna ad essere un crocevia internazionale della musica, ospitando il 3° Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo, tra le manifestazioni più attese del panorama musicale europeo. Due città, Trani e Bari, unite da un unico filo sonoro: venti giorni di musica totale, per ventiquattro eventi - dodici a Trani e dodici a Bari - che spazieranno dal grande repertorio classico al Novecento, dalla musica da camera alle contaminazioni contemporanee, passando per melologhi, forum e masterclass dedicate ai nuovi linguaggi del pianoforte. Il Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo, con la direzione artistica di Massimiliano Monopoli, è organizzato e promosso dall'Associazione culturale e musicale Hermes e dall'Accademia Filarmonica del Mediterraneo, con il sostegno del Ministero della Cultura (Fondo FNSV - Musica), della Regione Puglia e di Puglia Culture, a valere sul fondo speciale per Cultura e patrimonio culturale (L.R. 40/2016 – art. 15 comma 3).
Nato con l'obiettivo di riportare la Puglia al centro delle grandi rotte della musica classica, il festival ha saputo in pochi anni conquistare un ruolo di rilievo nel panorama internazionale, affermandosi come uno dei più originali progetti pianistici d'Europa. In un contesto globale in cui i grandi festival del pianoforte – da Verbier a La Roque d'Anthéron, da Varsavia a Lucerna – incarnano luoghi di incontro tra tradizione e ricerca, il Festival del Mediterraneo si distingue per la sua identità geografica e culturale: un "ponte di tasti bianchi e neri" che collega l'Europa al Levante, la classicità all'innovazione, la scuola italiana all'orizzonte cosmopolita della contemporaneità.
Tra i numerosi "fil rouge" che attraversano l'edizione 2025 spiccano la sperimentazione - con il progetto "Fluxus and happening" – e la riscoperta della grande musica e dei generi dimenticati, come le "Declamazioni musicali". Centrale anche la valorizzazione dei grandi compositori pugliesi, con l'edizione critica e l'esecuzione dei concerti per pianoforte e orchestra di Giovanni Paisiello, con il pianista e direttore d'orchestra Francesco Nicolosi; mentre un altro capitolo del festival sarà dedicato alla fiaba musicale, con l'esecuzione di "Pierino e il lupo" di Prokofiev.
Altro tema conduttore del festival è il pianoforte in tutte le sue coniugazioni: solo, in duo, in formazione cameristica, come solista con l'orchestra, con la voce recitante e persino in dialogo con l'intelligenza artificiale. Una visione che trova piena espressione nella presenza dell'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, composta da giovani talenti pugliesi e musicisti provenienti da tutto il mondo, autentico simbolo dell'incontro tra culture e generazioni che anima la rassegna.
La prima tranche del festival si terrà a Trani, dal 7 al 14 novembre, all'Auditorium San Luigi, con un calendario dedicato alle "Star del futuro": giovani virtuosi da tutto il mondo - tra cui Wataru Mashimo, Sebastián Herrera, Ji Hwan Shin, Raffaele Battiloro, Eloisa Cascio e Roko Matijević - impegnati in programmi che spaziano da Bach e Haydn fino a Liszt, Ravel e Prokofiev. Una sezione concepita come vivaio del pianismo mondiale, dove le nuove generazioni si misurano con la grande tradizione classica e romantica. L'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, diretta da Giuseppe Monopoli, accompagnerà sei giovani solisti in un'antologia di concerti per pianoforte e orchestra di Mozart e Chopin, tra i vertici assoluti del repertorio sinfonico concertante.
Dal 15 novembre il festival approderà al Teatro Kursaal Santalucia di Bari, dove si alterneranno i nomi più prestigiosi del pianismo mondiale. A inaugurare la seconda parte, Mikhail Pletnev, leggenda vivente del pianoforte russo, vincitore del Concorso Čajkovskij e fondatore dell'Orchestra Nazionale Russa. Il suo recital del 15 novembre sarà un viaggio nella profondità della forma: dalle architetture limpide dei Preludi e Fughe di Bach, alla tensione visionaria della Kreisleriana di Schumann, fino al lirismo malinconico dei Pezzi lirici di Grieg, letti con quella combinazione di trasparenza e introspezione che ha reso inconfondibile il suo stile.
Il 16 novembre sarà la volta di Marc-André Hamelin, artista canadese dal virtuosismo leggendario, definito dal New York Times "un pianista dal talento quasi sovraumano". Il suo programma intreccia le architetture beethoveniane alla vertigine polifonica di Schumann, Weinberg e Skrjabin, esplorando i confini estremi dell'espressività pianistica. Il 17 novembre, Anna Fedorova, tra le interpreti più amate dal pubblico internazionale, offrirà un ritratto intenso e raffinato dell'universo poetico di Chopin, culminante nella Polonaise-Fantaisie e nella Sonata n. 3, opere che la pianista ucraina restituisce con una sensibilità timbrica e un controllo emotivo che le hanno valso elogi unanimi dalla critica di tutto il mondo.
La vocazione culturale e accademica del festival si rifletterà anche nelle tre giornate di studio internazionali, dedicate rispettivamente alla Giornata Musicologica su Giovanni Paisiello – a cura di Annamaria Bonsante, con la presentazione della nuova edizione critico-performativa del Keyboard Concerto n. 4 R.8.16 commissionata dal Festival – all'A.I. and Music International Forum, con il luminare Paul Robertson, la violoncellista Sujari Britt e il pianista Daklen Difato, e al Forum sullo stato dell'arte degli studi musicali post-riforma, dedicato all'approfondimento del panorama accademico e pianistico italiano.
Completano il programma barese le Declamazioni musicali di Marinella Anaclerio e Faten Ruel (19 novembre), il raffinato incontro tra danza e pianoforte di "FragmenTide – Three movements shaped by water" con Aleksei Zaitsev e il coreografo finlandese Paavali Kärkkäinen (22 novembre), e i recital di Soyeon Chang (23 novembre) e Alessandro Deljavan (24 novembre), quest'ultimo con un itinerario intimo tra Carl Philipp Emanuel Bach, Chopin e Schumann, autori che ne rispecchiano la profondità analitica e la forza emotiva.
Chiuderanno il festival, il 25 e 26 novembre, Fabula in musica con Antonio Memeo e Piero Cassano, e il concerto sinfonico dell'astro nascente Valentin Malinin, recente vincitore del Concorso Čajkovskij: con lui si esibirà l'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, diretta da una bacchetta di grande prestigio internazionale, Denis Lotoev (direttore stabile della Bolshoi Tchaikovsky Symphony Orchestra, la più prestigiosa orchestra Russa): nell'impaginato, il Concerto n. 1 di Čajkovskij e la Sinfonia n. 8 di Dvořák: una chiusura monumentale per una rassegna che abbraccia l'intero arco del repertorio pianistico.
Accanto ai concerti, il festival proporrà seminari e masterclass internazionali con Minhae Lee (Trani, 9–12 novembre) e Anna Fedorova (Trani, 18 novembre), offrendo ai giovani pianisti un'occasione unica di confronto con grandi maestri e interpreti. Con oltre 130 artisti provenienti da 30 Paesi, il Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo riafferma la sua missione: restituire alla Puglia e all'intero bacino mediterraneo un ruolo da protagonista nel grande dialogo mondiale della musica. Perché il pianoforte, più di ogni altro strumento, è voce di un mondo che parla molte lingue ma un solo linguaggio: quello universale della bellezza.
«Ringraziamo la Regione Puglia che, fin dalla prima edizione, ha sostenuto il nostro festival contribuendo a renderlo uno dei punti di riferimento per la musica classica a livello europeo – dichiara il direttore artistico del festival, Massimiliano Monopoli –. Il nostro cartellone si preannuncia, anche quest'anno, imperdibile grazie alla presenza di grandi star internazionali del pianoforte, ma anche una grande attenzione ai nuovi talenti. La nostra visione infatti è quella di una musica che apra un dialogo, contribuisca alla crescita del territorio e delle nuove generazioni, che faccia riflettere, ponga delle domande».
«Aver visto crescere questo evento, durante questi primi tre anni, tanto da ottenere il riconoscimento del Ministero della cultura, mi rende estremamente orgoglioso – spiega Paolo Ponzio, presidente di Puglia Culture –. Il mio ringraziamento verso questi giovani organizzatori è un ringraziamento per un talento che si fa anche servizio per il nostro territorio. Un talento che aiuta le nuove generazioni a crescere in una regione che cresce con la sua offerta culturale, non è solo concertistica, ma anche formativa e didattica: ecco che, attraverso la testimonianza di questo grande evento, ci viene raccontato ancora una volta che il nostro territorio può essere terreno di approdo di grandissimi nomi della musica».
«Questo festival è la testimonianza di quella che è la funzione dell'istituzione pubblica – aggiunge Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Cultura, Turismo e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia –. Quando l'istituzione pubblica offre occasioni, mette a disposizione spazi, è perché si pongano le basi, si costruiscano le condizioni perché il talento possa venir fuori ed esplodere. Ci sono poi altri aspetti che mi inorgogliscono del programma, perché colgono la visione delle strategie e delle politiche che la Regione Puglia ha messo in campo: il tema della cultura, il tema della costruzione delle relazioni internazionali, ma anche e soprattutto della formazione, affinchè tutti i talenti – pugliesi e non – tornino sul territorio per incontrarsi, per contaminarsi, per dialogare. Ecco ciò che è fondamentale: che la musica si faccia contesto di dialogo nel Mediterraneo, per esprimere un messaggio universale fatto di bellezza e di pace».
Info: su www.pianofestivalmediterraneo.com
Questa settimana inaugurale è dedicata alle "Star del futuro": dodici eventi che vedranno protagonisti i giovani virtuosi del pianismo mondiale, provenienti da tutto il mondo e impegnati in un repertorio che spazia dal classico al romantico. Un'occasione unica per ascoltare i talenti che domineranno le scene musicali di domani, prima che il festival prosegua a Bari con le grandi leggende del pianoforte.
- Il comunicato stampa: "3° Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo"
Dal 7 al 26 novembre 2025 la Puglia torna ad essere un crocevia internazionale della musica, ospitando il 3° Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo, tra le manifestazioni più attese del panorama musicale europeo. Due città, Trani e Bari, unite da un unico filo sonoro: venti giorni di musica totale, per ventiquattro eventi - dodici a Trani e dodici a Bari - che spazieranno dal grande repertorio classico al Novecento, dalla musica da camera alle contaminazioni contemporanee, passando per melologhi, forum e masterclass dedicate ai nuovi linguaggi del pianoforte. Il Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo, con la direzione artistica di Massimiliano Monopoli, è organizzato e promosso dall'Associazione culturale e musicale Hermes e dall'Accademia Filarmonica del Mediterraneo, con il sostegno del Ministero della Cultura (Fondo FNSV - Musica), della Regione Puglia e di Puglia Culture, a valere sul fondo speciale per Cultura e patrimonio culturale (L.R. 40/2016 – art. 15 comma 3).
Nato con l'obiettivo di riportare la Puglia al centro delle grandi rotte della musica classica, il festival ha saputo in pochi anni conquistare un ruolo di rilievo nel panorama internazionale, affermandosi come uno dei più originali progetti pianistici d'Europa. In un contesto globale in cui i grandi festival del pianoforte – da Verbier a La Roque d'Anthéron, da Varsavia a Lucerna – incarnano luoghi di incontro tra tradizione e ricerca, il Festival del Mediterraneo si distingue per la sua identità geografica e culturale: un "ponte di tasti bianchi e neri" che collega l'Europa al Levante, la classicità all'innovazione, la scuola italiana all'orizzonte cosmopolita della contemporaneità.
Tra i numerosi "fil rouge" che attraversano l'edizione 2025 spiccano la sperimentazione - con il progetto "Fluxus and happening" – e la riscoperta della grande musica e dei generi dimenticati, come le "Declamazioni musicali". Centrale anche la valorizzazione dei grandi compositori pugliesi, con l'edizione critica e l'esecuzione dei concerti per pianoforte e orchestra di Giovanni Paisiello, con il pianista e direttore d'orchestra Francesco Nicolosi; mentre un altro capitolo del festival sarà dedicato alla fiaba musicale, con l'esecuzione di "Pierino e il lupo" di Prokofiev.
Altro tema conduttore del festival è il pianoforte in tutte le sue coniugazioni: solo, in duo, in formazione cameristica, come solista con l'orchestra, con la voce recitante e persino in dialogo con l'intelligenza artificiale. Una visione che trova piena espressione nella presenza dell'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, composta da giovani talenti pugliesi e musicisti provenienti da tutto il mondo, autentico simbolo dell'incontro tra culture e generazioni che anima la rassegna.
La prima tranche del festival si terrà a Trani, dal 7 al 14 novembre, all'Auditorium San Luigi, con un calendario dedicato alle "Star del futuro": giovani virtuosi da tutto il mondo - tra cui Wataru Mashimo, Sebastián Herrera, Ji Hwan Shin, Raffaele Battiloro, Eloisa Cascio e Roko Matijević - impegnati in programmi che spaziano da Bach e Haydn fino a Liszt, Ravel e Prokofiev. Una sezione concepita come vivaio del pianismo mondiale, dove le nuove generazioni si misurano con la grande tradizione classica e romantica. L'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, diretta da Giuseppe Monopoli, accompagnerà sei giovani solisti in un'antologia di concerti per pianoforte e orchestra di Mozart e Chopin, tra i vertici assoluti del repertorio sinfonico concertante.
Dal 15 novembre il festival approderà al Teatro Kursaal Santalucia di Bari, dove si alterneranno i nomi più prestigiosi del pianismo mondiale. A inaugurare la seconda parte, Mikhail Pletnev, leggenda vivente del pianoforte russo, vincitore del Concorso Čajkovskij e fondatore dell'Orchestra Nazionale Russa. Il suo recital del 15 novembre sarà un viaggio nella profondità della forma: dalle architetture limpide dei Preludi e Fughe di Bach, alla tensione visionaria della Kreisleriana di Schumann, fino al lirismo malinconico dei Pezzi lirici di Grieg, letti con quella combinazione di trasparenza e introspezione che ha reso inconfondibile il suo stile.
Il 16 novembre sarà la volta di Marc-André Hamelin, artista canadese dal virtuosismo leggendario, definito dal New York Times "un pianista dal talento quasi sovraumano". Il suo programma intreccia le architetture beethoveniane alla vertigine polifonica di Schumann, Weinberg e Skrjabin, esplorando i confini estremi dell'espressività pianistica. Il 17 novembre, Anna Fedorova, tra le interpreti più amate dal pubblico internazionale, offrirà un ritratto intenso e raffinato dell'universo poetico di Chopin, culminante nella Polonaise-Fantaisie e nella Sonata n. 3, opere che la pianista ucraina restituisce con una sensibilità timbrica e un controllo emotivo che le hanno valso elogi unanimi dalla critica di tutto il mondo.
La vocazione culturale e accademica del festival si rifletterà anche nelle tre giornate di studio internazionali, dedicate rispettivamente alla Giornata Musicologica su Giovanni Paisiello – a cura di Annamaria Bonsante, con la presentazione della nuova edizione critico-performativa del Keyboard Concerto n. 4 R.8.16 commissionata dal Festival – all'A.I. and Music International Forum, con il luminare Paul Robertson, la violoncellista Sujari Britt e il pianista Daklen Difato, e al Forum sullo stato dell'arte degli studi musicali post-riforma, dedicato all'approfondimento del panorama accademico e pianistico italiano.
Completano il programma barese le Declamazioni musicali di Marinella Anaclerio e Faten Ruel (19 novembre), il raffinato incontro tra danza e pianoforte di "FragmenTide – Three movements shaped by water" con Aleksei Zaitsev e il coreografo finlandese Paavali Kärkkäinen (22 novembre), e i recital di Soyeon Chang (23 novembre) e Alessandro Deljavan (24 novembre), quest'ultimo con un itinerario intimo tra Carl Philipp Emanuel Bach, Chopin e Schumann, autori che ne rispecchiano la profondità analitica e la forza emotiva.
Chiuderanno il festival, il 25 e 26 novembre, Fabula in musica con Antonio Memeo e Piero Cassano, e il concerto sinfonico dell'astro nascente Valentin Malinin, recente vincitore del Concorso Čajkovskij: con lui si esibirà l'Orchestra Filarmonica del Mediterraneo, diretta da una bacchetta di grande prestigio internazionale, Denis Lotoev (direttore stabile della Bolshoi Tchaikovsky Symphony Orchestra, la più prestigiosa orchestra Russa): nell'impaginato, il Concerto n. 1 di Čajkovskij e la Sinfonia n. 8 di Dvořák: una chiusura monumentale per una rassegna che abbraccia l'intero arco del repertorio pianistico.
Accanto ai concerti, il festival proporrà seminari e masterclass internazionali con Minhae Lee (Trani, 9–12 novembre) e Anna Fedorova (Trani, 18 novembre), offrendo ai giovani pianisti un'occasione unica di confronto con grandi maestri e interpreti. Con oltre 130 artisti provenienti da 30 Paesi, il Festival Pianistico Internazionale del Mediterraneo riafferma la sua missione: restituire alla Puglia e all'intero bacino mediterraneo un ruolo da protagonista nel grande dialogo mondiale della musica. Perché il pianoforte, più di ogni altro strumento, è voce di un mondo che parla molte lingue ma un solo linguaggio: quello universale della bellezza.
«Ringraziamo la Regione Puglia che, fin dalla prima edizione, ha sostenuto il nostro festival contribuendo a renderlo uno dei punti di riferimento per la musica classica a livello europeo – dichiara il direttore artistico del festival, Massimiliano Monopoli –. Il nostro cartellone si preannuncia, anche quest'anno, imperdibile grazie alla presenza di grandi star internazionali del pianoforte, ma anche una grande attenzione ai nuovi talenti. La nostra visione infatti è quella di una musica che apra un dialogo, contribuisca alla crescita del territorio e delle nuove generazioni, che faccia riflettere, ponga delle domande».
«Aver visto crescere questo evento, durante questi primi tre anni, tanto da ottenere il riconoscimento del Ministero della cultura, mi rende estremamente orgoglioso – spiega Paolo Ponzio, presidente di Puglia Culture –. Il mio ringraziamento verso questi giovani organizzatori è un ringraziamento per un talento che si fa anche servizio per il nostro territorio. Un talento che aiuta le nuove generazioni a crescere in una regione che cresce con la sua offerta culturale, non è solo concertistica, ma anche formativa e didattica: ecco che, attraverso la testimonianza di questo grande evento, ci viene raccontato ancora una volta che il nostro territorio può essere terreno di approdo di grandissimi nomi della musica».
«Questo festival è la testimonianza di quella che è la funzione dell'istituzione pubblica – aggiunge Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Cultura, Turismo e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia –. Quando l'istituzione pubblica offre occasioni, mette a disposizione spazi, è perché si pongano le basi, si costruiscano le condizioni perché il talento possa venir fuori ed esplodere. Ci sono poi altri aspetti che mi inorgogliscono del programma, perché colgono la visione delle strategie e delle politiche che la Regione Puglia ha messo in campo: il tema della cultura, il tema della costruzione delle relazioni internazionali, ma anche e soprattutto della formazione, affinchè tutti i talenti – pugliesi e non – tornino sul territorio per incontrarsi, per contaminarsi, per dialogare. Ecco ciò che è fondamentale: che la musica si faccia contesto di dialogo nel Mediterraneo, per esprimere un messaggio universale fatto di bellezza e di pace».
Info: su www.pianofestivalmediterraneo.com