Turismo e dintorni, ecco come è ridotto il Lido Mongelli
La denuncia di Raffaele Ferreri, esponente del Ncd
mercoledì 25 giugno 2014
7.44
Altro che turismo, ecco come è ridotto "anche" il Lido Mongelli, una delle poche spiagge pubbliche ancora fruibili. La denuncia, con tanto di reportage fotografico, parte da Raffaele Ferreri, esponente del Nuovo centro Destra di Trani. «Ecco la situazione - scrive Ferreri - che si presenta allo stato attuale presso il Lido Mongelli, il tratto di spiaggia compreso tra a Colonna e la seconda spiaggia: un cumulo di "macerie" se pensiamo come si presentava questo sito qualche anno fa quando fu inaugurato».
«Ormai tutto è andato distrutto dalle maree e dall'incuria - afferma Raffaele Ferreri – il lido non è più fruibile; sotto la rampa d'accesso ormai si è creato un vuoto che mette in pericolo sia la stabilità della stessa che l'incolumità della gente che frequenta quel luogo, senza dimenticare lo sbocco, sempre sotto la rampa, di uno scarico di provenienza non nota. Cosa viene scaricato da li? Chi ci assicura che è stato chiuso?»
«Quella che un tempo era una rete di contenimento del muro - continua Ferreri - adesso è solo un mucchio di ferraglia arrugginita, che potrebbe rappresentare un serio pericolo soprattutto per i bambini; la sabbia sulla battigia è ormai un vecchio ricordo, la gente posa i propri asciugami sul cemento che è fuoriuscito dai massi; manca una scaletta che permette l'accesso direttamente in acqua senza pericolo di farsi male sugli scogli resi ormai scivolosi dal processo erosivo del mare. Un vero pericolo che sta passando inosservato a tutti. Ci vorrebbero lavori di ripascimento urgenti visto che la stagione è ormai in corso, per contrastare i fenomeni erosivi ed offrire ai cittadini un luogo di balneazione idoneo e non pericolante».
«La proposta del sottoscritto -dice ancora il rappresentante del Ncd - è di recuperare questo tratto di spiaggia non fruibile con il posizionamento di ciottoli e l'utilizzo di ghiaia, un'opera poco dispendiosa rispetto all'acquisto e al posizionamento della sabbia sulla battigia, realizzata di recente anche nella vicina città di Bisceglie, attuando così un intervento di altissimo significato ambientale poiché si utilizza materiali naturali. Il recupero e la riqualificazione delle nostre spiagge rappresenterebbero un sostegno alle tradizionali vocazioni turistiche di Trani nella speranza che la valorizzazione delle nostre bellezze naturali possano fungere da volano all'imprenditoria privata nel settore.
Insomma, oltre ai problemi di carenza dei servizi d'accoglienza turistica che attanagliano la nostra Trani, anche quei pochi siti idonei alla balneazione che abbiamo in città ormai sono inaccessibili».
«Allora mi chiedo - conclude Ferreri: come si può continuare a pensare a Trani come una città turistica? Cosa offriamo ai nostri cittadini e ai turisti che, specialmente in questa stagione, arrivano in città? C'è molto da lavorare, non si può continuare a "navigare a vista", c'è bisogno di una seria programmazione che permetta a questa città veramente di fare un salto di qualità».
«Ormai tutto è andato distrutto dalle maree e dall'incuria - afferma Raffaele Ferreri – il lido non è più fruibile; sotto la rampa d'accesso ormai si è creato un vuoto che mette in pericolo sia la stabilità della stessa che l'incolumità della gente che frequenta quel luogo, senza dimenticare lo sbocco, sempre sotto la rampa, di uno scarico di provenienza non nota. Cosa viene scaricato da li? Chi ci assicura che è stato chiuso?»
«Quella che un tempo era una rete di contenimento del muro - continua Ferreri - adesso è solo un mucchio di ferraglia arrugginita, che potrebbe rappresentare un serio pericolo soprattutto per i bambini; la sabbia sulla battigia è ormai un vecchio ricordo, la gente posa i propri asciugami sul cemento che è fuoriuscito dai massi; manca una scaletta che permette l'accesso direttamente in acqua senza pericolo di farsi male sugli scogli resi ormai scivolosi dal processo erosivo del mare. Un vero pericolo che sta passando inosservato a tutti. Ci vorrebbero lavori di ripascimento urgenti visto che la stagione è ormai in corso, per contrastare i fenomeni erosivi ed offrire ai cittadini un luogo di balneazione idoneo e non pericolante».
«La proposta del sottoscritto -dice ancora il rappresentante del Ncd - è di recuperare questo tratto di spiaggia non fruibile con il posizionamento di ciottoli e l'utilizzo di ghiaia, un'opera poco dispendiosa rispetto all'acquisto e al posizionamento della sabbia sulla battigia, realizzata di recente anche nella vicina città di Bisceglie, attuando così un intervento di altissimo significato ambientale poiché si utilizza materiali naturali. Il recupero e la riqualificazione delle nostre spiagge rappresenterebbero un sostegno alle tradizionali vocazioni turistiche di Trani nella speranza che la valorizzazione delle nostre bellezze naturali possano fungere da volano all'imprenditoria privata nel settore.
Insomma, oltre ai problemi di carenza dei servizi d'accoglienza turistica che attanagliano la nostra Trani, anche quei pochi siti idonei alla balneazione che abbiamo in città ormai sono inaccessibili».
«Allora mi chiedo - conclude Ferreri: come si può continuare a pensare a Trani come una città turistica? Cosa offriamo ai nostri cittadini e ai turisti che, specialmente in questa stagione, arrivano in città? C'è molto da lavorare, non si può continuare a "navigare a vista", c'è bisogno di una seria programmazione che permetta a questa città veramente di fare un salto di qualità».