Uffici giudiziari e Palazzo Carcano: a Trani il ministro Orlando per la firma del Protocollo

Nero su bianco l’impegno del ministero a partecipare alla spesa

sabato 24 febbraio 2018 6.25
Lunedì 26 febbraio alle ore 14 presso il tribunale di Trani è in programma la sottoscrizione del protocollo d'intesa per la rifunzionalizzazione e l'adeguamento dell'immobile palazzo Carcano tra Ministero della Giustizia, Agenzia del Demanio, Tribunale di Trani, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, Comune di Trani e Provveditorato Interregionale alle opere pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata.

A sottoscrivere il documento, tra gli altri, il ministro Andrea Orlando, Roberto Reggi (direttore generale dell'Agenzia del Demanio), Antonio De Luce (presidente del tribunale di Trani), Antonino Di Maio (procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani), Amedeo Bottaro (sindaco di Trani) e Roberto Daniele (provveditore del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per la Campania, Molise, Puglia e Basilicata).

La stipula del protocollo d'intesa segue l'atto di cessione gratuita di Palazzo Carcano dal Comune di Trani al Demanio dello Stato dello scorso 29 gennaio. Il protocollo definisce nel dettaglio l'intervento di rifunzionalizzazione ed adeguamento di palazzo Carcano attraverso la collaborazione istituzionale, già avviata tra le parti firmatarie, che consentirà la riallocazione di tutti gli uffici giudiziari presenti nel Comune di Trani ed attualmente ubicati presso immobili in locazione passiva presso le sedi dello stesso palazzo Carcano.

Con la firma sul documento, il ministro della giustizia, Andrea Orlando, certifica l'impegno del ministero a partecipare alla spesa necessaria all'intervento per un importo complessivo massimo di 2 milioni di euro. Gli ulteriori fondi necessari per il completamento dell'intervento, saranno reperiti dall'Agenzia del Demanio a seguito della predisposizione di un piano di fattibilità tecnica ed economica. Sarà la stessa Agenzia del Demanio a realizzare, mediante le ordinarie procedure, gli interventi.