Verso le Provinciali: Ventola annuncia querela contro il comitato di Salerno

«Qualcuno ha interesse ad avvelenare la competizione elettorale»

venerdì 29 maggio 2009
Dopo il caso di cronaca dei domiciliari per un "volto" dei manifesti del candidato di Centro Destra, Francesco Ventola avvia la querela contro i responsabili e gli autori del comunicato del Coordinamento elettorale di Salerno per difendere innanzitutto una corretta campagna elettorale: «Che qualcuno potesse strumentalizzare certi accadimenti per fini elettorali lo temevo soprattutto per il ritorno a metodi che allontanano e sfiduciano la gente dalla politica e dall'interesse collettivo. Ma non credevo che ci si potesse abbassare a così tanto. Accostare vicende e responsabilità legate alla delinquenza comune, purtroppo molto presente nella società civile, all'attività politica, all'impegno e alla passione profusa quando si crede in quello che la politica può fare di buono, è soprattutto un danno che si fa alla gente.

Per la propaganda elettorale, l'agenzia da me incaricata ha contattato un centinaio di persone, individuando e scegliendo autonomamente, come è ovvio, volti e personaggi seguendo i classici canoni pubblicitari per simpatia, personalità e quant'altro. Non voglio aggiungere molto altro su questa squallida vicenda, nell'ovvio interessamento della Magistratura competente a tutela della mia dignità personale e politica e della dignità di tutti coloro che, come la persona destinataria del provvedimento restrittivo della libertà, ci hanno messo la faccia senza avere colpa alcuna e senza lucro, gratuitamente. Ma la querela è un obbligo che ho sentito di presentare a tutela del corretto svolgimento di una competizione elettorale che qualcuno, evidentemente, ha interesse ad avvelenare con metodi ed iniziative che si commentano da sole.

Del resto, su questi temi se qualcosa si può associare ad aspetti di diretto interesse politico, forse si potrebbe più opportunamente richiamare quanto attiene a candidati della coalizione di Salerno coinvolti da procedimenti in corso, richiamati recentemente dalla stampa, o quanto pubblicato proprio ieri su "La Repubblica", relativamente allo scandalo della formazione professionale che coinvolse l'ex assessore regionale Andrea Silvestri, marito della candidata UDC Nadia Landolfi: potrebbero essere ben altre le considerazioni. Il tempo è sempre galantuomo, come giusta è la giustizia e giusto è il giudizio dell'elettorato di sani principi ed avveduto buon senso. Che Dio mi perdoni per questo istintivo risentimento e soprattutto, perdoni chi ha voluto inquinare il clima elettorale con una dolosa cattiveria tanto gratuita quanto fortemente lesiva. Se si vuole essere credibili e se si ha il coraggio delle proprie azioni, almeno ci si firmi, io come sempre lo faccio anche stavolta.»

Francesco Ventola