Villa Bini, parco fruibile a mezzo servizio
Cancello aperto ma mancano ancora corrente elettrica e bagni. Le foto della cerimonia di inaugurazione
venerdì 4 maggio 2012
16.41
Con largo anticipo rispetto alle previsioni è stato aperto il cancello dell'area parco di villa Bini, polmone verde acquisito gratuitamente dal Comune di Trani nell'ambito del piano urbanistico esecutivo dell'area Lapietra, uno dei primi ad essere approvati in Consiglio comunale.
Si tratta di inaugurazione parziale poiché manca ancora la corrente elettrica e mancano soprattutto i bagni. Per l'elettricità il problema dovrebbe essere risolto nelle prossime settimane, per i bagni ci vorrà più tempo (si pensa di utilizzare un piccolo casolare abbandonato presente nell'area). Intanto i residenti del quartiere potranno comunque sfruttare, almeno nelle ore del giorno, un sito dove poter passeggiare in sicurezza e lontano dallo smog di un quartiere concepito in fase di costruzione senza grandi spazi verdi. La zona è stata ripulita, il terreno dissodato. Sono state piantate ex novo quattro palme ed è stato riportato alla luce un vecchio laghetto.
Alla cerimonia d'inaugurazione hanno partecipato anche i parrocchiani di San Giuseppe che hanno mantenuto la promessa, presentandosi con indumenti da calcio per ricordare l'impegno assunto dall'amministrazione oltre 17 mesi fa di cedere una porzione di suolo per l'oratorio della parrocchia.
Si tratta di inaugurazione parziale poiché manca ancora la corrente elettrica e mancano soprattutto i bagni. Per l'elettricità il problema dovrebbe essere risolto nelle prossime settimane, per i bagni ci vorrà più tempo (si pensa di utilizzare un piccolo casolare abbandonato presente nell'area). Intanto i residenti del quartiere potranno comunque sfruttare, almeno nelle ore del giorno, un sito dove poter passeggiare in sicurezza e lontano dallo smog di un quartiere concepito in fase di costruzione senza grandi spazi verdi. La zona è stata ripulita, il terreno dissodato. Sono state piantate ex novo quattro palme ed è stato riportato alla luce un vecchio laghetto.
Alla cerimonia d'inaugurazione hanno partecipato anche i parrocchiani di San Giuseppe che hanno mantenuto la promessa, presentandosi con indumenti da calcio per ricordare l'impegno assunto dall'amministrazione oltre 17 mesi fa di cedere una porzione di suolo per l'oratorio della parrocchia.
Il giardino, la cui datazione è risalente all'incirca agli anni trenta, nasce per volontà di Giuseppe La pietra, quale zona di cornice di mitigazione della retrostante area industriale ad opificio per la produzione dell'olio di sansa e, successivamente, anche di sapone e ghiaccio. Dalla foto d'epoca si rilevano elementi progettuali caratterizzanti quelli del tempo di allora quali l'uso dei pini e delle querce (quercus ilex) , oltre viali nel sistema degli assi ortogonali e direttrici radiali e l'inserimento nella parte centrale di una piccola vasca d'acqua, quale simbolo di matrice di vita. L'agrumeto, in posizione antistante la Villa, è evocativo di quelli ottocenteschi. Solo in epoca successiva furono introdotte le palme che occupano posizioni e spazi poco congruenti con il contesto generale. Il pino maestoso al limitare della vasca, assicura certezza di datazione dell'intero giardino.
Ad oggi di quel giardino privato, rinominato dagli eredi "Villa Bini", è rimasto ben poco. L'Amministrazione Comunale del Sindaco Tarantini ha fatto sì che il giardino diventasse patrimonio pubblico a beneficio dell'intera collettività, in particolare dei residenti del quartiere Stadio. La guardiola, la pesa pubblica e la vasca sono state oggetto di restauro conservativo. (Guerra Giovanni, dottore Agronomo paesaggista)
Ad oggi di quel giardino privato, rinominato dagli eredi "Villa Bini", è rimasto ben poco. L'Amministrazione Comunale del Sindaco Tarantini ha fatto sì che il giardino diventasse patrimonio pubblico a beneficio dell'intera collettività, in particolare dei residenti del quartiere Stadio. La guardiola, la pesa pubblica e la vasca sono state oggetto di restauro conservativo. (Guerra Giovanni, dottore Agronomo paesaggista)