Dieta, nutrizionista
Dieta, nutrizionista
Salute d'asporto

Disfagia, una guida alimentare

Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca

La disfagia è una condizione caratterizzata dalla difficoltà a deglutire cibi e/o liquidi. Può compromettere significativamente la qualità della vita e, nei casi più gravi, mettere a rischio la salute del paziente a causa di malnutrizione, disidratazione o aspirazione di cibo e liquidi nelle vie respiratorie.

È definita come una difficoltà meccanica o funzionale a far passare cibo e liquidi dalla bocca allo stomaco.

Tra le cause principali della disfagia ci sono condizioni neurologiche (ictus, demenza, traumi cerebrali), malattie neuromuscolari (Parkinson, SLA, miastenia grave), ostruzioni meccaniche (tumori, cicatrici da reflusso gastroesofageo) invecchiamento e deficit muscolare (indebolimento della muscolatura coinvolta nella deglutizione), effetti collaterali di terapie (radioterapia a testa e collo o chirurgia).
La sintomatologia è molto varia, infatti si può avere sensazione di cibo bloccato a livello della gola o dell'esofago, tosse o soffocamento durante i pasti, rigurgito di cibo o liquidi, malnutrizione e perdita di peso non intenzionale, polmoniti ricorrenti.

Una volta effettuata la diagnosi da uno specialista, solitamente un otorinolaringoiatra o un gastroenterologo, il trattamento della disfagia prevede la riabilitazione logopedica, con esercizi per migliorare la coordinazione dei muscoli coinvolti nella deglutizione, terapie farmacologiche, interventi chirurgici o dilatazioni e modifiche dietetiche, che rappresentano un pilastro della gestione della disfagia, poiché in tal modo si riducono i rischi di soffocamento e aspirazione.

La dieta prevede modifiche sia nella consistenza dei cibi che nella totale eliminazione di alcuni cibi considerati rischiosi per il paziente, oltre che deve permettere al paziente di assumere tutti i nutrienti necessari ed evitare la malnutrizione.

La dieta può essere riassunta in più livelli, in base alla gravità della disfagia:
Livello 1: liquidi leggermente addensati (consistenza del succo di pomodoro).
Livello 2: liquidi moderatamente addensati (consistenza del miele).
Livello 3: liquidi estremamente addensati (consistenza del budino).
Cibi morbidi e tritati: alimenti facilmente masticabili e che non richiedono sforzi eccessivi per essere deglutiti, come purè, budini, yogurt e pesce ben cotto.
Cibi completamente frullati: per pazienti con disfagia grave, gli alimenti vengono ridotti in una consistenza omogenea e senza grumi, simile al purè.
Dieta normale adattata: per soggetti con disfagia lieve, i cibi solidi possono essere consumati, purché siano ben cotti, morbidi e tagliati a pezzi piccoli.

Tra i Cibi consigliati ci sono: Yogurt e budini (senza grumi), zuppe e minestre cremose, purea di patate o altre verdure, carne macinata o sminuzzata finemente, pesce morbido cotto a vapore o al forno, frutta morbida (es. banane, mele cotte).

Tra gli alimenti da evitare ci sono: Cibi secchi o friabili (es. pane croccante, biscotti secchi), frutta e verdura fibrosa o con bucce (es. arance, carote crude), cibi appiccicosi o gommosi (es. caramelle gommose, burro di arachidi), liquidi chiari non addensati (es. acqua, tè).

La disfagia è una condizione complessa che richiede un'attenta gestione per prevenire complicanze come la malnutrizione e le infezioni respiratorie. Una dieta adeguata, adattata alle esigenze individuali del paziente, rappresenta una componente essenziale del trattamento. È fondamentale che chi si occupa di un soggetto disfagico sia adeguatamente formato e supportato da un team sanitario per garantire una gestione sicura ed efficace.
  • Salute
Altri contenuti a tema
Tipologia di acqua nelle diverse condizioni di salute Tipologia di acqua nelle diverse condizioni di salute Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
Chirurgia bariatrica, un percorso verso il benessere Chirurgia bariatrica, un percorso verso il benessere Se ne parla domani in biblioteca con i dottori Grignani e Labianca
Acidi grassi trans e profilo lipidico: un serio fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il cancro e il diabete Acidi grassi trans e profilo lipidico: un serio fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il cancro e il diabete Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
PCOS e iperinsulinemia: cause, conseguenze e ruolo della Dieta PCOS e iperinsulinemia: cause, conseguenze e ruolo della Dieta Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
Obesità: la nuova definizione clinica secondo il rapporto della Lancet Commission Obesità: la nuova definizione clinica secondo il rapporto della Lancet Commission Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
La dieta FODMAP: una strategia efficace per la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) La dieta FODMAP: una strategia efficace per la Sindrome dell’Intestino Irritabile (IBS) Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
Il latte e i latticini fanno davvero bene alle ossa? Il latte e i latticini fanno davvero bene alle ossa? Ce ne parla il biologo Giuseppe Labianca
“Non si vede ma si cura”: la Farmacia Turenum aderisce alla campagna regionale di screening gratuito per l’epatite C “Non si vede ma si cura”: la Farmacia Turenum aderisce alla campagna regionale di screening gratuito per l’epatite C Prenota utilizzando il servizio Info&Prenotazioni Whatsapp (370 1122153) della Farmacia Turenum
© 2001-2025 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.