Toni², Tony al quadrato
La forza delle idee
Un giorno le scimmie dello zoo decisero di fare un viaggio d’istruzione
sabato 4 giugno 2011
Un giorno le scimmie dello zoo decisero di fare un viaggio d'istruzione. Cammina, cammina, si fermarono e una domandò:
- Cosa si vede?
- La gabbia del leone, la vasca delle foche e la casa della giraffa.
- Come è grande il mondo, e come è istruttivo viaggiare.
Ripresero il cammino e si fermarono soltanto a mezzogiorno.
- Cosa si vede adesso?
- La casa della giraffa, la vasca delle foche e la gabbia del leone.
- Come è strano il mondo e come è istruttivo viaggiare.
Si rimisero in viaggio e si fermarono solo al tramonto del sole.
- Che c'è da vedere?
- La gabbia del leone, la casa della giraffa e la vasca delle foche.
- Come è noioso il mondo: si vedono sempre le stesse cose. E viaggiare non serve proprio a niente.
Per forza: viaggiavano, viaggiavano, ma non erano uscite dalla gabbia e non facevano che girare in tondo come i cavalli di una giostra.
Ringrazio il signor Rodari per aver in così poche righe fulminato il mondo.
Lo ringrazio per aver così di sintesi fatto ridicoli tutti gli universi delle concezioni, tutte le università dei nostri Credo.
Lo ringrazio per aver così preso per il culo pur senza tradirla la rotondità di Madre Terra.
Lo ringrazio per aver fatto capire cosa è capace di nascondere la libertà.
Lo ringrazio per ricordarci che veniamo dalle scimmie e che, ad insaputa sua, nel cervello di un moderno la parola gabbia è soltanto la paura di vivere, la paura di mutare, la paura d'essere, la paura di morire.
Lo ringrazio per ricordare agli uomini l'idiozia arrogante e sorda inscritte nella forza e nell'oltranza delle quattro sillabe che fanno la mentalità.
E lo ringrazio, infine, per inondar così di luce il lato oscuro, l'acciaio e la rotondità, di quelle che spesso vengon dette idee.
- Cosa si vede?
- La gabbia del leone, la vasca delle foche e la casa della giraffa.
- Come è grande il mondo, e come è istruttivo viaggiare.
Ripresero il cammino e si fermarono soltanto a mezzogiorno.
- Cosa si vede adesso?
- La casa della giraffa, la vasca delle foche e la gabbia del leone.
- Come è strano il mondo e come è istruttivo viaggiare.
Si rimisero in viaggio e si fermarono solo al tramonto del sole.
- Che c'è da vedere?
- La gabbia del leone, la casa della giraffa e la vasca delle foche.
- Come è noioso il mondo: si vedono sempre le stesse cose. E viaggiare non serve proprio a niente.
Per forza: viaggiavano, viaggiavano, ma non erano uscite dalla gabbia e non facevano che girare in tondo come i cavalli di una giostra.
Ringrazio il signor Rodari per aver in così poche righe fulminato il mondo.
Lo ringrazio per aver così di sintesi fatto ridicoli tutti gli universi delle concezioni, tutte le università dei nostri Credo.
Lo ringrazio per aver così preso per il culo pur senza tradirla la rotondità di Madre Terra.
Lo ringrazio per aver fatto capire cosa è capace di nascondere la libertà.
Lo ringrazio per ricordarci che veniamo dalle scimmie e che, ad insaputa sua, nel cervello di un moderno la parola gabbia è soltanto la paura di vivere, la paura di mutare, la paura d'essere, la paura di morire.
Lo ringrazio per ricordare agli uomini l'idiozia arrogante e sorda inscritte nella forza e nell'oltranza delle quattro sillabe che fanno la mentalità.
E lo ringrazio, infine, per inondar così di luce il lato oscuro, l'acciaio e la rotondità, di quelle che spesso vengon dette idee.
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