Toni², Tony al quadrato
La vacanza
«Mamma voglio andare in vacanza anch’io»
sabato 20 agosto 2011
Mamma voglio andare in vacanza anch'io
Zitto e suda
Zitto e suda... ma ti pare civile rispondere così? Sono stanco, voglio andare in vacanza.
Non sei stanco, ti piace pensare di esserlo.
Ma perché gli altri ci vanno e noi no?
Perché gli altri sgobbano, si stancano, e hanno bisogno di staccare la spina.
E io non sgobbo?
Sgobbare è un verbo inappropriato che si sono inventati da qualche altra parte. E tu comunque non sei gobbo.
Ma il verbo viene usato in senso lato e traslato.
Guarda che bellezza il figlio mio. Sgobba gobba ma poi te sfodera ste parole. Allora serve sgobbare! Ah ah ah ah
Insomma non sgobba chi è gobbo, ma chiunque faccia fatica.
Ma la fatica è un fatto mentale
Che vuol dire che è un fatto mentale?
Stress piccolo mio. Stress
Non chiamarmi piccolo mio
Stress soltanto allora
Sono stressato anch'io.
E' una moda, un cliché, ti piace imitare quello stato, ma non lo sei, non sei nato per esserlo.
E cosa sono nato per essere?
Niente più di quello che sei. Chi è stressato lo è perché porta costantemente attorno a sé le immagini alternative.
In che senso?
Porta i soldi nel regno dove non ci sono: creerai il povero.
Il povero non è chi non ha soldi?
No, è lo squattrinato che vede quattrini accanto a sé. La frustrazione la crea il fratello intelligente. Se non ci fosse un genio in casa, tu saresti felice. E poi anche tu in un certo senso ti fai la tua vacanza.
In quale certo senso?
Il letargo.
Ma il letargo non me lo godo, perciò è come se non ci andassi, non si aspira dalla cannuccia di una bevanda ghiacciata mentre si dorme!
Hai rotto, ho da fare, fatti un giro la sopra, ti concedo dieci muniti di relax, e vatti a vedere come sudano quelli al caldo.
Rino il formichino spuntò dalla sabbia e andò lontano, su una duna: perché temeva di essere schiacciato, e per guardare tutto meglio. E giunto alla collinetta di quella sabbiosa spiaggia vacanziera, forse perché aveva gli occhi piccoli piccoli, non vide tanti uomini accaldati, tante donne che sudavano, tanti umani che giocavano e che si riposavano: vide solo una molle nebbia umida e scura che sul controluce del mare a mezzogiorno, a tratti, sembrava evaporare.
Zitto e suda
Zitto e suda... ma ti pare civile rispondere così? Sono stanco, voglio andare in vacanza.
Non sei stanco, ti piace pensare di esserlo.
Ma perché gli altri ci vanno e noi no?
Perché gli altri sgobbano, si stancano, e hanno bisogno di staccare la spina.
E io non sgobbo?
Sgobbare è un verbo inappropriato che si sono inventati da qualche altra parte. E tu comunque non sei gobbo.
Ma il verbo viene usato in senso lato e traslato.
Guarda che bellezza il figlio mio. Sgobba gobba ma poi te sfodera ste parole. Allora serve sgobbare! Ah ah ah ah
Insomma non sgobba chi è gobbo, ma chiunque faccia fatica.
Ma la fatica è un fatto mentale
Che vuol dire che è un fatto mentale?
Stress piccolo mio. Stress
Non chiamarmi piccolo mio
Stress soltanto allora
Sono stressato anch'io.
E' una moda, un cliché, ti piace imitare quello stato, ma non lo sei, non sei nato per esserlo.
E cosa sono nato per essere?
Niente più di quello che sei. Chi è stressato lo è perché porta costantemente attorno a sé le immagini alternative.
In che senso?
Porta i soldi nel regno dove non ci sono: creerai il povero.
Il povero non è chi non ha soldi?
No, è lo squattrinato che vede quattrini accanto a sé. La frustrazione la crea il fratello intelligente. Se non ci fosse un genio in casa, tu saresti felice. E poi anche tu in un certo senso ti fai la tua vacanza.
In quale certo senso?
Il letargo.
Ma il letargo non me lo godo, perciò è come se non ci andassi, non si aspira dalla cannuccia di una bevanda ghiacciata mentre si dorme!
Hai rotto, ho da fare, fatti un giro la sopra, ti concedo dieci muniti di relax, e vatti a vedere come sudano quelli al caldo.
Rino il formichino spuntò dalla sabbia e andò lontano, su una duna: perché temeva di essere schiacciato, e per guardare tutto meglio. E giunto alla collinetta di quella sabbiosa spiaggia vacanziera, forse perché aveva gli occhi piccoli piccoli, non vide tanti uomini accaldati, tante donne che sudavano, tanti umani che giocavano e che si riposavano: vide solo una molle nebbia umida e scura che sul controluce del mare a mezzogiorno, a tratti, sembrava evaporare.
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