Addio a Tony Santagata, ambasciatore della Puglia nel mondo

Il suo amore per Trani su un CD e un manifesto di un suo tour, nella nostra città una delle ultime esibizioni pubbliche

lunedì 6 dicembre 2021 9.08
A cura di Stefania De Toma
Oggi è morto un grande e amato artista italiano e lo ricordiamo qui per il grande amore che aveva per la nostra città.

Mi bastò nominare a Tony Santagata Trani come la mia città d'origine , perché lui dal cellulare mi mostrasse- con gli occhi brillanti più del solito - una foto che la adorata moglie Vanna aveva scattato con lo sfondo del porto e della cattedrale durante una passeggiata nella città , e che lui aveva scelto come immagine per la copertina di un CD e la locandina di un tour.

"E mi piacerebbe tanto venire a cantare lì magari proprio sulla piazza affacciata sul porto" , mi aveva detto.

Vi appare sorridente, come sempre, come è apparso su una diretta facebook di quelle che aveva preso a condividere dal tempo del lockdown solo a fine novembre. Un sorriso che si era velato però del dolore più grande - suo figlio era venuto a mancare poco più di un anno fa- ma nonostante il quale non aveva interrotto i rapporti con tanti fans che da decenni lo seguivano da tutto il mondo, quasi una forma di amore, rispetto, condivisione seppur attraverso il web.

In queste ore infatti non solo le testate nazionali stanno ricordando Tony Santagata ma la notizia sta attraversando gli oceani.

Sì, perché tra tante parole Tony Santagata di meriti ne ha raccolti tanti, e non è un titolo da elogio funebre quello di "ambasciatore dell'Italia nel mondo, ma ha anche dimostrato che l'identità regionale è una espressione di italianità ancora più emozionalmente efficace.

Il nome della Puglia l'ha associato a canzoni che sapevano di gioia, allegria, ironia intelligente e brillante (Enzo Tortora negli anni settanta gli consegnò anche un premio come cabarettista) .

Interprete di successi che sanno cantare in Puglia e in tutta Italia, Santagata - che scelse come nome d'arte quello della sua città di origine - era anche autore dei testi delle sue canzoni; ma nel corso della sua carriera ha scritto sei opere musicali moderne.

La più nota è "Padre Pio Santo della speranza", eseguita in Vaticano presso l'Aula Paolo VI la sera della canonizzazione del Santo. La canzone finale, "Padre Pio ho bisogno di te", è diventata la preghiera ufficiale dei fedeli del santo.

È stato inoltre tra i fondatori della Nazionale Artisti, della quale è stato a lungo capocannoniere, ma a calcio ha continuato a giocare sempre, dimostrando un'energia che voleva vincere l'incedere degli anni.

Il cuore gli ha tirato un brutto scherzo, così, d'improvviso. Ma il suo inno "squadra grande squadra mia" continuerà a risuonare negli stadi, anche se ora si gioca non solo di domenica. E canzoni come "Quant'è bello lu primm'ammore" e "Vorrei coprir la tua bocca " nella memoria di tanti italiani.

Ho sperimentato sulla mia pelle quanto fosse facile amare Tony Santagata.

Nel 2019 accettò di venire - a titolo completamente gratuito - a accompagnare a Zurigo una delegazione di undici sindaci di altrettanti comuni dei monti Dauni per presentarne le eccellenze e un itinerario turistico in occasione della festa del 2 giugno, organizzata con il consolato italiano.

Sia l'incontro coi numerosi giornalisti elvetici che , il giorno seguente, la vera e propria festa, culminarono con lui che dirigeva i presenti a intonare Fratelli d'Italia ma anche brani delle sue canzoni, sciogliendo convenzioni e protocolli, insieme anche a un festante presidente Emiliano che volò a Zurigo per l'occasione: perche lui era così, autentico , coinvolgente, trascinante con semplicità e la potenza di un cuore grande dal quale non si poteva che restare rapiti .

Il suo funerale sarà celebrato martedì a Roma nella chiesa degli artisti a piazza del popolo, alle 15.00.
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