Monastero di Colonna, museo pronto e vuoto

Oltre 2 milioni di euro investiti, ma le opere sono nei depositi della soprintendenza

domenica 6 dicembre 2015 7.22
I lavori al monastero di Colonna, finalizzati a trasformarlo in museo archeologico, sono ufficialmente conclusi. L'approvazione dello stato finale dei lavori è arrivata già da qualche settimana. Quindi il complesso monumentale è, in linea teorica, pronto all'inaugurazione. Quello che manca sono i contenuti.

Il progetto è quello di sistemare al suo interno i reperti individuati tra il 1968 e il 1984 proprio nella zona di Colonna, a testimonianza di una presenza ininterrotta di insediamenti a partire dall'età del Bronzo e fino all'VIII secolo avanti Cristo. Quei reperti però non sono ora nella disponibilità del Comune, ma nei depositi della Soprintendenza ai Beni archeologici con la quale il Comune sta cercando di stabilire modi e tempi del trasferimento.

«Già da diversi mesi abbiamo avviato con la Soprintendenza un dialogo per il trasferimento di una serie di reperti nel monastero, dove sono state persino allestite le teche», spiegava il sindaco Amedeo Bottaro, circa un mese fa, «ma non è l'unica questione da risolvere, dal momento che bisogna anche definire la gestione della struttura. Ma su questo aspetto non è escluso che si possa attingere a finanziamenti pubblici».

Insomma, per qualche tempo il monastero rimarrà, inevitabilmente, una scatola vuota dopo interventi di ristrutturazione ed adeguamento costati oltre 2 milioni di euro, realizzati dall'Ati Garibaldi-De Magis di Bari. L'Ati si aggiudicò definitivamente l'appalto nel settembre 2012, dopo una serie di contenziosi amministrativi instaurati da una delle aziende che avevano partecipato alla gara. Ma i lavori sono stati finanziati nell'ambito del programma Vision 2020, progetto "Water front" per complessivi 3,8 milioni di euro, già nel 2010, quando era sindaco Giuseppe Tarantini.