Rigenerazione urbana: semaforo verde

Approvato in consiglio il documento programmatico preliminare. Tre i progetti previsti per la città di Trani: Alberolongo, Petronelli e centro storico

giovedì 30 giugno 2011
A cura di Biagio Fanelli
Tutto in una notte. Dopo il bilancio, il Consiglio comunale ha approvato all'unanimità dei presenti (30) il documento programmatico per la rigenerazione urbana. Come già scritto nelle settimane scorse, i programmi integrati di rigenerazione urbana nascono con la legge regionale numero 21 del 29 luglio del 2009 che prevede interventi atti a favorire la rigenerazione urbana di città e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali ed intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio economiche, ambientali e culturali ed attraverso interventi elaborati col coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati. In sostanza, i Comuni, attraverso la concertazione pubblica, definiscono gli ambiti territoriali e le modalità progettuali predisponendo poi un documento programmatico preliminare (Dpp) per la rigenerazione urbana delle aree prescelte che è stato approvato in nottata dal Consiglio comunale.

I tre ambiti territoriali scelti per Trani sono il quartiere Alberolongo, il centro storico (i due estremi) ed il quartiere Patronelli (da via Andria a via Papa Giovanni). Nel quartiere Alberolongo, attraverso programmi integrati di rigenerazione urbana, si vorrebbero reperire i fondi per realizzare il sottopasso ferroviario, per completare il rustico di via Di Vittorio destinato in passato ad asilo nido e per effettuare dei lavori di ammodernamento dello stadio comunale così come prevedeva il faraonico progetto di Renzo Piano. Nel quartiere Petronelli si pensa di coinvolgere lo Iacp e di procedere alla demolizione delle case popolari fatiscenti per realizzare delle nuove palazzine ad edilizia agevolata. Fra i progetti per la zona, si vorrebbe far rientrare anche la realizzazione del sottopasso carrabile in via Andria dove ora sorge il muro del pianto. Nel centro storico, si ipotizzano due fronti differenti d'intervento. Uno nella zona del Castello svevo (collegato al progetto della realizzazione della cittadella giudiziaria nell'area della ex Angelini) e l'altro in piazza Plebiscito (con il sogno sempre attuale del centro congressi-teatro nella sede dell'Amet).