Riserbato-Operamolla un anno dopo
Il sindaco: «Stiamo profondendo il massimo sforzo per Trani. I cittadini abbiano fiducia». Il suo ex sfidante: «La sua rivoluzione è così silenziosa che non si sente»
martedì 21 maggio 2013
12.28
Un anno fa, dopo aver vinto il ballottaggio con Ugo Operamolla, Gigi Riserbato veniva eletto sindaco di Trani. Dodici mesi dopo, vincitore e vinto, si raccontano al nostro portale. Modi differenti per fissare stati d'animo e giudizi. «Non rimpiango di non aver vinto le elezioni» dice Ugo Operamolla. Eppure all'impresa ci era andato vicino. Riserbato riuscì ad avere la meglio al secondo turno per soli 400 voti. «Il ballottaggio – spiega Operamolla – fu irrilevante. Al primo turno si era già formata una maggioranza irreversibile». Tutta colpa della frattura del centrosinistra? Operamolla non risponde e, al cronista che gli chiede come mai nulla sia stato fatto in questo anno per ritrovare unità, replica da par suo: «Ma a voi risulta che il gruppo di Ferrante faccia parte del centrosinistra? Io non lo so ancora».
A palazzo di città, intanto, Riserbato continua a lavorare sodo fra mille difficoltà. Nella sua stanza arrivano due piante per celebrare l'anniversario: «Non è stato un anno facile ma non mi abbatto. Non nascondo che mi aspettavo ben altri risultati e soprattutto una macchina amministrativa più collaborativa. La rivoluzione silenziosa va avanti, stiamo facendo una grande opera di pulizia, ai cittadini dico di aver fiducia e pazienza perché i risultati non tarderanno ad arrivare». Operamolla non è dello stesso avviso: «La sua rivoluzione è così silenziosa che non si sente. Impossibile giudicare un anno di amministrazione perché non c'è stata amministrazione».
Riserbato non la pensa affatto così: «Sto dedicando al mio ruolo impegno e sacrificio costante, quotidiano. Abbiamo messo ordine ai bilanci pregressi, stiamo procedendo al piano assunzioni che ci permetterà, dopo la fase di resettaggio, di avere ripartizioni efficienti e funzionanti. E qualche piccolo risultato, in questo anno, credo di averlo comunque raggiunto. Penso al porto completamente pedonale e sgombro di auto o alla definizione dei rapporti con le cooperative sociali. I problemi sono tanti ma i risultati verranno raggiunti».
A palazzo di città, intanto, Riserbato continua a lavorare sodo fra mille difficoltà. Nella sua stanza arrivano due piante per celebrare l'anniversario: «Non è stato un anno facile ma non mi abbatto. Non nascondo che mi aspettavo ben altri risultati e soprattutto una macchina amministrativa più collaborativa. La rivoluzione silenziosa va avanti, stiamo facendo una grande opera di pulizia, ai cittadini dico di aver fiducia e pazienza perché i risultati non tarderanno ad arrivare». Operamolla non è dello stesso avviso: «La sua rivoluzione è così silenziosa che non si sente. Impossibile giudicare un anno di amministrazione perché non c'è stata amministrazione».
Riserbato non la pensa affatto così: «Sto dedicando al mio ruolo impegno e sacrificio costante, quotidiano. Abbiamo messo ordine ai bilanci pregressi, stiamo procedendo al piano assunzioni che ci permetterà, dopo la fase di resettaggio, di avere ripartizioni efficienti e funzionanti. E qualche piccolo risultato, in questo anno, credo di averlo comunque raggiunto. Penso al porto completamente pedonale e sgombro di auto o alla definizione dei rapporti con le cooperative sociali. I problemi sono tanti ma i risultati verranno raggiunti».