Roux, la nuova sfida culinaria dello chef tranese Dino Perrone a Milano

Il ristorante recensito dal prestigioso sito Scattidigusto.it

martedì 31 luglio 2018 10.13
Roux è il nuovo ristorante di Milano e lo chef tranese Dino Perrone è tra i protagonisti di questa nuova sfida. Il locale, inaugurato da poche settimane in zona Porta Romana, è stato subito notato e recensito da una delle più note testate giornalistiche online nel campo enogastronomico, www.scattidigusto.it.

«Roux - dicono - è la base di numerose preparazioni culinarie, serve a legare creme e salse. Roux è il luogo in cui desideriamo creare una sinergia tra i nostri ingredienti migliori: la tradizione della cucina italiana, il rispetto delle materie prime, l'accurata selezione dei fornitori, il senso dell'innovazione e le esigenze della cucina contemporanea. Roux è il ristorante nel quale potrete combinare il piacere di un veloce aperitivo con la calma di un pranzo o di una cena. Roux in francese indica il colore rosso, identificativo del sestiere di Porta Romana, la zona di Milano in cui prende forma questo progetto. Roux è il nostro punto di partenza, condividerlo con voi è il nostro punto di arrivo».



Ecco come ne parla invece Scattidigusto.it: «Una quarantina di posti, divisi fra la zona bar, la sala e la corrispondente saletta soppalcata. Ambiente curato, intimo ed elegante, sui toni del grigio e del rosso». Ed ancora: «Roux è lo chef Dino Perrone, pugliese di Trani, esperienze pugliesi e milanesi e un po' in giro. Lo affianca (anche) in sala Fabrizia Marra, che ha lasciato la professione di avvocato per questa avventura. Passione, anche qui, a cambiarti la vita. Passione – e idee. Alla festa di apertura, fra i vari assaggi, che ovviamente non fanno testo per quello che riguarda il menu, c'era un'idea molto molto carina: dei tubetti – tipo quelli delle tempere, o della maionese se preferite – pieni di creme ideate realizzate e intubettate da loro, ai peperoni, alle acciughe, alla senape, ricotta e limone, che potevano essere spremute sul pane, o addirittura, come hanno fatto alcuni, di cui non farò il nome (io), direttamente in bocca. Un'idea divertente, che spero proprio vogliano portare avanti nel menu del locale. Li ho visti nicchiare un po', pensando a possibili creme per il dolce: secondo me, si potrebbero fare creme da abbinare ai piatti lungo tutto il pasto».

Sul menù, invece, il commento più critico ma pur sempre positivo: «Una carta non eccessiva, anche come numero di proposte, scelte tranquille, con qualche concessione ai gusti correnti (può un ristorante non avere menu una voce "tartare"?), e un approccio innovativo quel tanto che basta». Per i dolci, molto apprezzato il tiramisù rivisitato sempre in chiave originale».

Dino non poteva che desiderare un inizio migliore!