Tommaso Laurora (Pd): «La salute dei tranesi va tutelata»

Duro attacco a vertici Asl Bt e politica locale

mercoledì 12 marzo 2014 7.44
Questa volta ci va giù pesante Tommaso Laurora, consigliere comunale del Partito Democratico, nell'attaccare la direzione della Asl Bt e chi sul territorio si batte più per i propri interessi che per tutelare la salute dei cittadini.

«Anche se a malincuore sono costretto a tornare a parlare del nostro già maltrattato ospedale – scrive Laurora - e dei continui soprusi che i cittadini Tranesi continuano a subire a causa di una Direzione Generale che ha a cuore più i numeri che la salute dei cittadini con la complicità di una classe politica collusa e impotente dinanzi a realtà politiche aimè molto più organizzate e che lottano per gli interessi dei propri cittadini e non per fini personali».

«Apprendiamo - si legge ancora nella nota del consigliere comunale - che dalla Direzione Generale dell'Asl è stato disposto, vista la necessità e l'impellenza di alcuni lavori che comportano l'impossibilità di utilizzazione della Sala Operatoria di Bisceglie , il trasferimento temporaneo dei Reparti di Chirurgia Generale e di Ortopedia dal Presidio Ospedaliero di Bisceglie a quello di Trani. Nella disposizione è precisato che a Trani complessivamente fra la Chirurgia Generale e l'Ortopedia saranno attivati complessivamente 18 posti letto mentre a Bisceglie contemporaneamente, pur non essendoci la sala operatoria attiva, saranno conservati ben 20 posti letto complessivi fra la Chirurgia Generale e l'Ortopedia.Tra l'altro è stato disposto che a Trani vengano effettuati solo interventi chirurgici d'elezione, cioè quelli meno gravi, perché i più gravi dovrebbero essere dirottati su Barletta ed Andria.
Si vuole capire qual è il razionale di questa disposizione, e precisamente :
1) perché a Bisceglie vengono conservati ben 20 posti-letto, senza un'attività in sala operatoria, ed a Trani vengono attivati solo 18 posti-letto?
2) perché a Trani non possono essere effettuati gli interventi chirurgici d'urgenza definiti "gravi", visto che a Trani ancora è attiva l'Unità Operativa Complessa di Rianimazione?».

«Si andrebbe in questo modo - conclude Laurora - ad ingorgare ulteriormente l'attività chirurgica di Barletta e di Andria, a discapito della salute di tutti i concittadini, che già si vedono penalizzati per gli scarsi posti letto disponibili quando invece a Trani si può effettuare qualunque tipo di intervento chirurgico in urgenza, essendo ancora attiva la sala di rianimazione, a cui paradossalmente afferiscono anche pazienti operati a Barletta ed a Trani».