Chiaro e Tondo

E' la comunicazione, bellezza (parte prima)

Chiaro e Tondo 8

Mi chiedo quando arriverà il giorno in cui le varie amministrazioni comunali, come quella di Trani, ad esempio, capiranno che il 70% della riuscita del proprio operato risiede in un rapporto diretto coi cittadini, a cominciare da un ottimo funzionamento della sfera della comunicazione, sia nelle informazioni di pubblica utilità, sia nel rapporto coi mass media, sia nell'esistenza di una vera e propria strategia in merito.

Nel primo caso, tanto per fare un esempio, l'attuale amministrazione non riuscirebbe, a quanto ci segnalano alcuni tranesi, a fornire ai cittadini dati e indicazioni su elementi di prassi, come il rinnovo dei dati sul pagamento ICI per i terreni. Un lettore mi comunica che era stato fissato come termine il 18 ottobre in merito, ma ad oggi, non è stato indicato alcunchè.

Nel secondo caso il rapporto coi media è reso difficile dall'inesistenza di un vero ufficio stampa. Ora, coi problemi economici, sarebbe difficile che venga messo in piedi in questo periodo, ma tant'è... Altri Comuni come quello di Andria, posseggono un ufficio stampa in cui lavora non un unico giornalista "portatile", ma uno staff di giornalisti e collaboratori capeggiato da Vincenzo Rutigliano, corrispondente del Sole 24 ore. Per non paralare della mancanza della diretta televisiva del Consiglio Comunale.Gli addetti ai lavori come il sottoscritto si accontentano pure della diretta radio, ma voglio farmi portavoce nei confronti del Sindaco Tarantini e del Presidente del Consiglio di Marzio, delle molte persone, compresi loro elettori, che gradirebbero il passaggio tv e mugugnano per tale mancanza.

Parlando in generale, si nota come esista uno scollamento tra il periodo successivo alle elezioni, in cui chi vince, di solito gode di grande favore anche d'opinione, poichè c'è stato il supporto massiccio sul piano mediatico e la presenza fisica del politico nei luoghi d'incontro, in quelli di lavoro e a contatto con le varie categorie e, di contro, il grande odio o la grande indifferenza che subentra dopo, quando la sfera comunicativa ed il contatto vengono tralasciati e prendono piede, come voce, solo gli oppositori, solo chi per vari motivi disprezza quel governo.

La massa che aveva votato a favore sparisce, anche a fronte degli effettivi errori compiuti e non esiste più: perchè chi ha votato quel certo governo, dovrebbe pur abbozzare una difesa, far senire una voce, fare "una mossa", come si dice da queste parti Invece nulla: chi vince, dopo sei sette mesi, resta solo coi suoi eventuali errori, con i suoi cattivi alleati e via dicendo, e di tutta quella schiera conquistata in campagna elettorale non resta che qualche timida voce isolata.

E' un fenomeno su cui riflettere e credo che sia figlio, appunto, oltre che di errori oggettivi, anche di mancanza di volontà di ricercare quel contatto tanto praticato solo ed esclusivamente, ahimè, in campagna elettorale. E non basta certo qualche intervista "a lume di...telecamera (compiacente) per rimediare.
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