Parcometri
Parcometri
Mazza e panella

Fra pompa e ribasso mi faccio il parcometro

Mazza e Panella di Giovanni Ronco

Sembra che per l'installazione ufficiale dei 20 parcometri di Trani la CNN abbia intenzione di fare una diretta. Pare ci sia una trattativa in corso col Comune di Trani che nel frattempo, ieri, ha fatto sapere con tanto di foto e con articoli a seguito della stampa locale (i colleghi fanno il loro lavoro ma l'amministrazione non può utilizzare la modalità "pompa magna" anche per un chiodino piantato o installato) che sono stati posti, nel frattempo, i plinti, o gli ancoraggi, o le basi in metallo, per farla breve, dei parcometri futuri.

Come in una prolungata moviola, in cui i tempi si dilatano all'inverosimile ed ogni piccola azione viene amplificata oltre ogni ragionevolezza, si snodano questi ultimi mesi di governo d'una amministrazione come quella tranese che può permettersi di tutto. Compresa 'sta roba dei parcometri, a fronte d'una opposizione che salvo rarissime eccezioni, non reagisce né alla pompa, né alla grancassa, né riporta ai grandi problemi della città, alle mancate programmazioni a lungo termine, alle politiche dei parcheggi, ambientali, culturali, sportive. Tanta pompa, per tante piccole tessere d'un mosaico che viene esaltato in ognuna di quelle piccole tessere che si riescono ad appiccicare con la "sputazza" della propaganda facile per popolo bue e per le "leccate" di una varia schiatta di cortigiani cui è stata promessa una candidatura o ricandidatura o futuro assessorato.

I parcometri con un ribasso dell'88 per cento mettono sinceramente i brividi, facendo una semplice valutazione di mercato. Che la faccia un profano, un bambino o un esperto del settore, un ribasso del genere porta come minimo inquietudine. Ma non è che sotto il buco con l'ancoraggio c'è il kit con le istruzioni, tipo sorpresa nell'uovo Kinder, perché i cittadini si adoperino nel montaggio degli stessi?

Basti pensare, e qui vi prego di non abbandonarvi ad un disperato onanismo mentale, - è giusto un dato - che, tanto per fare un esempio, costa più un singolo ufficio di Amet composto da un paio di elementi pagati 2500 al mese ( azz...) che venti parcometri.

E dovevamo aspettare tutti questi anni per assistere a questo maxi investimento? Al di là della pompa magna agostana, questo è l'ennesimo enigma della Sfinge Bottariana che vorremmo risolvere.

Se qualche cortigiano di passaggio, sia dell'attuale maggioranza, sia in discesa da qualche taxi del centro destra può spiegarci qualcosa, dopo le esultanze, saremmo grati. Anche gli ignari cittadini
© 2001-2024 TraniViva è un portale gestito da InnovaNews srl. Partita iva 08059640725. Testata giornalistica telematica registrata presso il Tribunale di Trani. Tutti i diritti riservati.
TraniViva funziona grazie ai messaggi pubblicitari che stai bloccandoPer mantenere questo sito gratuito ti chiediamo disattivare il tuo AdBlock. Grazie.