Mazza e panella

Il ballo della manita intorno a Nic Amoruso

Vi sveliamo un nuovo assessore e il mistero del parco di via Polonia

Tentativo di "contro blitz" nei giorni scorsi all'interno del Partito Democratico: un gruppo di cinque consiglieri aveva scritto un comunicato in cui si opponeva al ritiro delle dimissioni del segretario Amoruso, già preannunciate 24 ore prima del ritiro. Volevano, per intenderci, che Amoruso se ne andasse per davvero. I cinque avrebbero voluto che NA tornasse ancora sulla prima posizione ed erano in effetti determinati ad andare fino in fondo in quanto si ritenevano (perché in 5) il gruppo di maggioranza, "di maggior peso", del partito di maggioranza. Un tentativo andato male in quanto il capogruppo Mimmo De Laurentis, nei panni dell'ispettore Gadget con tanto di valigetta, ha sventato il colpo dei cinque moschettieri, opponendosi e convincendo quasi tutti (tranne uno) che sarebbe stata una mossa suicida e definitiva nello sprofondo del ridicolo, su di un piano già pericolosamente inclinato verso il grottesco più nero. E così, uno alla volta i magnifici 5 si sono fatti indietro a gruppi di due ed hanno deposto l'ascia del contro blitz. Attendiamo le prossime puntatone della serie "Top Dem, i fuoriclasse della politica". Ma se fosse poi uscito per davvero questo comunicato, mi chiedo, stando all'ultima riunione in cui si è stabilito di espellere tutti quelli che avrebbero intralciato il cammino del partito, discostandosi dalla linea dettata dal "riabilitato" segretario, questi magnifici 5 sarebbero stati effettivamente mandati via? 5 in un colpo solo alla prima botta, a 48 ore dalla riunione di "riconciliazione" e riabilitazione di Nicolino Amoruso? Roba che nemmeno gli autori di "Un posto al sole" (ogni riferimento è puramente casuale) avrebbero potuto congegnare.

Sul fronte assessori avevo promesso il cognome di un possibile nuovo elemento che alla fine del mese potrebbe entrare nella Giunta Bottariana: come già spiegato nel numero scorso, il nome sarebbe quello d'una donna, Carmen Di Gifico, che potrebbe ampliare la rosa dopo il probabile azzeramento. Altra quota rosa, altro giro, probabilmente alla Cultura.

Che ci faceva Don Pasquale De Toma, consigliere forzista tranese, in prima fila da Salvini, in un incontro ufficiale? Ci sentiamo di tranquillizzare tutti quelli che temevano un "trasloco" del nostro don in un partito a forte impianto populista e di pancia popolare. Don Pasquale resta la quintessenza della demo cristianità residua tranese e crediamo che sia presente a questi incontri di richiamo per marcare il territorio istituzionale del partito. Mi spiego: nella piccola faida in atto in quel partito Don P. vuole dimostrare che lui è il rappresentante istituzionale della compagine e lascia agli altri la politica da Facebook e da social (tema che abbiamo già ampiamente trattato nelle "Pagelle" precedentemente); lui fa politica nei luoghi deputati e incontra i leader, agli altri lascia il resto (sembra proprio che il messaggio che voglia lanciare sia questo).

Perché il parco di via Polonia non è stato ancora ufficialmente inaugurato? Sembra che alla base del rinvio ci sia un motivo legato alla sicurezza: adiacente il parco c'è un garage con un muretto "delimitante" la rampa dello stesso, troppo basso e quindi sarebbe necessario soprelevarlo o applicare un'ulteriore protezione, tipo retina, in quanto sarebbe pericoloso per i bambini che facilmente potrebbero sporgersi da questo muretto.
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