Parcometro
Parcometro
Mazza e panella

Ormai è psicosi da parcometro

Mazza e pagella di Giovanni Ronco

Chi ce lo doveva dire? Da città, unica sulle cartine geografiche, senza parcometri, a comunità cittadina che mette in scena, riguardo al suddetto elemento, una pantomima che oscilla tra la psicosi ed il grottesco.

C'è chi utilizza la banale istituzione per farne un vanto di progresso, civiltà, obiettivo politico amministrativo centrato, dopo tanti anni (mah!). C'è chi li utilizza come arma di distrazione di massa per distogliere il popolo bue dal fatto di aver accaparrato poltrone sul CdA di Amet, dopo aver spregiurato che mai ci sarebbero state richieste in tal senso. C'è chi pur di piacere ad Amedeo e far risaltare la sua svolta amministrativa da ultimo anno di governo integrato alla camagna elettorale, si fa fotografare, ai limiti della pornografia surreale brassiana (mi scuso col maestro) abbracciato ad un parcometro, pronto per un amplesso metaforico che smaterializzando l'innocente strumento, lo trasforma in Amedeo stesso. Tra neo omossessualità e pornografia domestica, anzi stradale, pronti per il nuovo ciak di Alex Magni? "Storia di un parcometro sfondato".

Certo che questo strumento ai limiti dell'erotico, è stato capace di destabilizzare l'equilibrio amministrativo del sindaco (ora spero che l'ordine degli avvocati non mi mandi una sommessa nota di biasimo in quanto sto puntando un loro componente, il sindaco per l'appunto). Ma ricordate quando, nemmeno due anni fa, Amedeo andò a Telesveva dicendo che "l'Amet non potrebbe assumere la gestione dei parcometri perché li strapagherebbe?".

Ora invece, abbiamo visto come siano stati noleggiati in seno ad Amet (mi ricorda il decoder di Sky quando mi abbonai per vedere la Juve...in comodato d'uso) a prezzo stracciato, stracciatissimo.

Già me lo vedo, Amedeo, anzi me lo immagino con le sue frasi a scatti coordinati con gli scatti della sua testa quando è sicuro del fatto suo (è un suo atteggiamento). Già me lo immagino, come fosse su di un'emittente privata napoletana, intento a convincerci della bontà dei parcometri da poco spacchettati. " Accattatev o parcometro!"

Nell'eccitazione generale si sono dimenticati nel frattempo di riportare proprio in piazza Plebiscito, sede di Amet, la segnaletica orizzontale associabile al parcheggio con parcometro. Senza di quella lì il solitario e triste parcometro (senza manco un consigliere o un seguace del sindaco a farsi una foto con lui ), non serve a nulla. La sosta non si paga...
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