Scuola e Lavoro
Referendum termovalorizzatore, Amet chiede «un’informazione corretta e oggettiva»
Intervento del presidente Alfonso Mangione
Trani - giovedì 12 maggio 2005
«Rispettiamo la decisione del Consiglio comunale, ma restiamo profondamente convinti che la realizzazione dell'impianto sia una grande opportunità per la nostra città, sia in termini economici che di sana e razionale gestione dello smaltimento dei rifiuti». E' il commento di Alfonso Mangione, presidente di Amet, sull'ammissione, da parte della massima assise cittadina, del quesito referendario sul termovalorizzatore, la cui realizzazione sarà curata da un'Associazione temporanea di imprese costituita dalla stessa Amet e dalla società Noy Vallesina di Dalmine (Bg).Saranno i cittadini a decidere se Trani, in futuro, dovrà smaltire i rifiuti della città e quelli provenienti dagli altri Comuni del bacino attraverso il termovalorizzatore oppure nell'attuale discarica comunale. «Noi su questo tema abbiamo condotto uno studio approfondito – aggiunge Mangione – e siamo certi che le discariche non siano la soluzione ideale e comunque non quella definitiva. Piuttosto un impianto di termovalorizzazione permette la soluzione del problema una volta per tutte e al tempo stesso ci consente di recuperare energia che viene attualmente prodotta attraverso il petrolio e i combustibili fossili, non certamente una fonte pulita e rinnovabile. Per arrivare a questo obiettivo chiaramente ci siamo posti l'obiettivo di scegliere un partner adeguato e abbiamo individuato un'azienda che attualmente è quella che assicura il minimo impatto ambientale possibile, con un impianto che produce emissioni decisamente al di sotto dei limiti previsti dalla legge. Questa è una garanzia per i cittadini di Trani, la stessa garanzia che la discarica, inevitabilmente, non potrà mai offrire. Ad ogni modo riteniamo sia giusto che i tranesi abbiamo la possibilità di esprimersi al riguardo, ma chiediamo soltanto che venga fornita loro un'informazione corretta e oggettiva, anche attraverso il comitato tecnico-scientifico costituito dal sindaco, che è un organo voluto dall'amministrazione non solo per vigilare sul funzionamento dell'impianto, ma soprattutto per verificare la qualità del progetto».