Politica
Termovalorizzatore e Agricoltura
Una nota del segretario politico dei Verdi Massimo Caruso
Trani - giovedì 19 maggio 2005
Pubblichiamo una nota del segretario politico dei Verdi Massimo Caruso: "La Legge Regionale n. 11 del 12.04.2001, come affermato nell'art. 1, disciplina le procedure di Valutazione di impatto ambientale (V.I.A.), attuando la direttiva 85/337/CEE, come modificata dalla direttiva 97/11/CE, ed il Decreto del Presidente della Repubblica 12.04.1996, modificato dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3.09.1999.
Il comma 2 del suddetto articolo indica quali sono le finalità della Legge: "…..assicurare che nei processi decisionali relativi a piani, programmi di intervento e progetti di opere o di interventi, di iniziativa pubblica o privata, siano perseguiti la protezione ed il miglioramento della qualità della vita umana, il mantenimento delle capacità riproduttiva degli ecosistemi e delle risorse, la salvaguardia della molteplicità delle specie, l'impiego di risorse rinnovabili, l'uso razionale delle risorse."
La procedura di V.I.A. inoltre garantisce l'informazione, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, la semplificazione delle procedure e la trasparenza delle decisioni. In sostanza, scopo della legge è quella di informare e rendere partecipi i cittadini in relazione ai progetti ed agli interventi che i soggetti pubblici o privati vogliono realizzare nel proprio territorio, che potrebbero modificare le loro condizioni di vita in tutte le sue espressioni, comprese quelle dello sviluppo economico.
La localizzazione nella nostra città di un inceneritore, dovrebbe richiedere, come più volte sollecitata, la massima informazione dei cittadini sui termini dell'iniziativa e la massiccia partecipazione degli stessi al procedimento decisionale posto in essere dall'amministrazione. Illuminanti a tal proposito le dichiarazioni pubbliche rilasciate dall'ex assessore regionale all'agricoltura al quale, proprio per il ruolo istituzionale ricoperto, non può perdonarsi l'essersi addentrato con estrema superficialità ed evidentissima disinformazione in una questione, maledettamente seria per la città, che richiede invece argomentazioni competenti e specifiche (paradossali e indegne di qualsiasi commento le dichiarazioni che hanno accostato coloro che non vogliono gli inceneritori alle c.d. "ecomafie" o che affermano che la presenza dell'inceneritore fa aumentare la raccolta differenziata!!!!).
Invece, bisognerebbe chiedere all'illustre ex assessore, che essendosi occupato dell'agricoltura regionale dovrebbe avere cognizioni specifiche in materia, se corrisponde al vero o meno, come viene spiegato da coloro che si occupano professionalmente della gestione dei rifiuti e dell'incenerimento degli stessi, il fatto che le grandi catene di distribuzione di prodotti alimentari agricoli ed i paesi esteri che importano i prodotti italiani, snobbano i prodotti provenienti da territori che ospitano un inceneritore. Tale domanda è tanto più legittima poiché la campagna del nostro territorio produce prodotti che sono un vanto dell'agricoltura italiana e mondiale, conosciuti soprattutto all'estero per la loro genuinità e la unicità del sapore. Poiché noi vogliamo preservare questa nostra ricchezza, vogliamo preservare le nostre campagne e vogliamo preservare la nostra agricoltura, senza spirito di polemica, vorremmo che veramente ci fosse data una risposta.
L'interrogativo viene inoltre e soprattutto rivolto all'assessore comunale al quale è stata conferita la delega all'agricoltura. Prima di dare avvio al procedimento di insediamento dell'inceneritore e di individuazione dell'area dove localizzarlo, è stata consultata, quanto meno la categoria degli agricoltori? L'amministrazione ha effettuato un'indagine conoscitiva o delle ricerche di mercato per avere cognizione delle eventuali conseguenze che possono investire il settore agricolo cittadino a causa della presenza dell'inceneritore nelle nostre campagne?
In sostanza, si vuole sapere se qualcuno, prima di mettere in moto questo enorme e mostruoso meccanismo si sia preoccupato, non per curiosità personale ma perché aveva il dovere di farlo, di capire l'incidenza di un fatto rilevante quale la presenza dell'inceneritore nelle nostre campagne, sul mercato agricolo dei nostri prodotti (olio, vino, uva, moscato etc. etc.).Massimo Caruso
Il segretario politico dei Verdi
Il comma 2 del suddetto articolo indica quali sono le finalità della Legge: "…..assicurare che nei processi decisionali relativi a piani, programmi di intervento e progetti di opere o di interventi, di iniziativa pubblica o privata, siano perseguiti la protezione ed il miglioramento della qualità della vita umana, il mantenimento delle capacità riproduttiva degli ecosistemi e delle risorse, la salvaguardia della molteplicità delle specie, l'impiego di risorse rinnovabili, l'uso razionale delle risorse."
La procedura di V.I.A. inoltre garantisce l'informazione, la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, la semplificazione delle procedure e la trasparenza delle decisioni. In sostanza, scopo della legge è quella di informare e rendere partecipi i cittadini in relazione ai progetti ed agli interventi che i soggetti pubblici o privati vogliono realizzare nel proprio territorio, che potrebbero modificare le loro condizioni di vita in tutte le sue espressioni, comprese quelle dello sviluppo economico.
La localizzazione nella nostra città di un inceneritore, dovrebbe richiedere, come più volte sollecitata, la massima informazione dei cittadini sui termini dell'iniziativa e la massiccia partecipazione degli stessi al procedimento decisionale posto in essere dall'amministrazione. Illuminanti a tal proposito le dichiarazioni pubbliche rilasciate dall'ex assessore regionale all'agricoltura al quale, proprio per il ruolo istituzionale ricoperto, non può perdonarsi l'essersi addentrato con estrema superficialità ed evidentissima disinformazione in una questione, maledettamente seria per la città, che richiede invece argomentazioni competenti e specifiche (paradossali e indegne di qualsiasi commento le dichiarazioni che hanno accostato coloro che non vogliono gli inceneritori alle c.d. "ecomafie" o che affermano che la presenza dell'inceneritore fa aumentare la raccolta differenziata!!!!).
Invece, bisognerebbe chiedere all'illustre ex assessore, che essendosi occupato dell'agricoltura regionale dovrebbe avere cognizioni specifiche in materia, se corrisponde al vero o meno, come viene spiegato da coloro che si occupano professionalmente della gestione dei rifiuti e dell'incenerimento degli stessi, il fatto che le grandi catene di distribuzione di prodotti alimentari agricoli ed i paesi esteri che importano i prodotti italiani, snobbano i prodotti provenienti da territori che ospitano un inceneritore. Tale domanda è tanto più legittima poiché la campagna del nostro territorio produce prodotti che sono un vanto dell'agricoltura italiana e mondiale, conosciuti soprattutto all'estero per la loro genuinità e la unicità del sapore. Poiché noi vogliamo preservare questa nostra ricchezza, vogliamo preservare le nostre campagne e vogliamo preservare la nostra agricoltura, senza spirito di polemica, vorremmo che veramente ci fosse data una risposta.
L'interrogativo viene inoltre e soprattutto rivolto all'assessore comunale al quale è stata conferita la delega all'agricoltura. Prima di dare avvio al procedimento di insediamento dell'inceneritore e di individuazione dell'area dove localizzarlo, è stata consultata, quanto meno la categoria degli agricoltori? L'amministrazione ha effettuato un'indagine conoscitiva o delle ricerche di mercato per avere cognizione delle eventuali conseguenze che possono investire il settore agricolo cittadino a causa della presenza dell'inceneritore nelle nostre campagne?
In sostanza, si vuole sapere se qualcuno, prima di mettere in moto questo enorme e mostruoso meccanismo si sia preoccupato, non per curiosità personale ma perché aveva il dovere di farlo, di capire l'incidenza di un fatto rilevante quale la presenza dell'inceneritore nelle nostre campagne, sul mercato agricolo dei nostri prodotti (olio, vino, uva, moscato etc. etc.).Massimo Caruso
Il segretario politico dei Verdi