Monitor
Un anno scolastico se ne va (tra altri mille rimpianti)
L'editoriale di Giovanni Ronco
martedì 16 maggio 2006
È personale intenzione dell'autore di questa rubrica, quella di cominciare a trattare argomenti che riguardano la scuola, da un punto di vista particolarmente vicino. Prossimamente pubblicheremo una serie di articoli specifici per quel che sarà la situazione del mondo scolastico, in vista dell'istituzione della nuova provincia BAT, con nessi e connessi, particolari specifici del settore, che interessa un numero sempre grande di cittadini, tra personale docente e non docente, genitori e alunni. Intanto, in questo numero speciale di Monitor, lasciateci muovere una denuncia, che riguarda il nostro territorio, ma nel frattempo dovrebbe essere comune a gran parte della nostra regione e del nostro Paese.
L'allarme viene non solo da molti insegnanti, ma anche dai genitori: i programmi effettivi, quelli che dovrebbero portare i ragazzi a leggere, scrivere, far di conto, comprendere ed argomentare, sono sempre più risicati. Gran parte delle colpe di questa nefasta tendenza va alla nuova impostazione scolastica voluta dalla riforma Moratti: la presenza di innumerevoli cosiddetti "laboratori", ore di lezione extra o effettivamente curricolari, cioè regolarmente inserite nel normale orario scolastico, fa in modo che ci si occupi di tutto, fuorché che degli argomenti tradizionali, che effettivamente portano gli alunni ad avere una cultura di base.
Sono sempre più numerose le lamentele che giungono a Monitor, da parte di genitori che, ad esempio, seguendo figli alla vigilia degli esami di terza media, si rendono conto che questi hanno svolto più o meno quattro o cinque argomenti del programma vero e il resto del tempo è andato via in ore dedicate al cinema, al teatro, ai giornali e ad altri argomenti che dovrebbero costituire un potenziamento, rispetto alla base, e invece formano il cuore dello svolgimento delle lezioni. Ci si imbatte sempre più spesso in classi che per realizzare un cortometraggio, tanto per fare un esempio, hanno saltato un programma intero di grammatica, della tradizionale e utile analisi logica o grammaticale, base irrinunciabile, per la preparazione di un alunno che dovrebbe o vorrebbe affrontare delle classi liceali. Mah! Siamo sempre più perplessi: invitiamo genitori, alunni e docenti ad esprimere la propria opinione in merito, magari sul nostro forum. Il dibattito è aperto. I futuri ignoranti sono pronti al debutto in società, grazie ad una scuola sempre più misera di contenuti essenziali.
L'allarme viene non solo da molti insegnanti, ma anche dai genitori: i programmi effettivi, quelli che dovrebbero portare i ragazzi a leggere, scrivere, far di conto, comprendere ed argomentare, sono sempre più risicati. Gran parte delle colpe di questa nefasta tendenza va alla nuova impostazione scolastica voluta dalla riforma Moratti: la presenza di innumerevoli cosiddetti "laboratori", ore di lezione extra o effettivamente curricolari, cioè regolarmente inserite nel normale orario scolastico, fa in modo che ci si occupi di tutto, fuorché che degli argomenti tradizionali, che effettivamente portano gli alunni ad avere una cultura di base.
Sono sempre più numerose le lamentele che giungono a Monitor, da parte di genitori che, ad esempio, seguendo figli alla vigilia degli esami di terza media, si rendono conto che questi hanno svolto più o meno quattro o cinque argomenti del programma vero e il resto del tempo è andato via in ore dedicate al cinema, al teatro, ai giornali e ad altri argomenti che dovrebbero costituire un potenziamento, rispetto alla base, e invece formano il cuore dello svolgimento delle lezioni. Ci si imbatte sempre più spesso in classi che per realizzare un cortometraggio, tanto per fare un esempio, hanno saltato un programma intero di grammatica, della tradizionale e utile analisi logica o grammaticale, base irrinunciabile, per la preparazione di un alunno che dovrebbe o vorrebbe affrontare delle classi liceali. Mah! Siamo sempre più perplessi: invitiamo genitori, alunni e docenti ad esprimere la propria opinione in merito, magari sul nostro forum. Il dibattito è aperto. I futuri ignoranti sono pronti al debutto in società, grazie ad una scuola sempre più misera di contenuti essenziali.

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