Toni e timbri
La sottile riga rossa
Toni e Timbri 1 - di Tony D'Ambrosio
sabato 20 giugno 2009
E quale sarebbe, caro Pinuccio, la sottile linea rossa che dividerebbe il troppo dal poco? O per disturbare Mani, il Bene dal Male?
Di quanto tempo dispone una gazzella per spiegare, al leone che la mangia, perché vuol rimanere in vita? Quanto si sta al telefono prima che il piacere diventi tedio e noia? Quanto vale il tempo, Pinuccio? E' così prezioso, quello del Padre Nostro, da non dare ascolto a un assetato? Se un cittadino è incazzato, quanti minuti si possono sottrarre all'aureo tempo altresì impiegato in chissà quali monumenti? Quali sono le variabili? Il valore del contenuto di chi parla, o il tempo di cui dispone chi lo ascolta? Necessità o Principio, Pinuccio? Puo', un moderno Sindaco, dire 'io non leggo le lettere troppo lunghe'? Quale la sottile 'riga' rossa, Pinuccio? La quinta, la sesta? Ma se scrivesse un Papa di quanto si alzerebbe questa soglia? Può un R-a-p-p-r-e-s-e-n-t-a-n-te svincolarsi come un Principe?
Non dovrebbe questo risponder da par suo, ma rispondere, dico, rispondere? Se son fregnacce quelle che ci arrivano, non se n'esce meglio se con la bilancia si soppesano e se ne dichiara il nullo peso? Che fai, Sindaco, non guardi? Ti chiudi gli occhi? Attacchi il telefono? Quel telefono PUBBLICO della tua funzione PUBBLICA? Ma quale licenza ti consente di opporre, a pubblica lettera, privato gusto, privato capriccio, privata 'virtù'? Ma non è che non stai già più leggendo la missiva? Ma sarà il caso di continuare a scrivere? Ma non sarà che ti sei già fermato, Pinuccio, e chissà, forse tu lo hai fatto davanti ad 'incazzato'...?
Di quanto tempo dispone una gazzella per spiegare, al leone che la mangia, perché vuol rimanere in vita? Quanto si sta al telefono prima che il piacere diventi tedio e noia? Quanto vale il tempo, Pinuccio? E' così prezioso, quello del Padre Nostro, da non dare ascolto a un assetato? Se un cittadino è incazzato, quanti minuti si possono sottrarre all'aureo tempo altresì impiegato in chissà quali monumenti? Quali sono le variabili? Il valore del contenuto di chi parla, o il tempo di cui dispone chi lo ascolta? Necessità o Principio, Pinuccio? Puo', un moderno Sindaco, dire 'io non leggo le lettere troppo lunghe'? Quale la sottile 'riga' rossa, Pinuccio? La quinta, la sesta? Ma se scrivesse un Papa di quanto si alzerebbe questa soglia? Può un R-a-p-p-r-e-s-e-n-t-a-n-te svincolarsi come un Principe?
Non dovrebbe questo risponder da par suo, ma rispondere, dico, rispondere? Se son fregnacce quelle che ci arrivano, non se n'esce meglio se con la bilancia si soppesano e se ne dichiara il nullo peso? Che fai, Sindaco, non guardi? Ti chiudi gli occhi? Attacchi il telefono? Quel telefono PUBBLICO della tua funzione PUBBLICA? Ma quale licenza ti consente di opporre, a pubblica lettera, privato gusto, privato capriccio, privata 'virtù'? Ma non è che non stai già più leggendo la missiva? Ma sarà il caso di continuare a scrivere? Ma non sarà che ti sei già fermato, Pinuccio, e chissà, forse tu lo hai fatto davanti ad 'incazzato'...?