Vita di città

Mercato immobiliare: prezzi stabili a Trani, in calo a Barletta

Si vende in zona nord per acquistare immobili nuovi in zona sud

Come cambia il mercato immobiliare in Italia e in Puglia? Un'analisi approfondita su quotazioni e tendenze è stata realizzata dal gruppo Tecnocasa che, con le sue 3616 agenzie sparse sul territorio, monitora costantemente la compravendita di case e il mercato del credito. I dati relativi ai capoluoghi pugliesi sono stati presentati ieri durante una conferenza stampa svoltasi a Bari.

Secondo il gruppo Tecnocasa, nella nostra provincia di Barletta-Andria-Trani è stata la città di Barletta quella che ha segnalato la contrazione del mercato maggiore con una calo del 5.3% mentre Andria e Trani hanno prezzi stabili:
Trani - Nella zona sud di Trani si è registrata una ripresa della domanda immobiliare sebbene solo negli ultimi mesi si parla di una ripresa delle richieste da parte degli investitori. Ad acquistare in questo quartiere sono spesso persone che vendono l'immobile nella zona nord, dove ci sono tipologie più vetuste, per realizzare acquisti migliorativi essendoci soluzioni di recente costruzione. La zona di Pozzo Piano si è sviluppata prevalentemente nel corso della fine degli anni '90 e nei primi anni del 2000 con stabili di edilizia residenziale, talvolta anche con finiture signorili e di prestigio. Per un buon usato si spendono mediamente intorno a 2200-2300 euro al metro quadro per toccare punte di 2500 euro al metro quadro. Non lontano sorge la zona di Capirro che si caratterizza per la presenza di ville singole e bifamiliari costruite successivamente al 2005. Le quotazioni medie sono di 1500-1600 euro al metro quadro per le tipologie che si sviluppano su un solo livello e di 2000-2200 euro al metro quadro per quelle che invece si sviluppano su due livelli. La zona della Penisola di Colonna invece è caratterizzata soprattutto dalla presenza di seconde case acquistate da utilizzare per il periodo estivo; si tratta per lo più di ville singole costruite negli anni '70 e che si compravendono a prezzi medi di 3000 euro al metro quadro.

Barletta - Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni delle abitazioni di Barletta sono diminuite del 5,3%. Ad Andria e Trani sono invece rimaste stabili. In diminuzione le quotazioni delle abitazioni nelle zone dell'ex Ospedale e in zona Ponente a Barletta. La motivazione è da ricercarsi nella vetustà della maggioranza degli immobili nella zona, una parte della quale costruita nei primi anni del 1900 e che oggi subisce la concorrenza delle tipologie di nuova costruzione, spesso in edilizia cooperativa ed immesse sul mercato a prezzi contenuti, intorno a 1500 euro al mq. Altre nuove costruzioni sono disponibili nella zona Ponente a 2000 euro al mq. Si tratta di un quartiere alla periferia della città con un'offerta immobiliare prevalentemente della prima metà del 1900 valutata intorno a 1500 euro al mq. Sono in corso dei lavori per la riqualificazione della zona di Ponente. Nei primi sei mesi dell'anno hanno acquistato prevalentemente persone residenti nella zona alla ricerca di trilocali. Nel centro storico di Barletta si registra stabilità delle quotazioni immobiliari e negli ultimi tempi gli immobili si stanno rivalutando: si aprono nuovi locali commerciali ma soprattutto si registra una buona domanda da parte di ragazzi giovani e di investitori che intendono aprire attività di bed and breakfast.
Le abitazioni del centro storico sono palazzine di tre piani spesso da ristrutturare, con una stanza a piano. Si registra un investimento medio intorno a 150 mila euro tra coloro che acquistano in questa zona dove le quotazioni di una tipologia ristrutturata oscillano da 1700 a 1900 euro al mq. A ridosso del Centro storico sono in diminuzione le quotazioni delle abitazioni, sorte nei primi anni del 1900 e che oscillano da 2500 a 2800 euro al mq (per le tipologie usate) e che sono acquistate da famiglie che devono migliorare la propria abitazione. Nella zona Patalini le quotazioni immobiliari sono rimaste stabili nei primi sei mesi del 2010. L'area è interessata da nuove costruzioni in edilizia cooperativa (si parla di circa 10 complessi condominiali, di cui una parte già ultimata ed un'altra in fase di lavorazione), appartamenti di 90 mq dotati di box e cantina. Ci sono anche costruzioni degli anni '70-'80 e l'area è anche interessata dalla presenza di piste ciclabili. Ad acquistare in questa zona numerosi acquirenti di giovane età che non hanno urgenza di avere l'immediata disponibilità dell'abitazione. Una soluzione usata in buone condizioni costa mediamente intorno a 2000 euro al mq. Nella zona di Barberini si registra un leggero incremento delle quotazioni dal momento che offre soluzioni popolari spesso da ristrutturare ma apprezzate perché inserite in piccoli contesti condominiali e in una zona molto servita. Da segnalare che ci sono stati anche acquisti di immobili ad uso investimento.

Andria - Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni delle abitazioni nelle zone centrali di Andria e nel quartiere Pineta sono rimaste invariate. Si riscontra al momento molta offerta di immobili sul mercato e gli acquirenti che spesso hanno già il capitale a disposizione per realizzare l'acquisto. In questi primi sei mesi hanno acquistato numerosi genitori per i figli e si sono orientati su tagli medio piccoli. Si sono preferite soprattutto le soluzioni in buono stato di conservazione oppure totalmente da ristrutturare che potessero essere così personalizzate. Da segnalare che ci sono anche investitori che acquistano per mettere a reddito essendoci una buona domanda di affitto da parte di coloro che non riescono ad accedere al mercato dell'acquisto. I monolocali arredati piacciono ai single. Nel centro di Andria in particolare in via R. Margherita, via Crispi e corso Cavour, arterie più importanti della cittadina, è difficile trovare degli immobili in vendita. Si tratta soprattutto di soluzioni degli anni '70 dal taglio molto ampio, 140-150 mq, che chiedono anche un investimento impegnativo.

Più richieste le abitazioni, della stessa epoca, presenti nelle strade adiacenti e nelle traverse dove ci sono soluzioni indipendenti, unifamiliari e bifamiliari, costruite negli anni '70. Una soluzione da ristrutturare si aggira intorno a 1300 euro al mq. Meno ambite le abitazioni della fine del 1800 ed inizi del 1900 situate nel Centro storico e acquistate soprattutto da coloro che non riescono ad acquistare in altre zone della città. Apprezzati invece gli immobili situati nella zona Pineta, sviluppatasi negli anni '80 ed apprezzata per la presenza di verde, facilità di parcheggio e presenza di tranquillità. Per una soluzione usata ed in buone condizioni si spendono mediamente da 1200 a 1500 euro al mq. Da segnalare delle richieste per le soluzioni indipendenti (su cui investire non più di 100 mila euro) nelle campagne limitrofe ad Andria ed utilizzate come seconda casa.
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