
Cronaca
Sistema Trani bis, Sergio De Feudis ottiene i domiciliari
Il Tribunale del Riesame ha attenuato la misura cautelare
Trani - martedì 28 giugno 2016
14.17
Il Tribunale del Riesame di Bari ha concesso i domiciliari a Sergio De Feudis, il dipendente dell'ufficio Ragioneria del Comune di Trani arrestato l'8 giugno scorso nell'ambito dell'inchiesta sul Sistema Trani bis. Gli avvocati Claudio Papagno e Vincenzo Desiderio si erano rivolti al Tribunale del Riesame dopo che il gip del Tribunale di Trani, Francesco Messina, all'esito dell'interrogatorio di garanzia avvenuto il 12 giugno, aveva respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare dal carcere ai domiciliari. Ai giudici baresi i legali avevano chiesto al collegio del Riesame l'annullamento della misura cautelare in carcere e, in subordine, l'attenuazione della stessa.
De Feudis risponde di associazione a delinquere, peculato, turbata libertà degli incanti, falsi (commessi anche in documenti informatici) e truffa. In particolare, avrebbe manomesso e alterato gli impegni di spesa in favore di cooperative che svolgevano servizi per il Comune.
Con lui, nello stesso filone, risultano indagati anche l'ex dirigente della Polizia municipale (e per un periodo dirigente delle Finanze) Antonio Modugno e un funzionario ancora in servizio a Palazzo di città di Trani (ex responsabile ai Contratti e Appalti), Edoardo Savoiardo, che avrebbero fatto parte dell'associazione a delinquere. Il gip però non ha disposto per loro alcuna misura cautelare non sussistendo le esigenze cautelari, così come invece aveva chiesto il pm Ruggiero. Quest'ultimo aveva invocato gli arresti in carcere anche per l'ex dirigente delle Finanze, Domenico Guidotti.
Le alterazioni dei conti comunali rappresentano la seconda parte dell'inchiesta "Sistema Trani" che partì dall'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali e sfociò nell'arresto (ai domiciliari) del sindaco Luigi Riserbato e di altre cinque persone il 20 dicembre 2014. Ora l'inchiesta è chiusa e sono 19 le persone destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini, compresi lo stesso Riserbato che con le sue denunce ha fatto partire gli accertamenti sui conti alterati del Comune e De Feudis.
De Feudis risponde di associazione a delinquere, peculato, turbata libertà degli incanti, falsi (commessi anche in documenti informatici) e truffa. In particolare, avrebbe manomesso e alterato gli impegni di spesa in favore di cooperative che svolgevano servizi per il Comune.
Con lui, nello stesso filone, risultano indagati anche l'ex dirigente della Polizia municipale (e per un periodo dirigente delle Finanze) Antonio Modugno e un funzionario ancora in servizio a Palazzo di città di Trani (ex responsabile ai Contratti e Appalti), Edoardo Savoiardo, che avrebbero fatto parte dell'associazione a delinquere. Il gip però non ha disposto per loro alcuna misura cautelare non sussistendo le esigenze cautelari, così come invece aveva chiesto il pm Ruggiero. Quest'ultimo aveva invocato gli arresti in carcere anche per l'ex dirigente delle Finanze, Domenico Guidotti.
Le alterazioni dei conti comunali rappresentano la seconda parte dell'inchiesta "Sistema Trani" che partì dall'appalto sulla vigilanza degli immobili comunali e sfociò nell'arresto (ai domiciliari) del sindaco Luigi Riserbato e di altre cinque persone il 20 dicembre 2014. Ora l'inchiesta è chiusa e sono 19 le persone destinatarie di un avviso di conclusione delle indagini, compresi lo stesso Riserbato che con le sue denunce ha fatto partire gli accertamenti sui conti alterati del Comune e De Feudis.
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