Politica
Termovalorizzatore: "un referendum da sfruttare per dire no"
I Partiti dell'unione a caccia di firme. Ne servono 1500.
Trani - mercoledì 18 maggio 2005
Pubblichiamo un comunicato dei partiti de "L'Unione" sul termovalorizzatore e referendum: "Dopo il primo passo compiuto in Consiglio Comunale con l'ammissibilità, votata all'unanimità, del referendum cittadino sul termovalorizzatore, i partiti dell'Unione di Trani esprimono viva soddisfazione. Questo referendum non ha lo scopo di demonizzare le scelte dell'amministrazione Tarantini o di fare della questione ambientale un "braccio di ferro politico" tra il centrodestra e il centrosinistra, ma è il mezzo con cui i cittadini inizieranno ad usare quegli strumenti di partecipazione democratica, previsti nel nostro Statuto Comunale.
L'Unione incarnando un nuovo modo di intendere e fare politica, ha inteso farsi carico di un problema collettivo, ricercando un dialogo con i cittadini sui problemi concreti che li riguardano. Il ragionamento, la razionalità, il dinamismo delle idee e dei fatti, strumenti di questo nuovo centrosinistra che si propone come futura alternativa di governo, ci spinge a dire NO al termovalorizzatore, raccogliendo le firme e successivamente respingendo il progetto.
L'alternativa non può, né deve, essere tra discarica e inceneritore, ma tra inceneritore e raccolta differenziata, tra riciclaggio, recupero e riuso e sistemi di eliminazione dei rifiuti pericolosi per la salute e per l'ambiente. Trani deve e dovrà compiere i suoi investimenti nell'area del turismo, del commercio, dell'espansione dei propri prodotti, nella lotta al lavoro nero, nella promozione di progetti culturali, NON costruendo un inceneritore.
Questo strumento, non si adegua alla natura di questa Città, che non ha nulla da invidiare a realtà turistiche nazionali o nello specifico del Sud. Cosa succederebbe se si proponesse un inceneritore sulla costa amalfitana o Taormina? Perché penalizzare e mortificare ancor più la natura e le vocazioni di un gioiello come Trani? Non facciamo prevalere le smanie da business sulle reali esigenze dei tranesi e sulle future potenziali presenze turistiche! "I Partiti Dell'Unione di Trani
L'Unione incarnando un nuovo modo di intendere e fare politica, ha inteso farsi carico di un problema collettivo, ricercando un dialogo con i cittadini sui problemi concreti che li riguardano. Il ragionamento, la razionalità, il dinamismo delle idee e dei fatti, strumenti di questo nuovo centrosinistra che si propone come futura alternativa di governo, ci spinge a dire NO al termovalorizzatore, raccogliendo le firme e successivamente respingendo il progetto.
L'alternativa non può, né deve, essere tra discarica e inceneritore, ma tra inceneritore e raccolta differenziata, tra riciclaggio, recupero e riuso e sistemi di eliminazione dei rifiuti pericolosi per la salute e per l'ambiente. Trani deve e dovrà compiere i suoi investimenti nell'area del turismo, del commercio, dell'espansione dei propri prodotti, nella lotta al lavoro nero, nella promozione di progetti culturali, NON costruendo un inceneritore.
Questo strumento, non si adegua alla natura di questa Città, che non ha nulla da invidiare a realtà turistiche nazionali o nello specifico del Sud. Cosa succederebbe se si proponesse un inceneritore sulla costa amalfitana o Taormina? Perché penalizzare e mortificare ancor più la natura e le vocazioni di un gioiello come Trani? Non facciamo prevalere le smanie da business sulle reali esigenze dei tranesi e sulle future potenziali presenze turistiche! "I Partiti Dell'Unione di Trani