Dr Hauze

Benvenuti a Trani, la città dei blitz

Dottor Hauze 22

Racconto di un sabato sera sul porto. Nei pressi di Santa Teresa non si passa perché vi è la vendita del pesce, le macchine sono parcheggiate ad cacchium e qualche compratore andriese tratta dalla macchina. Parlandone con amici, mi viene detto che non è accadimento solo del sabato ma di ogni giorno. Prosit! Eppure, non tanto tempo fa, ci fu una mega operazione di polizia, con arresti, sequestri, dichiarazioni ed elogi. Ed ora, andando a spulciare nell'archivio di Traniweb (cerca la parola "pesce") trovo tante chicche. La più interessante è quella della vendita del pesce sotto la sede del Consiglio comunale! E che dire dello spettacolo indegno del molo Santa Lucia diventato una surrealista spianata tendente alla desolata pattumiera? Poveri soldi delle nostre tasse! Più di qualcuno, ritengo, dovrebbe chiedere scusa ai tranesi.

Nel frattempo il teatrino della politica amministrativa continua ad intonare l'opera buffa: «Piazza Dalla Chiesa si, Piazza Dalla Chiesa no» con la sua famosissima aria: «No al porto! Si! Come prima, più di prima!». Non è un pezzo de I Pagliacci del Leoncavallo, ma è una vecchia canzone stonata che va avanti da un paio di stagioni. Personalmente, non me ne frega più di tanto della vendita del pesce lungo la banchina del porto ma la faccia di qualcuno o meglio, ripeto, di più di qualcuno dovrebbe sprofondare nella me…lma. «Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi» (Einstein). Almeno, nella prima Repubblica si stavano zitti. Non chiamavano le tv per far vedere che veniva fatta rispettare la legge. Avevano una massima a cui si attenevano rigidamente: quieta non movere. E se sbagliavano, per dirla con Paolo Conte, sbagliavano da professionisti.

Queste considerazioni, unite alla presenza orgiastica delle telecamere e dei giornalisti per oltre una settimana su piazza Duomo, mi portano a fare riflessioni sulla giustizia spettacolo e sui blitz, divenuti, negli ultimi anni, una sorta di moda. Ogni tanto vengono compiuti dei blitz contro questa o quella situazione irregolare, con tanto di supporto mediatico ed ampia eco sui media. Poi, passato un po' di tempo, tutto torna all'antico, alla irregolare routine. Don Fabrizio Corbera, principe di Salina, era un neofita al confronto dei nostri amministratori. Tomasi di Lampedusa? Ha preso da Trani l'idea della sua opera: altro che Il Gattopardo siciliano! A noi tranesi ci fanno un baffo con lo stantuffo. In rigoroso ordine alfabetico, ex multis, i casi più significativi:

1) Impianti pubblicitari: dopo il sequestro di alcuni impianti da parte dei Carabinieri (a gennaio 2008) ed una sommaria pulizia di 260 strutture abusive (maggio del 2008), nonostante una sentenza del Tar sfavorevole al Comune (con condanna alle spese e segnalazione alla Corte dei Conti), non è ancora stato aggiornato il censimento degli impianti esistenti (sembra che l'ultimo si fermi al dicembre del 2007), né tantomeno si è provveduto a redigere il piano comunale della pubblicità. Oltre un anno fa è stato nominato dal Prefetto un commissario ad acta che se ne è ritornato a Bari per la disperazione. Nel frattempo sono spuntati ulteriori cartelli abusivi e, addirittura, abbiamo cartelli abusivi di alcuni soggetti su pali altrettanto abusivi di altri soggetti, con buona pace del rispetto delle regole e dei mancati introiti per le casse comunali.

2) Occupazione di suolo pubblico: dopo il blitz del settembre del 2007, contro le irregolarità dei dehors nel centro storico e sul porto, sia pure con i tempi lunghi ai quali ci siamo, purtroppo, abituati, è stato varato il regolamento per le occupazioni di suolo pubblico. Nonostante il regolamento abbia già diversi mesi, non si è provveduto a richiedere l'adeguamento alle nuove norme per tutti i soggetti interessati, almeno in occasione del rinnovo delle autorizzazioni annuali per l'occupazione di suolo pubblico. Aspettiamo Godot, ovvero i piani d'ambito. Crè! Pscrè! Di più: molti esercizi alimentari e molti artigiani continuano ad esporre la merce ed a lavorare en plein air, nonostante le ordinanze che vietino tali attività. Stendiamo, inoltre, un velo pietoso sull'amianto nel centro storico e sulla gestione dei passi carrabili, nei quali la fantasia degli abusivi e l'inazione comunale sembrano non conoscere limiti.

3) Parcheggi: anche in questo caso assistiamo periodicamente a blitz in varie zone della città (via Malcangi d'estate, davanti alle scuole, nel parcheggio interno del Comune, tolleranza zero nelle pubbliche vie e così via), ma senza una sistematicità di azione. Peraltro, in tema di parcheggi, è da rilevare che nonostante il servizio per la riscossione dei parcheggi a pagamento sia stato affidato ad Amet ormai da tanti mesi, quest'ultima non abbia ancora attivato il servizio, con ulteriore danno per le casse comunali. Certo, se non passano le votazioni e non si dividono equamente le assunzioni che devono essere fatte, dovremo aspettare ancora.

Potremmo (inzaccando il coltello nella piaga), continuare con il blitz sul ponte dell'amore (con relative comparsate televisive e polemiche tra assessori e polizia municipale), oppure parlare dei blitz (mai visti) dei vigili anticacca canina, ma preferisco stendere un velo pietoso rilevato che, alla fin fine non ne vale la pena. Con il mitico Vasco, cantiamo in coro «Va bene, va bene così». Ma la riflessione odierna non finisce qui. I blitz di cui ho parlato fanno da corollario alla manifesta incapacità di completare l'iter di importanti provvedimenti, frammista al continuo fare e disfare dell'amministrazione comunale. Tre esempi su tutti:

1) Il piano del traffico (con annesso piano della sosta e dei parcheggi), irregolarmente commissionato e lautamente pagato, ancora deve tornare in Consiglio comunale per la sua approvazione che già è diventato obsoleto in più punti, atteso che, ad esempio, nel frattempo si è deciso di riqualificare piazza Longobardi con un progetto che non tiene conto della previsione del parcheggio sotterraneo ivi previsto.

2) Gestione dei Tributi minori: sul sito del Comune è ancora visibile il bando, avente scadenza 15 maggio 2009, per la creazione di una banca dati integrata a supporto dell'ufficio tributi. Solo pochi giorni dopo la scadenza di tale bando, il Consiglio comunale ha approvato la proposta di delibera relativa all'affidamento esterno della gestione dei tributi minori, per un periodo di cinque anni. Ovviamente non occorre aggiungere, che alla data odierna, non è stata affidata la creazione della banca dati e non è stata esperita la gara per l'affidamento esterno della gestione dei tributi minori, per la gioia di coloro che evadono o eludono tali tributi ed il dolore delle casse comunali.

3) Bar tre palme: correva l'anno 2008 allorchè un neo consigliere di Forza Italia, il 21 febbraio, emozionato, salutava con soddisfazione che la direzione generale, alias il suo (ora ex) padrino-demiurgo, aveva dato mandato all'ufficio contratti ed appalti di redigere il bando di gara per l'affidamento della struttura in concessione per 15-20 anni, a privati, per un uso commerciale. Hai visto mai? Invece, solo un paio di mesi fa al Comune hanno di gran carriera ripreparato il bando ma con tempi simili ai buoni caffè (ristretti). La gara per il Bar 3 Palme, però, a tutt'oggi giace in qualche cassetto. Furia francese e ritirata spagnuola? Boh! Comunque Visibelli-Nostradamus nei suoi precedenti Dr. Hauze aveva previsto delle situazioni che si sono puntualmente verificate. Nel menefreghismo della politica, si sussurra, addirittura, di una sopraelevazione. Una pulcinellata! Ma sciatavinn!

L'elenco potrebbe continuare, ma sembrerebbe di sparare sulla Croce Rossa. Un'ultima cosa. Elezioni regionali. Candidati unitari, forti, sicuri di uscire… di senno se pensano di essere eletti. E' di facile rilevazione che i loro stessi amici (?) di partito (?) appoggiano il canosino, il biscegliese, l'andriese. Me la vedo nera, come disse quella che camminava sugli specchi. Povera Trani. La gente è stordita dalle notizie giudiziarie, non c'è più né ideologia e nè idee, i personaggi proposti sono quello che sono, il sistema è quello che è, dilaga il «sono tutti eguali». Sic stantibus rebus, se domenica 28 e lunedì 29 dovessero essere delle belle giornate di sole, c'è il rischio che i tranesi possano battere la Francia in quanto ad astensionismo. E per questa volta è sufficiente.

Hauze

P.S. Una domanda, fattami da uno dei 23 lettori di questa rubrica, che doverosamente giro al signor Sindaco: ci sono novità per il campo di bocce a villa Guastamacchia? Anche per questa iniziativa, possibile che nemmeno uno straccio di progetto sia stato approntato? Gatta ci cova.
  • Roberto Visibelli
  • Amianto
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La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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