Dr Hauze

Venerdì 17

Dottor Hauze 122

Venerdì 17, senza timori di sorta, mi accingevo a scrivere il settimanale Dr Hauze. Una volta Umberto Eco ebbe a dire «Non siate superstiziosi! La superstizione porta iella». Comunque, sarà stato per la scaramantica data o per la non buona salute che mi sta affiggendo oppure sarà stato per il doloroso prendere atto che, nonostante questa puntigliosa e seguita rubrica, al Comune se ne fregano e continuano imperterriti a fare porcate senza temere né il giudizio dei cittadini-contribuenti-elettori né che qualcuno della giustizia possa stancarsi a fare l'assente, insomma ero sinceramente molto giù di corda. Dal web rilevavo che la notizia politica d'attualità era l'ennesimo riposizionamento politico del Bartolino nostrano, illustrato in una non-conferenza stampa, in cui, come fatto saliente, il nostro Barty imitava Troisi nel dire ai Pisicchio: «Scusate il ritardo». Mah!

Quel giorno mi passò ogni volontà di scrivere. Ma il giorno dopo fu peggio: l'incendio dei mezzi dell'Oer. Ma come si può? Prendersela vigliaccamente con i mezzi che grazie ai sacrifici degli operatori e alla generosità di un benefattore (Graziano) sono stati sempre al servizio della cittadinanza? Ma in che sporco mondo viviamo? Come non pensare a mettere le stesse tavolette incendiarie nei vari orifizi di chi dovesse essere scoperto come autore dell'esecrabile gesto? Oppure augurarsi che in futuro lui e tutta la razza sua debbano avere bisogno di essere soccorsi da mezzi tipo quelli incendiati? Insomma preso da queste amare riflessioni avevo deciso di farla finita… con il Dr. Hauze.

Lunedì alcuni di voi hanno scritto, telefonato e smsato in redazione per lamentarsi che non c'era la rubrica. Altri incontrandomi mi hanno chiesto. «E il dottore?». «E' in pausa per non disturbare le primarie?». Uno poi è stato carinissimo: mi ha mailato augurandomi che non ci fossero motivi di salute per la non uscita del Dr Hauze. Grazie, Damiano. E saluto Rino che leggendo questo Dr Hauze troverà la spiegazione a quanto chiestomi. Ringrazio, altresì, tutti per l'affetto e l'attenzione mostrata: ero semplicemente depresso.

Ma martedì casualmente mia moglie mi ha ricordato (avendola letta su Facebook) una (oramai desueta) frase che usavamo noi ragazzi di destra negli anni 60: «Nessuna causa è persa finché c'è un folle che si batte per essa». Riascoltarla per me è stato un autentico elettroshock. Mi sono detto: «Visibelli, vuoi gettare la spugna e fare la gioia dei vari magnaroni comunali che certamente godrebbero dalla tua desistenza? Mai!». E poi, come si dice, chi desiste dalla lotta è un gran figlio di mignotta. E allora vai! Sotto a chi tocca! Nuovamente un sincero grazie ai 24 fedeli lettori. Cominciamo.

La differenza - Le mie figlie mi avevano chiesto la spiegazione del non firmato manifesto (poi scoperto come pubblicità di un candidato alle primarie del centrodestra). Non avevo saputo rispondere. Per me la differenza era sinonimo di sesso femminile. Nel 1800, in cui era sconveniente nominare le gambe quand'anche di sedie o di tavoli, per indicare la innominabile parte femminile usavano l'espressione «La differenza». E' rimasta famosa l'esclamazione «Vive la différence» di un deputato buontempone che l'aveva pronunciata nel parlamento francese, come gli universitari che inneggiavano a San Foca, che dio la benedoca! Alcuni giorni dopo le ragazze (caparbie come la loro madre) sono tornate e mi hanno dato la (loro) interpretazione del manifesto. Si tratterebbe, secondo loro, della canzone di Tiziano Ferro che canta: «La differenza tra me e te / non l'ho capita fino in fondo veramente bene / me e te / Uno dei due sa farsi male, l'altro meno / Pperò me e te / E' quasi una negazione. / Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no / eterno il tuo passato e il mio passato / ma tu no. / me e te, è così chiaro / E sembra difficile». Possibile, mi sono, allibito, chiesto? Peppino a Gigi? O meglio Peppino e Gigi? Outing elettorale? Mah! Nan s capisc chiù nient!

A tutti i candidati sindaco - Due cose veloci veloci. Potreste impegnarvi sin da ora e nei vostri programmi elettorali in difesa della occupazione, con particolare riferimento a quanto sta succedendo nella Casa della Divina provvidenza di Bisceglie? E' un tema che ha anche una portata cittadina, sul quale finora vi è silenzio generale e che, sinceramente, non voglio riservare al solo programma del candidato sindaco che il movimento civico Forza Trani appoggerà. Attualmente nell'ex manicomio lavorano 1.200 persone di cui tante di Trani. Ma c'è cattivo tempo e si parla di licenziare due terzi degli attuali occupati. Per Trani sarebbe una immane tragedia, dopo quella della filatura. Non ho notizia di cosa forse stiano facendo sul problema i parlamentari del territorio, ma ritengo che chi amministrerà Trani dovrà riceversi questa patata bollente. Muoviamoci. Prevenire è meglio che dormire! Seconda cosa: visto quando avete speso o state spendendo per le primarie, non potreste dare un significativo contributo all'Oer? Solo i candidati sindaco. A cui, se concesso, mi aggiungerei anche io perché non voglio apparire come colui che vuole fare il frocio con il culo degli altri. Mi fate sapere? Sarebbe una bella e buona azione.

Amianto in città - La recente sentenza del tribunale di Torino, ha riportato all'attenzione dei cittadini il tema dei gravi rischi derivanti dall'amianto. A Trani, com'è ben noto a tutti, vi sono ancora molti edifici, anche in zone residenziali, con coperture in Eternit, spesso fatiscenti, e per questo ancor più pericolose. Nonostante proclami vari risalenti addirittura al 2008, quando l'anno scorso fu risollevato da Traniweb il problema delle coperture in amianto nel centro storico, i dirigenti preposti non trovarono di meglio che addossare il problema alla mancanza di fondi per l'ambiente ed alla difficoltà di individuare i proprietari degli immobili in questione. Atteso che il Comune ha accesso diretto alle banche dati catastali, quest'ultima scusa mi pare risibile e francamente poco credibile. Peraltro dal maggio 2011 ad oggi sono passati ben 9 mesi e la situazione è pressoché invariata. Lasciare che l'eliminazione dell'amianto venga fatta spontaneamente dai soggetti interessati, espone l'amministrazione comunale al rischio di dover provvedere a propria cura e spese alla rimozione di materiale scaricato alla bella e meglio su terreni comunali o di privati. Di più. Una recente sentenza del Consiglio di Stato (la numero 333/2012 – quinta sezione) ha stabilito che la qualità di proprietario o detentore dell'area non basta per radicare in capo a questi l'onere della rimozione e smaltimento dei rifiuti pericolosi, senza che sia stata svolta un'istruttoria completa con un'esauriente motivazione dell'imputabilità soggettiva della condotta. Quindi d'ora in poi il Comune non potrà limitarsi ad ordinare indiscriminatamente ai proprietari di rimuovere e smaltire i rifiuti pericolosi abbandonati sui loro terreni. Sarebbe pertanto opportuno, invece, che l'amministrazione si attivasse in modo che la rimozione avvenga in modo controllato e nel rispetto delle norme di legge in materia. Main, mvitv!

Rampe per disabili - In questi giorni, si direbbe a furor di popolo, abbiamo assistito alla nuova realizzazione di rampe per disabili, eseguite prima ad capocchiam stortam e poi rifatte in modo da essere fruibili. In verità già un mese fa avevo segnalato alcuni casi simili, ma con minore fortuna. In questi giorni è peraltro in pubblicazione la determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (52/2012) con la quale vengono stanziati ulteriori 13.600 euro per la rimozione della segnaletica stradale e la sistemazione delle rampe per disabili. Ancora una volta sono a contestare questo modus operandi: non si possono affidare lavori, apparentemente di modesto importo, con procedure semplificate e senza evidenza pubblica, per concedere ulteriori integrazioni. Ricordo, ripetendolo, che l'affidamento di lavori consistenti nella ripetizione di servizi già svolti è regolato dall'articolo 55 del vigente regolamento comunale per la disciplina dei contratti, che dovrebbe essere ben noto ai dirigenti comunali i quali in materia fanno i recchie di gomma! Il caso dei lavori mal eseguiti fa, comunque, sorgere un ulteriore interrogativo: chi si occupa della direzione dei lavori in questione? Oppure devo pensare che gli operai della ditta incaricata operano a loro totale discrezione? Scapocchioni alla ribalta!

Photored - In tema di barriere architettoniche, non posso non evidenziare come l'impianto photored recentemente installato in via Superga (davanti al cantiere dell'impresa Manna) costituisca una grave barriera architettonica: lo spazio residuo fra palo di sostegno del photored e muretto di recinzione è di circa 75/80 centrimetri, assolutamente insufficiente per permettere il transito di persona su sedia a rotelle o anche di un passeggino. Ricordo ai super pagati scienziati comunali che la normativa vigente prevede una larghezza minima dei percorsi pedonali pari a 90 centimetri. L'evidente mancato rispetto di una norma di legge mi fa quindi porre un ulteriore interrogativo: l'installazione dei photored è stata effettuata sulla base di progetti sottoposti al vaglio dell'ufficio tecnico comunale oppure il dirigente della polizia municipale ritiene di poter agire in piena autonomia, come nel caso del park Petronelli? Gradirei una sollecita risposta. Disatteso, mi vedrò costretto ad andare altrove per ottenere chiarimenti!

Targhe toponomastiche - Non erano bastati i 20.000 euro per le venti targhe, in verità alquanto lugubri e sgrammaticate, affisse a Palazzo di Città giusto un anno fa. Ora si replica con 24 targhe toponomastiche, al modico costo di 20.000 euro (688 euro ciascuna, Iva esclusa), come risulta dalla determinazione dirigenziale della seconda ripartizione (la numero 265 dell'11 agosto 2011), pubblicata solamente il 16 febbraio del 2012 (complimenti per la tempestività). More solito, la procedura si appalesa priva dei requisiti di trasparenza, trattandosi sostanzialmente di un affidamento diretto a ditta definita di fiducia dell'amministrazione, senza comparazione di prezzi e ricorrendo a fondi di altra ripartizione (nello specifico a fondi in conto capitale nel campo della viabilità). Considerando l'alto numero di strade prive di targhe toponomastiche, sono vivamente preoccupato per il futuro delle casse comunali. Aprite gli occhi, che a chiuderli non ci vuole niente.

Gettoni di presenza - Questo mese si registra la sensibile riduzione, rispetto alla media dei mesi precedenti, della spesa per i gettoni di presenza dei consiglieri comunali. In realtà, esaminando a fondo il provvedimento, si vede che accanto a numerosi consiglieri inattivi, ve ne sono altri (per la verità sempre gli stessi) che, novelli Stachanov, continuano ad inanellare presenze in commissione (tuttavia sempre nel preciso numero corrispondente alla possibilità di incamerare il massimo compenso ammesso dalla legge). Complimenti ai furboni! In attesa di tornare sull'argomento con un interessante confronto con gli importi dei gettoni di presenza degli altri comuni co-capoluogo della Bat, e con quelli della Provincia stessa, chiedo, ancora una volta, che vengano resi pubblici i verbali delle sedute delle commissioni, con tanto di orario di inizio e fine delle stesse, nonché degli argomenti trattati, in modo che i cittadini possano sapere cosa fanno esattamente i propri stipendiati rappresentanti.

Argomenti da discutere in Consiglio comunale - In questi giorni sono stati richiamati da più parti alcuni temi che in verità il sottoscritto ed il movimento Forza Trani avevano sollevato da tempo (in rigoroso ordine alfabetico: discarica Ekobat, vicenda Gerseb, contenzioso Guastamacchia). A questi temi se ne deve aggiungere un altro: l'approvazione in Consiglio comunale del piano degli impianti pubblicitari e delle affissioni. La bozza di piano è stata depositata oltre un anno fa dal tecnico incaricato e giace irresponsabilmente nei cassetti dei dirigenti che avrebbero dovuto esprimere le proprie valutazioni nel merito. Nel frattempo è sotto gli occhi di tutti l'invasione di impianti pubblicitari di ogni forma e tipo che sta occupando ogni spazio utile. Purtroppo il fenomeno sembra essersi acuito in questi tempi di campagna preelettorale, dovuta anche alle primarie di coalizione. Poiché il fenomeno è (colposamente o dolosamente, non sta a me stabilirlo) ormai sfuggito al controllo degli organi comunali all'uopo preposti, chiedo alla Polizia di Stato, che già in altre occasioni, si è dimostrata sensibile al problema, di intervenire, sanzionando le numerose situazioni irregolari. Peraltro ritengo assai pericolosa, per effetto dei profili penali che potrebbero essere rilevati, l'inerzia degli uffici preposti, atteso che il comportamento omissivo nei confronti degli impianti pubblicitari abusivi e dei relativi fruitori, a maggior ragione trattandosi di candidati alle prossime elezioni, potrebbe far ipotizzare situazioni penalmente rilevanti. Capisci a me!

Spese per il Consiglio comunale presso l'ospedale - Con determinazione dirigenziale della prima ripartizione (la 8/2012), è stata determinata la spesa di 9.619,50 euro (Iva inclusa) per allestimento, servizio di volantinaggio, fornitura materiale vario, trasmissione televisiva e radio della seduta di Consiglio comunale. Sebbene si dichiari che sono stati richiesti preventivi a diverse ditte di fiducia dell'Ente, non è dato conoscere di chi si tratti, ma soprattutto nella determina non vengono indicati i soggetti cui sono stati affidati i lavori e forniture (e deve essere più di uno, atteso che si parla di approvare i preventivi e non il preventivo), né viene specificato l'importo per ciascuno dei lavori e servizi svolti. Invito pertanto e nuovamente il dirigente Russo a pubblicare all'albo pretorio le singole liquidazioni.

Spese per System and Network management e per urgenti esigenze settore ced - Con determinazione dirigenziale della quarta ripartizione (la numero 58) hanno deciso di affidare alla beneamata società Cadan il servizio di System and network management per l'anno 2012 per una spesa di 27.951 euro, Iva inclusa. More solito, anche questa determinazione dirigenziale risulta carente sotto diversi profili: innanzitutto non è dato sapere se la società incaricata sia beneficiaria di un affidamento diretto, o se siano state interpellate altre società; i termini per la procedura appaiono insolitamente ristretti atteso che fra atto di indirizzo di giunta (del 9 febbraio 2012) e determinazione di approvazione del preventivo (del 16 febbraio 2012) sono passati solo 7 giorni. Complimenti agli speedy pizza comunali! Peraltro nella determinazione de quo si afferma che il servizio verrà svolto mediante un pacchetto di ore a consumo; tuttavia nella determinazione non è indicato il costo orario del servizio, né quanto potrebbe costare tale servizio al Comune nell'ipotesi che si esauriscano anzitempo le ore pattuite. Inoltre, con una successiva determinazione dirigenziale sempre della quarta ripartizione (la numero 59) è stata impegnata la somma di 15.000 euro per far fronte alle esigenze del centro d'elaborazione dati del Comune. Non si contestano certamente le necessità dell'ufficio, tuttavia, non mi pare del tutto regolare procedere con la formazione di fondi spesa cui attingere a piacere. Poiché entrambi i provvedimenti sono stati adottati con le procedure d'urgenza, probabilmente la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Invito pertanto l'Amministrazione a revocare in autotutela i provvedimenti, provvedendo con nuove procedure e determinazioni rispettose delle norme di legge o regolamentari. Che esistono in Italia e a Trani. Non so in certe ripartizioni.

Assunzione impegno di spesa per iniziative istituzionali - Già la settimana scorsa avevo accennato al contenuto della determinazione dirigenziale della sesta ripartizione (la 325 del 30 novembre 2011), con la quale è stata impegnata la somma di 54.094 euro per diverse iniziative (per la presentazione di un libro di un magistrato, per la festa di San Sebastiano, per il XIV meeting diocesano e per il giorno del ricordo delle foibe). Poiché non è pensabile spendere una tale somma senza che sia noto il dettaglio delle somme spese, né dei soggetti destinatari delle somme stesse, invito il dirigente della sesta ripartizione a pubblicare tutti i provvedimenti di liquidazione connessi con la determinazione de quo. Qualora non dovessi veder pubblicato all'albo pretorio quanto richiesto in un tempo ragionevole, mi vedrò costretto, come per altre vicende, a presentare un esposto-denuncia agli organi competenti.

Assaperlo - Gitarella a Milano. Sono stati avvistati in piazza Duomo (direzione Galleria) una bella delegazione tranese ufficialmente in missione per la Bit: sindaco con cappottino blu, cerimoniere, fotografo, assessore all'agricoltura e una controfigura di Saviano (probabile direttore ragioneria comunale). Come mai invece non c'era, ad esempio, l'addetto stampa o l'assessore al turismo? Assaperlo! Sono rientrati, scuri in volto, alcuni vertici comunali dopo 2 meritate settimane di ferie. Meno male. Ero preoccupato. C'era stato un colpo di stato e temevo che non li facevano tornare. Dove? Divehi Rājjey ge Jumhuriyyā? Che vuol dire? Assaperlo. Un generoso vertice comunale pare che abbia regalato, forse di tasca sua, ai suoi collaboratori di vertice, 3 Ipad. Perché? Assaperlo. Gli impianti dell'abusivista di Conversano sono stati, grazie ad un autorevole intervento, messi totalmente a disposizione di un candidato sindaco del centrodestra. Perché? Assaperlo.

E per questa volta è sufficiente. Hauze
  • Gettone di presenza
  • T-Red e Photored
  • Amianto
  • Cartelli pubblicitari
  • Scivoli e stalli disabili
Dr Hauze

Dr Hauze

La rubrica a firma di Roberto Visibelli

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